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giovedì 21 settembre 2023

Difesa della Messa Tradizionale: 103ª settimana. Nuove manifestazioni di preghiera davanti agli uffici dell'Arcidiocesi di #Parigi #traditioniscustodes

Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi

103a SETTIMANA: LE SENTINELLE CONTINUANO LA PREGHIERA PER LA DIFESA DELLA MESSA TRADIZIONALE DAVANTI AGLI UFFICI DELL'ARCIDIOCESI DI PARIGI

Capita anche che vi siano buone notizie nella terra della liturgia. Ad esempio, il sito Christian Tribune racconta che mons. Eamon Martin, 62 anni, arcivescovo di Armagh e primate di tutta l'Irlanda, intervistato su X/twitter, ha elogiato la messa in latino, sottolineando com'è attirante per i giovani (Monseigneur Martin , primat de toute l’Irlande fait l’éloge de la messe en latin et de son effet sur les jeunes… – Tribune Chrétienne (tribunechretienne.com). Il Christian Tribune ci ricorda anche en passant che in un'Irlanda finora esitante o addirittura riluttante, grandi gruppi si stanno finalmente radunando nelle città di Dublino, Waterford, Cork, Limerick, Galway e Belfast per partecipare a questa antica liturgia.
Ecco le parole di mons. Martin: «Gli irlandesi, ad esempio, mostrano un'attrazione per la Messa in latino e per il mistero che la circonda, e ne sono innegabilmente sedotti. Ho discusso la nozione di benedizione e adorazione. Ho regolarmente l'occasione di incontrare dei giovani che scoprono che la Messa latina, per così dire, trascende la sua apparenza linguistica.

In realtà, è nello splendore della liturgia, del culto e della preghiera, come anche nell'essenza stessa della messa, e ovviamente nei sacramenti, che riescono in qualche modo a toccare il divino. Questa esperienza, condivisa da voi e talvolta anche da noi, trova la sua sorgente nell'entrare nel silenzio.

In effetti, il nostro mondo è saturo di tumulto, interferenze e disordine. Quando un giovane, e non solo i giovani, ma anche gli anziani, riescono a sperimentare la serenità e la calma, si connettono con Dio e da allora in poi sorgono delle domande.

Questo fa venire in mente la domanda dei discepoli: "Rabbi, dove abiti?" E la sua risposta fu: “Vieni e vedi”. Ciò rappresenta uno stimolo a esplorare in profondità la propria vita, a dialogare e a meditare”. »

I giovani "si connettono con Dio" attraverso la Messa tradizionale... In Francia, questa verità è diventata scottante per la Chiesa ufficiale dopo l'ultimo Pellegrinaggio della Cristianità, con la testata del La Croix in testa il 25 maggio, che ricorderete: "La messa 'tradi': un rito che attira i giovani cattolici", e Gabrielle Cluzel che, in un articolo sul Boulevard Voltaire del 24 maggio, si divertiva a dire ai vescovi francesi che vogliono applicare a tutti i costi Traditionis Custodes: "Incontrando i fedeli della Messa tridentina, avevamo pensato di trovar una casa per anziani, ma in effetti ciò che abbiamo visto è un asilo nido.”

Il Pellegrino del 27 luglio, ricamando sulla stessa constatazione, seppur cercando di minimizzarla, ha però finito per indirettamente mettere il dito su una delle ragioni principali di questo successo tra i giovani, e cioè il forte carattere identitario della messa tradizionale: «I giovani cattolici fanno ormai parte di un minoranza che è duplice. “Non solo assumono la loro fede in un contesto di declino del cattolicesimo, ma si inseriscono anche in una comunità i cui membri sono molto più anziani di loro”, spiega il sociologo del cattolicesimo Yann Raison du Cleuziou. »

Assurdità suicida, e come si può descrivere Traditionis Custodes, che, in un momento in cui le chiese di Francia si svuotano a gran velocità, vuole privarsi di un mezzo per trattenere e anche accogliere un popolo di fedeli capace di diventare il futuro del cattolicesimo, o addirittura ciò che ne rimarrà. Assurdamente suicida, si rivela anche ça diocesi di Parigi, che contava sette luoghi di messe domenicali tradizionali ufficiali, Saint-Roch, Sainte-Odile, Sainte-Jeanne-de-Chantal, ND-du-Lys, Saint-Eugène, ND-du-Travail, Saint-Georges-de-La-Villette, e che ha ritenuto opportuno sopprimere le ultime due (per non parlare della disinvoltura con cui le messe tradizionali vengono soppresse in questi luoghi durante le vacanze, a Sainte-Odile, nel ND du Lys), quando l'urgenza sarebbe piuttosto quella di aggiungere nuovi luoghi di culto per la messa tridentina.

Lo ripetiamo una e altra volta: le autorità ecclesiastiche devono concedere piena libertà alla liturgia tradizionale. Lo chiediamo con i nostri rosari dei mercoledì, alle 17, a Saint-Georges de La Villette, e tutti i giorni feriali, dal lunedì al venerdì, davanti agli uffici dell'amministrazione diocesana, 10 rue du Cloître-Notre-Dame, dalle 13.00 alle 13:30.