Riceviamo dagli amici della TFP un altro esempio della "misericordia" di oggi nella Chiesa. QUI l'annuncio su Facebook. A fianco la foto della chiesa di Francoforte dove sono stati cacciati i ragazzi della TFP.
QUI Cath.net
sulla vicenda. LuigiL’Inquisizione sinodale
di Julio Loredo
È in corso
il cosiddetto “processo sinodale” che, iniziatosi nel 2019, culminerà con
l’Assemblea Generale del Sinodo convocata a Roma il prossimo ottobre, sotto
l’egida di Papa Francesco.
Le parole
chiave sono “ascolto” e “inclusione”. Si tratta di ascoltare tutto il “popolo
di Dio”, specialmente le cosiddette “minoranze emarginate”, salvo poi procedere
all’“inclusione radicale” di tutti per plasmare così una nuova chiesa
“costitutivamente sinodale”.
All’interno
di questo processo, spicca il Synodaler
Weg, cioè il Cammino sinodale tedesco, oggetto di forte critiche da parte
di alti prelati, e anche di dicasteri vaticani, per le sue proposte erronee e a
volte apertamente eretiche, diametralmente opposte all’insegnamento di Nostro
Signore Gesù Cristo e all’istituzione divina della Chiesa.
Per
contribuire al dibattito, che teoricamente dovrebbe coinvolgere tutti i
cattolici, due mesi fa la TFP tedesca
scrisse una rispettosa Lettera aperta a mons.
Georg Bätzing, vescovo di Limburg e forse il principale promotore del
Weg. Ampliamente documentata, la Lettera
afferma che mons. Bätzing
“rompe con la
morale cattolica e vuole fondare una Chiesa nazionale”. Il documento fu
distribuito nelle piazze e nelle chiese della diocesi di Limburg, che comprende
la città di Francoforte. A parte le solite reazioni avverse di qualche
progressista, la Lettera aperta della TFP fu benevolmente accolta da un grande
numero di fedeli, compresi molti sacerdoti.
Naturalmente,
essa ebbe ripercussioni anche in tutto il mondo di lingua germanica, a
cominciare dall’Austria, Svizzera e Lussemburgo. Quest’ultima piazza è molto
importante. Ne è arcivescovo il cardinale Jean-Claude Hollerich, Relatore
generale del Sinodo nonché membro del cosiddetto “C9”, il ristretto gruppo di
cardinali che consigliano direttamente Papa Francesco. Hollerich si è più volte
dichiarato a favore di un’“inclusione” la più amplia possibile, che comprenda
anche gli omosessuali e le coppie di fatto. In vena di “inclusione”, egli si è
anche dichiarato aperto all’ordinazione sacerdotale delle donne.
Ebbene,
sembra che tale “inclusione” non comprenda chi non è d’accordo con
l’orientamento del Synodaler Weg.
Settimana
scorsa, secondo quanto informa il quotidiano online kath.net, il Vicario generale dell’arcidiocesi di Lussemburgo, mons.
Patrick Muller, pubblicò un Comunicato vietando la diffusione del documento
della TFP tedesca nelle chiese diocesane. Leggiamo nel comunicato della Curia lussemburghese:
«Di recente, ci è stato segnalato con
maggiore frequenza che un manifesto “Resistere nella Fede cattolica”, di un’associazione
chiamata “TFP Student Action Europe” è stato distribuito all’interno o all’esterno
di diverse chiese della nostra diocesi. Questo manifesto prende chiaramente
posizione contro il Sinodo, attacca il Papa e diffonde tesi reazionarie».
Continua
mons. Muller: «1. La Chiesa cattolica
prende espressamente le distanze dalla suddetta associazione, dalle sue idee e
dalle sue azioni. 2. Queste o altre pubblicazioni di tale associazione non
possono essere distribuite o esposte nelle chiese. 3. Sono vietate le attività
o la pubblicità di queste associazioni».
Parafrasando
Orwell, non solo possiamo dire che nella nuova Chiesa sinodale alcuni sono più
“inclusi” di altri, ma che alcuni sono definitivamente “esclusi”. Il tenore dei
tre punti elencati dal Vicario generale non lascia spazio ai dubbi: assistiamo
alla nascita di una nuova Inquisizione sinodale che, in nome del “dialogo”,
dell’“accoglienza”, dell’“inclusione” e dell’“ascolto”, nega perentoriamente
tutto ciò a chi non sia strettamente allineato con loro.