Non bastava la prima...?
QUI Franca Giansoldati su Il Messaggero che da come data di uscita il 4 ottobre prossimo (QUI il Papa stesso ieri nel saluto ai pellegrini italiani).
QUI Acistampa.
Luigi
La Nuova Bussola Quotidiana, 24-8-23
L'annuncio dell'enciclica "green" non lascia ben sperare, visto che già il testo del 2015 conteneva più di un aspetto problematico.
Nei giorni scorsi Francesco ha annunciato che sta scrivendo la seconda parte dell’enciclica Laudato si’ sulla cura della casa comune, pubblicata nel 2015. Lo ha fatto in un discorso davanti ad una delegazione di Avvocati di Paesi membri del Consiglio d’Europa. Nessuno sapeva che il testo della Laudato si’ fosse solo la “prima parte” di un’opera maggiore. Anche perché si tratta di un testo molto lungo e che riprende all’eccesso dati e conclusioni della stampa mainstream.
In ogni caso devo dire che non mi sento molto rallegrato da questa notizia perché già la “prima parte” presenta aspetti di qualche problematicità. Uno l’ho appena accennato: riprende e fa proprie le visioni correnti e che vanno per la maggiore del problema ecologico, anche quello maggiormente ideologizzate. Non c’è da stupirsi, tenuto conto che uno degli autori materiali dell’enciclica viene indicato in Leonardo Boff, che ha fatto evolvere la teologia della liberazione nel nuovo ecologismo. È evidente che simili parti del testo niente hanno a che fare con il magistero pontificio. Se si tiene conto della quantità di testo così caratterizzata, si capisce che il nucleo di insegnamento magisteriale di questa enciclica si riduce a poco.
Un secondo consiste nella eccessiva apertura dell’enciclica alla concezione moderna di “sostenibilità”, con tutti i luoghi comuni privi di fondamento anche scientifico che essa comporta. Dalla Laudato si’ può partire una collaborazione dei cattolici con tutti i movimenti ambientalisti moderni senza alcuna distinzione.
Infine, non sono spinto all’ottimismo sulla “seconda parte” dell’enciclica dall’adesione che Francesco continua ad esprimere alla versione dominante sui media sul cambiamento climatico. Scientificamente la questione esula dalle competenze della Chiesa e sul piano morale si presenta con caratteri ideologici e di interesse economico e politico piuttosto evidenti.