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giovedì 26 ottobre 2023

Cinque nuove suore per l'Istituto di Cristo Re

Riceviamo con gioia dall'Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote 
queste buone nuove, e siamo lieti di condividerle con i nostri lettori, insieme ad alcune belle fotografie che illustrano l'evento.

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    Il 17 ottobre, festa di Santa Margherita Maria Alacoque, patrona secondaria delle Suore Adoratrici, il cardinale Dominique Mamberti, di nazionalità francese, ha consegnato l’abito a cinque postulanti nella chiesa del convento di Napoli.

Tra queste nuove novizie c’era anche suor Claire-Marie du Christ Roi (in italiano Chiara-Maria di Cristo Re), la prima vocazione religiosa proveniente dalle nostre missioni in Gabon. In questa occasione, lei stessa ci ha regalato una bellissima testimonianza, che vi presentiamo qui di seguito.

Deo Gratias. In questo giorno di grazia per la mia piccola persona, provo sentimenti di immensa gratitudine verso la Divina Provvidenza. D’ora innanzi, vestita dell’abito religioso, sono completamente donata a Dio, "sposa di Cristo", secondo le belle parole ricordate nell’omelia da Sua Eminenza il Cardinale Mamberti, che, su invito dei nostri superiori, è venuto a consegnarci il santo abito delle Suore Adoratrici.

In questo giorno di gioia, come non ringraziare la Divina Provvidenza per avermi guidato fino a questo punto con tanta sollecitudine e benevolenza. Si dice spesso che il nostro divino Maestro scrive dritto su linee storte. Ricordo la mia infanzia nel mio paese natale, la Nigeria, dove ho fatto la mia prima esperienza di vita religiosa. Poi la scoperta provvidenziale dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote e del suo ramo femminile, le Suore Adoratrici del Cuore Regale di Gesù Sommo Sacerdote.

Questa scoperta è stata da me approfondita attraverso due anni di preparazione a Mouila, in Gabon, presso la missione gestita dai canonici dell’Istituto di Cristo Re, prima di entrare in postulandato. La nostra vocazione di adoratrici, incentrata sull’adorazione del Santissimo Sacramento, vuole essere anche una vita offerta a coloro che sono configurati a Cristo in modo speciale: i sacerdoti di Gesù Cristo. A Mouila ho avuto la grazia di vedere dei bravi sacerdoti che mi hanno consolidato nella mia vocazione e nel mio desiderio di donarmi a Gesù per la fecondità del loro ministero. La loro instancabile dedizione mi ha edificato. Ripenso con commozione al buon e compianto canonico Fragelli, così devoto alle anime di Mouila. I suoi successori continuano sulle sue orme nonostante le difficoltà: il clima, che non risparmia i corpi; l’animismo, che non risparmia le anime; la poligamia e l’assenza di padri, che indebolisce la struttura stessa della famiglia; ma vi sono anche degli ostacoli frapposti dalle persone - insegnanti, volontari o volontarie - sulle quali i canonici avevano riposto la loro fiducia, che sono venute qui con l’obiettivo di esercitare potere o imporre le loro opinioni, a volte minando il fondamento stesso della missione, cioé la carità, cercando altresì di creare divisioni nella nostra piccola famiglia.

Niente per forza, tutto per amore, nelle gioie come nei dolori, il loro motto è veramente incarnato. E’ per questo che vorrei ringraziare i canonici di Mouila per la loro pazienza e la loro disponibilità all’ascolto. La loro dedizione ha facilitato il mio adattamento alla vita comunitaria con le suore, grazie alla loro capacità di accogliere caritatevolmente tutte le culture. Che consolazione vedere la grazia divina trasformare le debolezze di una natura ferita dal peccato in un’opportunità di crescita in virtù e santità!

Questi due anni hanno preparato il mio cuore alla partenza per il postulandato. La fiducia in Dio – che non delude mai chi si affida a Lui – mi ha permesso di fare questo passo, che desideravo da tempo, non senza apprensione. Ma anche in questo caso la bontà di Dio si è mostrata ben maggiore di quanto noi povere creature possiamo immaginare. Intorno al Divin Cuore, nonostante le nostre differenze di nazionalità, cultura e temperamento, la comunità mi ha accolto come una sorella di una grande famiglia spirituale. Questa grande carità mi ha permesso di trovare rapidamente il mio posto, e per questo ringrazio il Cielo dal profondo del mio cuore.

La nostra vita di adoratrici è una vita nascosta in Dio, una vita di preghiera per la gloria di Dio e la salvezza delle anime. In questa preghiera, e nel cantare le lodi di Dio in questo giorno di grazia della mia vestizione, non dimentico di portare con me con cuore grato tutti coloro che il Buon Dio ha messo sul mio cammino affinchè arrivassi a questo punto. Mi affido alle preghiere di tutti e vi prometto le mie presso Gesù-Ostia, nostro divino Re.

Suor Chiara-Maria di Cristo Re