Peggio che in Corea del Nord.
QUI Il Sismografo sulla ex comunità di Rupnik: "Comunità di Loyola: L'ex Superiora Generale Ivanka Hostas "isolata" in Portogallo per autoritarismo e abusi spirituali".
QUI The Pillar.
QUI i post pubblicati sul caso Rupnik da MiL.
Luigi
Papa Francesco sull'aereo rientrando da Marsiglia
e la "quarta domanda mancata"
Il Sismografo, 25-9-23
(L.B., R.C. - a cura Redazione "Il sismografo") Fonti vicine al recente viaggio di Papa Francesco confermano indiscrezioni secondo le quali nella conferenza stampa, al rientro da Marsiglia (Francia), sabato 23 scorso, era previsto parlare sullo scandalo dell'ex gesuita Marko Ivan Rupnik. Si diceva: tra i temi previsti (non si anticipano alla Sala stampa domande specifiche) ci sarà quello su padre Rupnik. Poi, alla fine sull'argomento sull'aereo non si è detta nessuna parola sull'argomento nel corso dei quasi 20 minuti di conversazione con il Papa. Sabato sera, sorvolando il nord dell'Italia, ha taciuto il Pontefice e ha taciuto la stampa. Insomma, tutto si è svolto – purtroppo per tanti e in particolare per le vittime – come largamente prevedibile.
Dopo la fine del viaggio, ieri e oggi, si è detto in ambienti vaticani che la questione Rupnik era prevista nella scaletta; che quella sul caso Rupnik era propria la quarta domanda [1], ma ...
Il Papa, finita la risposta alla terza domanda, ha guardato l'orologio e ha detto testualmente: "Adesso, siccome il viaggio è breve, viene la cena, e anche la festa per il compleanno di Rino [dipendente vaticano] e il congedo di questo collega. Finiamo qui. Grazie tante! Grazie tante per il vostro lavoro e per le vostre domande. E avanti, fino al prossimo volo." [2]
Quel “grazie tante … per le vostre domande” del Santo Padre, ha oggi un amaro sapore ironico.
Quindi, alla fine sull'aereo non si è detto niente.
Gli operatori della stampa avevano da tempo una specifica domanda, che non hanno mai voluto fare, oppure non hanno mai potuto fare, nelle 4 ultime conferenze stampa del Santo Padre sull'aereo: 4 settembre, ritorno dalla Mongolia; 6 agosto, ritorno dal Portogallo; 30 aprile, ritorno dall'Ungheria; 5 febbraio, ritorno dalla Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan.
Da ricordare che lo scandalo Rupnik scoppiò il 1° dicembre 2022, nove mesi fa. Dopo i primi dettagli della vicenda ci sono state conferenze stampe e documenti dei Gesuiti, solenne e ufficiali. Il 19 dicembre 2022 la Curia generalizia pubblicò una cronologia del caso – accuse, inchieste, processi, sentenze – aperta già nel 2018/2019.
Nella cronologia erano incluse le domanda da porre al Papa poiché con parole più laconiche si dice: nel mese di maggio 2020 la Congregazione per la Dottrina della Fede con un decreto scomunicò padre Rupnik (per aver assolto in confessione una persona complice) ma dopo, nello stesso mese di maggio, la medesima Congregazione, con un altro decreto, revocò questa scomunica.[3]
Ecco la domanda sino ad oggi impossibile da porre:
Come si spiegano questi due decreti?
***
[1] Le tre domande fatte al Papa:
1) Raphaële Schapira - France Télévisions
2) Clément Melki dell’Agence France-Presse (AFP)
3) Javier Martínez-Brocal, di ABC
[3] "Maggio 2020: La CDF emette un decreto di scomunica; la scomunica viene revocata da un decreto della CDF più tardi nello stesso mese."
La prossima volta la mettano come prima la domanda!
RispondiEliminaNon può continuare a coprire l'amico abusatore sessuale, è uno scandalo!
perché continuare a perdere tempo "aspettando la prossima volta" ? Ormai è da un pezzo, tutto chiaro.
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