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lunedì 28 agosto 2023

Il "crimine" per il quale il Papa ha chiesto perdono in Canada non è mai esistito

Un'altra dichiarazione del S. Padre che si è rivelata fattualmente falsa: ""In Canada sono stato schiaffeggiato, ma ho dovuto fare la faccia colpevole per gli errori commessi dalla Chiesa", ha raccontato Francesco nel suo viaggio apostolico. "Sono devastato. Chiedo perdono, in particolare, per il modo in cui molti membri della Chiesa e delle comunità religiose hanno collaborato, anche con indifferenza, a questi progetti di distruzione culturale e di assimilazione forzata da parte dei governi dell'epoca". Solo che allora, come oggi, non era stato trovato un solo cadavere. Nulla. I dati delle rilevazioni sotterranee parlavano di formazioni non identificate, che potevano essere qualsiasi cosa e che, in effetti, quando furono finalmente effettuati gli scavi del caso, risultarono essere formazioni rocciose. Non un solo bambino morto in tombe vergognose".
Un po' di prudenza non guasterebbe.
Grazie a Michelangelo per la segnalazione e la traduzione.
Luigi

Carlos Esteban, 24 agosto 2023, Infovaticana

Poco più di un anno fa, il Papa si è recato in Canada per chiedere perdono alle comunità indigene per un presunto "crimine" commesso dalle istituzioni cattoliche, crimine che ha portato a un'ondata di roghi di chiese e che ora si è rivelato falso.
Nel luglio dello scorso anno, Francesco si è recato in Canada per chiedere perdono. La questione era venuta alla luce poco tempo prima, quando file di terra scavate accanto a chiese e scuole cattoliche vecchie di quasi un secolo avevano destato i sospetti di un gruppo di attivisti, che avevano allertato gli investigatori. Questi ultimi hanno utilizzato un sonar per rilevare la presenza di formazioni nel sottosuolo diverse dal resto della terra.

Da lì la storia è stata raccontata: queste "formazioni" erano senza dubbio i cadaveri di bambini indigeni sepolti senza nome e senza segni dai malvagi cristiani in generale e dai cattolici in particolare, e le file non erano altro che fosse comuni. Chissà come sono morti tutti questi bambini.

La notizia è diventata ufficiale, scatenando un'ondata di roghi di chiese e attacchi alle istituzioni cristiane che il premier "cattolico" Justin Trudeau ha condannato, ma "comprendendo" la rabbia degli indigeni ha chiesto che Roma si scusasse pubblicamente.

E il Papa lo ha fatto. "In Canada sono stato schiaffeggiato, ma ho dovuto fare la faccia colpevole per gli errori commessi dalla Chiesa", ha raccontato Francesco nel suo viaggio apostolico. "Sono devastato. Chiedo perdono, in particolare, per il modo in cui molti membri della Chiesa e delle comunità religiose hanno collaborato, anche con indifferenza, a questi progetti di distruzione culturale e di assimilazione forzata da parte dei governi dell'epoca".

Solo che allora, come oggi, non era stato trovato un solo cadavere. Nulla. I dati delle rilevazioni sotterranee parlavano di formazioni non identificate, che potevano essere qualsiasi cosa e che, in effetti, quando furono finalmente effettuati gli scavi del caso, risultarono essere formazioni rocciose. Non un solo bambino morto in tombe vergognose.