Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi
99a SETTIMANA: LE SENTINELLE CONTINUANO LA PREGHIERA PER LA DIFESA DELLA MESSA TRADIZIONALE DAVANTI AGLI UFFICI DELL'ARCIDIOCESI DI PARIGI
“C'è posto per tutti nella Chiesa! Tutti, tutti, tutti! È quanto, su richiesta del Papa, la folla di giovani riunita per la GMG a Lisbona ha ripetuto dopo il Papa: "Tutti, tutti, tutti!" »
Incontro straordinario, almeno per i vescovi di Francia. “Gmg di Lisbona, sorpresa divina per la Chiesa di Francia”, era il titolo di un articolo di padre Danziec su Valeurs Actuelles il 10 agosto. "Nonostante le notizie spaventose degli abusi, l'affanno delle catechesi e il crollo delle ordinazioni, vi era anche la gioventù francese". Stessa osservazione su Le Figaro del 7 agosto sotto la penna di Jean-Marie Guénois, che nota anche che tra il milione di giovani pellegrini, la Francia era rappresentata in modo sorprendente.
Poi, c'è anche quest'altra osservazione, fatta da Sarah Belouezzane su Le Monde del 27 giugno, quando avevamo appena preso la temperatura di questi giovani cattolici francesi: «Alcuni dei 40.000 francesi attesi alle Giornate Mondiali della Giuventù arrivano mercoledì a Lisbona, dove dal 2 agosto si terrà la 37ᵉ edizione. Tra questi, la maggioranza difende una concezione tradizionalista della religione. I dirigenti della Chiesa di Francia sono rimasti infatti colpiti da questo sondaggio citato da La Croix il 25 maggio, realizzato proprio su un campione di 4000 giovani cattolici che si preparano ad andare alla Gmg di Lisbona: il 38%, più di un terzo dei giovani pellegrini francesi a Lisbona, dicono di apprezzare “la messa in latino”.
Accennando a questa indagine in un precedente communicato, avevo fatto il collegamento con le diverse indagini effettuate da Paix Liturgique riguardante tutti i cattolici che ancora praticano e dei quali un'ampia maggioranza vorrebbe poter assistere – o poter anche assistere – alla Messa tradizionale nella loro parrocchia... Tuttavia, nel sondaggio di La Croix, si trattava solo di giovani cattolici, e anche dei giovanissimi. Ecco la vera misura dello stato d'animo del cattolicesimo di domani.
Come reagisce allora la Chiesa “dall'alto” a questo fatto, che per i suoi capi è un fatto davvero crudo e brutale, un vero colpo? Come hanno sempre fatto: ignorando una verità che la infastidisce, visto che sessant'anni di riforma conciliare, veicolati da una liturgia che asettizza la forza dogmatica della lex orandi, finiscono evidentemente con un fallimento. Una lettera di pace liturgica tornerà sul modo in cui è stata trattata “la Messa in latino” durante queste GMG.
Jean-Marie Guénois, su Le Figaro, ha analizzato a lungo l'operato di papa Francesco in questi giorni, la sua volontà di ferro, sottoponendosi alla notevole stanchezza di quei giorni in Portogallo, considerando che, a quasi 87 anni, era appena stato sottomesso a un grave intervento chirurgico all'intestino. Stanchezza che a volte si è manifestata in modo molto evidente, dal volto del Santo Padre, dai suoi tanti fastidi. Sarà per questo (fastidi? difficoltà di lettura?) che il Papa ha abbandonato del tutto, durante la cerimonia di benvenuto, i fogli di un discorso preparato con cura dai suoi collaboratori, e ha invece improvvisato in spagnolo su considerazioni molto terra a terra, come piace a lui, e soprattutto per lanciare un messaggio di “apertura”: la Chiesa è aperta a tutti, “todos, todos, todos!" Il messaggio più semplice che ci sia, efficace nella sua stessa semplicità, e che egli ha fatto ripetere ai giovani come un mantra.
Aperto a tutti, davvero? Solo che la Chiesa Madre, riveduta e corretta da Traditionis Custodes è chiusa a lucchetto per quanti sono ferventemente legati alla liturgia tradizionale. A Parigi, ad esempio, Notre-Dame du Travail, Saint-François-Xavier, Saint-Georges de la Villette non sono più aperte a loro.
In fondo, è il "programma" del Papa che vogliamo vedere applicato: "Cari amici, vorrei essere chiaro con voi che siete allergici alle bugie e alle parole vuote: nella Chiesa c'è posto per tutti, per tutti! C'è posto per tutti! Tutti insieme, ognuno nella propria lingua, ripetete con me: “Tutti, tutti, tutti!” E i giovani, in particolare i giovani francesi intervistati dal La Croix, ripetevano: “tutti, tutti, tutti!” Il Papa: «Ancora non vi sentiamo! "Tutti, tutti, tutti!" E questa è la Chiesa, la Madre di tutti. C'è spazio per tutti. »
“Questa è la Chiesa, la Madre di tutti!" Possano questi luoghi di culto, e altri, dovremmo sentirci a casa nostra, essere aperti per noi di nuovo. È questo che chiediamo con i nostri rosari del mercoledì, alle 17 a Saint-Georges de La Villette, e tutti i giorni feriali, dal lunedì al venerdì, di fronte agli uffici dell'amministrazione diocesana, 10 rue du Cloître-Notre-Lady, dalle 13:00 alle 13:00. alle 13:30, in mezzo alla folla di turisti che si dirigono verso Notre-Dame e dove la nostra pia manifestazione viene notata sempre di più e, come mai prima, sollevando tanti interrogativi.