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giovedì 27 luglio 2023

I 5 consigli del card. Sarah di fronte alla crisi della fede

Saggi consigli del card. Robert Sarah.
Luigi

Il Timone, 29-6-23
Lunedì 26 giugno, l’Università La Salle, campus Città del Messico, ha ricevuto il cardinale Robert Sarah, prefetto emerito del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, che ha tenuto la conferenza magistrale “Testimoni della verità in un mondo di crisi”. Di fronte alla crisi di fede dilagante in tutto il mondo, il Cardinale ha proposto dei cinque «consigli» precisando che «al giorno d’oggi regna tanta confusione, tanta ambiguità e incertezza nell’insegnamento dottrinale e morale, sia al di fuori che all’interno della Chiesa, soprattutto per quanto riguarda l’identità di Cristo e la salvezza portata da Lui».
Il primo consiglio si concentra sulla Parola di Dio: Sarah ha invitato i partecipanti a prepararsi con la Parola di Dio per poter combattere il male ed essere ben disposti, citando il passaggio biblico di Mt. 4,1-11, quando Gesù fu portato nel deserto, dove fu tentato da Satana. «La nostra arma principale nel combattimento spirituale è la Parola e quindi bisogna conoscerla molto bene».

Il secondo sulla preghiera, l’altra importante «arma spirituale». In questo contesto il Cardinale ha ricordato come papa Benedetto ci abbia lasciato una grande lezione sul potere della preghiera nei suoi ultimi dieci anni di vita. Così, il cardinale guineano ha incoraggiato a non smettere di pregare, andare a Messa e a confessarsi: «Oggi abbiamo urgente bisogno di riappropriarci di questi doni divini».

Nel suo terzo consiglio ci mette in guardia mentre riflettiamo dentro noi stessi sul tempo presente: «Quando ci ritiriamo nel deserto della vita interiore, discerniamo la verità che la creazione è in guerra contro l’uomo e mira a guarire l’ecologia e la difesa dell’ambiente, ma allo stesso tempo promuove l’aborto, l’eutanasia e l’omosessualità».

Nel quarto consiglio ha parlato del silenzio: «Nel silenzio, entriamo nella presenza di Dio nei nostri cuori. Nel silenzio, tutti i rumori, le distrazioni e anche le preoccupazioni più legittime sono opportunamente relativizzate, messe in relazione alla croce e lì appare la luce del Vangelo. Lì tutto si offre a Dio, anche noi stessi». Ha poi proseguito: «L’uomo moderno ha iniziato una terribile guerra contro Dio e contro l’uomo: una guerra satanica. Ecco perché la battaglia spirituale con il male fa parte della vita cristiana». Ha poi rintracciato nell’«Occidente [che, ndR] ha dimenticato Dio e cerca solo il piacere fugace» la causa di un crescendo di individui sempre più isolati e in preda al proprio vuoto esistenziale.

Nell’ultimo punto ha sottolineato che «l’essere umano lotta per proteggere la natura, ma allo stesso tempo distrugge l’uomo, il matrimonio, la vita e rifiuta la propria identità di uomo o di donna. […] Dio ci ha creato uomo o donna e oggi diciamo che ognuno può scegliere se essere uomo o donna». Riguardo a questo, ha fatto riferimento al transumanesimo, movimento intellettuale, culturale e scientifico che assicura il dovere morale di migliorare le capacità fisiche e cognitive dell’essere umano, e di applicare all’uomo le nuove tecnologie in modo che possa eliminare gli aspetti indesiderati dell’uomo come: la fatica, il dolore, la malattia, l’invecchiamento, la morte. «Con il transumanesimo vogliamo […] fare dell’uomo una macchina, un superuomo, forse ingannandoci di diventare immortali, invincibili, super intelligenti, super potenti, di fare dell’uomo un Dio», ha commentato.

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