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giovedì 21 settembre 2023

Lagarde e le sue favole. L'inflazione come conflitto. #300denari


Una perdita del potere d’acquisto del 25,3%. Questo è il calcolo fatto in un bel post de “
Il Rosso e il Nero di Alessandro Fugnoli, strategist del Gruppo Kairos. Sono dati che danno la misura del processo di impoverimento causato da un’amministrazione europea che non solo ha ripudiato Cristo ma ha ripudiato anche qualsiasi percezione residuale del reale:

“[… In Europa] Per i tre anni 2023, 2024 e 2025 la previsione di crescita complessiva passa dal 4 al 3.2 per cento. Si tratta di stime che probabilmente dovranno essere abbassate ancora, viste le ipotesi su cui si reggono. […] ma guardando alla realtà (sia pure con le lenti rosa della Bce) le stime della banca centrale indicano pur sempre un’inflazione complessiva di 10.7 punti percentuali per quest’anno e i prossimi due. Questo 10.7, sommato al 14.5 complessivo dei due anni 2021 e 2022, dà una perdita di potere d’acquisto dell’eurozona di 25.3 punti percentuali tra l’inizio del 2021 e la fine del 2025

L’inflazione nell’euroarea avrebbe raggiunto il 10,6% a fine 2022 sebbene ora starebbe rallentando al 5,3%. Ammesso che queste cifre siano corrette e veritiere (la percezione del reale sembra distante) si tratta comunque di aumenti importanti.

Negli ultimi tempi, abbiamo letto spesso sui giornali di “greedflation”, cioè di inflazione da avidità. Questo termine è utilizzato per denunciare l’atteggiamento delle imprese le quali aumenterebbero i prezzi dei propri prodotti per ottenere un vantaggio dalla situazione di confusione creata dall’inflazione e in questo modo accrescere i propri profitti, nonostante i loro costi di produzione non abbiano subito incrementi proporzionali sul fronte dei loro costi di produzione.

Un presunto atteggiamento predatorio delle imprese come causa dell’inflazione è stato indicato e denunciato anche da Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea.

In effetti, i profitti del 2022, a livello aggregato, sono stati davvero profitti da record. Per converso, è bene notare che negli USA (dove si sviluppa lo stesso dibattito) sono stati registrati degli incrementi nei costi di produzione in realtà maggiori rispetto ai prezzi al consumo (10,8 vs 8,3%) e gli utili sono decisamente più alti rispetto al 2022 ma non significativamente maggiori rispetto ai livelli pre covid (cfr “No, Inflation Is Not A Product Of Corporate Greed”, di Ranen Aschemann).

Tuttavia è dovere notare che i prezzi non si formano in seguito a una mera dichiarazione unilaterale di incremento dei listini; il prezzo di mercato è tale quando alla proposta del produttore, segue l’accettazione del consumatore e ne consegue una transazione. Se tale accettazione non avesse avuto luogo, quantomeno i beni meno necessari e più superflui, dovrebbero riscontrare un drastico calo della domanda e quindi, successivamente, dei prezzi. Ciò è accaduto in solo in parte.

Inoltre ci si chiede come mai gli imprenditori siano diventati avidi di colpo quando, per converso e per logica, a questo punto, sarebbero stati molto benevoli in periodi di bassa inflazione.


Quando gli aggregati monetari (specificamente l’M2 e l’M3) emessi dalla BCE dal 2008 ad oggi sono raddoppiati, l’atteggiamento sconcertato da Cenerentola che si porta la mano alla bocca spalancata dovrebbe avere poco spazio. Nel grafico si noti l’incremento storico nell’area Euro e negli USA ripresa dall’articolo “Divide and Control: Central Bankers Blame the Victims” di Peter St. Onge.

Lo stesso lo si dovrebbe mettere in conto quando si decide di appoggiare una guerra contro il più importante fornitore di fonti energetiche (la Russia) e di isolarlo (o di isolarsi) economicamente.

Il processo rivoluzionario, come descritto da Plinio Corrêa de Oliveira nel testo “Rivoluzione e Contro-Rivoluzione”, punta a far leva sui sentimenti di orgoglio, superbia ed invidia sul piano sociale. La modernità ha decapitato i propri sovrani. Ha insegnato a maschi e femmine a vivere in conflitto tra loro: prima con il maschilismo in stile Filippo Tommaso Marinetti e, successivamente, attraverso il femminismo sessantottino. Ha messo i figli contro i padri. Ha posto in conflitto le madri contro i propri figli attraverso l’aborto. Oggi, nel 2023, il conflitto viene ideato tra consumatori e produttori come misera foglia di fico per nascondere anni di errori di imprudente stampa di moneta volta a coprire i buchi di governi (attraverso l’acquisto di titoli di stato) dovuti a sperperi di denaro pubblico in guerre, in programmi televisivi lgbt e in banchi a rotelle per contrastare il covid.




Gabriele

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Qui, invece, la presentazione della rubrica.

11 commenti:

  1. Risposte
    1. E' una rubrica tematica... come gli inserti di cultura o arte o motori di qualsiasi quotidiano.

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  2. Anonimo21 settembre 2023 alle ore 16:58
    Lo ha letto il post? L'ha letta la presentazione?
    Mi pare di no...

    RispondiElimina
  3. coprire i buchi di governi (attraverso l’acquisto di titoli di stato) dovuti a sperperi di denaro pubblico in guerre, in programmi televisivi lgbt e in banchi a rotelle per contrastare il covid.

    ok... quindi le pensioni retributive, il bonus 110, il salvataggio di Alitalia n. X, i buchi della regione Sicilia, i buchi delle banche etc non contano nulla
    ma meglio concentrarci su questioni ideologiche

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    1. Grazie @gsimy dell'apporto. Quelli che indichi sono sprechi importantissimi. Tuttavia, il loro ordine di priorità o la scelta di sprechi da inserire a mo' di campione in una lista, varia da persona a persona e da sensibilità a sensibilità.
      Grazie.

      Gabriele

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  4. Non avete neppure citato la guerra di aggressione alla Ucraina da parte della Russia. Come mai?

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    1. Se leggi, se ne accenna. Comunque qui trovi l’elenco completo dei conflitti di cui non parlo nell’articolo: https://it.m.wikipedia.org/wiki/Categoria:Eventi_in_corso_-_conflitti . Ciò é dovuto al fatto che l’argomento era l’inflazione e non la geopolitica.

      Gabriele

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  5. Se leggi l’articolo, se ne accenna.
    Per approfondimenti ulteriori, occorre attendere che il MIL apra una rubrica anche di geopolitica. Noi siamo umili cultori di economia… già tanto se facciamo bene il nostro lavoro :)

    Gabriele

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    1. Si accenna di una fantomatica guerra dell'occidente contro la Russia, non della guerra della Russia contro l'Ucraina.

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  6. Ho scritto asetticamente che stiamo appoggiando una guerra. Punto.

    Gabriele

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    1. Io leggo: "appoggiare una guerra contro [...] la Russia". Punto.

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La Redazione