Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato, abbiamo ricevuto la seguente informazione ex Aedibus da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella.
La comunicazione segue nuovamente (QUI la precedente comunicazione di ieri) alle regole per la comunicazione contenute nel Regolamento della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, secondo le quali «ognuno dei Partecipanti è tenuto alla riservatezza e alla confidenzialità sia per quanto riguarda i propri interventi, sia per quanto riguarda gli interventi degli altri Partecipanti. Tale dovere resta in vigore anche una volta terminata l’Assemblea sinodale» e «a tutti i Partecipanti è proibito registrare, filmare e divulgare gli interventi nelle Congregazioni Generali e nei Circoli Minori»; inoltre, per quanto riguarda la diffusione delle notizie, «uno Staff di comunicatori designato dalla Segreteria Generale e dal Dicastero per la Comunicazione potrà accedere all’Aula Paolo VI al fine di collaborare al lavoro di comunicazione, seguendo le indicazioni della Commissione per l’Informazione e sempre preservando la confidenzialità dei lavori» e «i giornalisti accreditati presso la Sala Stampa saranno ammessi all’Aula Paolo VI solo negli specifici momenti e spazi che saranno loro indicati» (QUI e QUI su MiL).
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima per il rinnovato privilegio della sua considerazione nel volerci segnalare alcuni documenti che altrimenti passerebbero inosservati o non verrebbero evidenziati come dovrebbero ed inginocchiati al bacio dell’anello, ci professiamo imperituramente suoi servitori umilissimi et figli devoti in Cristo, e imploriamo la sua augusta benedizione.
L.V.
NOSTRE INFORMAZIONI
La Prefettura della Casa Pontificia rende noto, mediante nota diramata dalla Sala Stampa della S. Sede stamane, che ieri pomeriggio alle ore 18:30 Rai Vaticano ha trasmesso un interessante speciale sul Sinodo dei Sinodi, intervistando alcuni membri dell’assise durante un intervallo dei lavori.
Il programma è disponibile su Rai Play, digitando la chiave di ricerca «pecoroni».
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