Il Papa "benedice" l'apostolato di Jeannine Gramick, respinta da Ratzinger per "posizioni ambigue sull'omosessualità" (QUI alcuni post di MiL sulla suora pro aborto e pro gay).
QUI e QUI Michael Haynes di LifeSiteNews: "#PopeFrancis ha sostenuto e lodato apertamente suor Jeannine Gramick e
@NewWaysMinistry".
QUI Edward Pentin di National Catholic Register.
"Nonostante questa condanna pubblica e senza che Gramick mostrasse alcun segno di aver cambiato le sue posizioni, il Papa lo ha ricevuto nel bel mezzo del Sinodo. Un nuovo gesto del Pontefice che contraddice (ancora una volta) il suo predecessore. Papa Francesco approva o benedice il lavoro di questo gruppo, che mira all'accettazione e alla normalizzazione dell'attività omosessuale come condizione più degna e voluta da Dio?".
QUI Franca Giansoldati su Il Messaggero.
CNA: "Papa Francesco riceve gruppo LGBT già censurato dai vescovi americani e previamente anche dalla CDF: “Papa Francesco ha incontrato martedì nella sua residenza i vertici dell'organizzazione LGBT statunitense New Ways Ministry, già denunciata dalla Conferenza episcopale statunitense e dall'Ufficio dottrinale vaticano per aver causato confusione sulla morale sessuale tra i fedeli cattolici”".
QUI Catholic Thing: "Continuano a svolgere il loro ministero a favore dei cattolici gay e lesbiche con la consapevolezza del Vaticano, sotto gli auspici dei loro ordini religiosi". L'udienza aveva lo scopo di inviare un segnale. È in atto un "nuovo modo di essere chiesa", come New Ways ha promosso per quasi cinquant'anni. È stato un lungo cammino, ma ora sono arrivati nei corridoi del potere papale a Roma”.
QUI Il Quotidiano Nazionale– Suor Gramick: “Sì a donne preti e diaconi, anche cardinali”.
Ma qualcuno di non pro gay o aborto, almeno qualche volta, Francesco lo riceverà?
Grazie a Michelangelo per la segnalazione e la traduzione.
Luigi
Da Redaccioninfovaticana | 18 ottobre, 2023
Siamo in un pontificato di gesti e Francesco lo sa bene. La direzione e l'orientamento in cui Francesco vuole condurre la Chiesa è palpabile, non tanto in quello che dice ma in quello che fa.
Papa Francesco è un Papa di gesti, foto e lettere. Da lui non uscirà sicuramente nessun documento dirompente, ma è con questo tipo di gesti che Francesco vuole indicare la strada da seguire a chi gli succederà.
Ieri, martedì, il Santo Padre ha ricevuto in Vaticano per 50 minuti Jeannine Gramick, insieme a tre membri del New Ways Ministry. La cofondatrice di New Ways Ministries "ha portato a Papa Francesco i saluti dei cattolici LGBTQ+ della Chiesa statunitense, ringraziandolo per la sua apertura alla benedizione delle unioni omosessuali e per la sua opposizione alla criminalizzazione delle persone LGBTQ+ nella società civile", si legge sul sito web di questa organizzazione condannata da Ratzinger.
Il gruppo afferma che "questo incontro rappresenta ora una nuova apertura all'approccio pastoralmente motivato e alla ricerca della giustizia che suor Jeannine e la sua organizzazione praticano da tempo". "L'incontro è stato molto emozionante per me. Dal giorno della sua elezione, ho amato e ammirato Papa Francesco per la sua umiltà, il suo amore per i poveri e per coloro che sono rifiutati dalla società. È il volto umano di Gesù nella nostra epoca. Papa Francesco ti guarda nel cuore e i suoi occhi dicono che Dio ti ama", ha detto Jeannine Gramick dopo l'incontro con Francesco.
È la prima volta che il Papa viene fotografato con Jeannine Gramick, alla quale aveva scritto una lettera di sostegno "benedicendo" il suo "apostolato" quest'estate.
Chi è Jeannine Gramick?
Nata negli Stati Uniti, ma di origine polacca, la Gramick è un'attivista americana, matematica e suora cattolica. Si è autoproclamata sostenitrice dei diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transgender. Insieme a Fr. Robert Nugent, la Gramick è cofondatrice del New Ways Ministry, un ministero di difesa e giustizia per lesbiche, gay, bisessuali e transgender cattolici.
Il rimprovero di Ratzinger a Gramick
Nel maggio 1999, l'allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Joseph Ratzinger, pubblicò una nota pubblica su Jeannine Gramick e Robert Nugent. Ratzinger scrisse che "fin dall'inizio, nel presentare la dottrina della Chiesa sull'omosessualità, padre Nugent e suor Gramick hanno continuamente messo in discussione elementi centrali di tale dottrina. Per questo motivo, nel 1984 il cardinale James Hickey, arcivescovo di Washington, dopo aver fallito in numerosi tentativi di chiarimento, li informò che non potevano più continuare le loro attività in quell'arcidiocesi. Allo stesso tempo, la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica ordinò loro di separarsi completamente e totalmente dal New Ways Ministry, aggiungendo che non avrebbero potuto esercitare alcun apostolato se non avessero presentato fedelmente l'insegnamento della Chiesa sulla malvagità intrinseca degli atti omosessuali".
All'epoca, Ratzinger criticò il fatto che "hanno continuato a mantenere e promuovere posizioni ambigue sull'omosessualità e hanno criticato esplicitamente i documenti del Magistero della Chiesa sull'argomento". Una posizione che è ben lontana dalla confusione che regna oggi all'interno della Chiesa. Chi promuove queste posizioni, lungi dall'essere rimproverato, viene promosso a posizioni di responsabilità.
Joseph Ratzinger ha istituito una commissione per studiare gli scritti di questa suora americana. La commissione concluse che gli scritti e le attività pastorali di suor Gramick presentavano "gravi carenze, incompatibili con l'integrità della morale cristiana".
Il successore di Giovanni Paolo II, la Congregazione per la Dottrina della Fede, è obbligata a dichiarare, per il bene dei fedeli cattolici, che le posizioni di suor Jeannine Gramick e di padre Robert Nugent riguardo alla malvagità intrinseca degli atti omosessuali e al disordine oggettivo dell'inclinazione omosessuale sono dottrinalmente inaccettabili in quanto incompatibili con il chiaro e costante insegnamento della Chiesa cattolica in materia.
Nonostante questa condanna pubblica e senza che Gramick mostrasse alcun segno di aver cambiato le sue posizioni, il Papa lo ha ricevuto nel bel mezzo del Sinodo. Un nuovo gesto del Pontefice che contraddice (ancora una volta) il suo predecessore. Papa Francesco approva o benedice il lavoro di questo gruppo, che mira all'accettazione e alla normalizzazione dell'attività omosessuale come condizione più degna e voluta da Dio?