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mercoledì 19 luglio 2023

Concistoro, il peso degli ordini religiosi nel Sacro Collegio Cardinalizio

Qualche informazione sulla composizione del Sacro Collegio, se si arriverà al Concistoro del 30 settembre.
Salesiani, francescani e gesuiti gli ordini maggiormente rappresentati nel Collegio cardinalizio.
Luigi

Marco Mancini, 12  luglio, 2023  (ACI Stampa)

Il prossimo 30 settembre il Sacro Collegio sarà composto da ben 243 cardinali. Il Papa – annunciando il concistoro – ha ricordato come i porporati rappresentino l’universalità della Chiesa. Ma sono numerosi i cardinali provenienti dai diversi ordini religiosi che con i loro carismi differenti arricchiscono la Chiesa Cattolica.

I salesiani guidano numericamente le delegazioni degli ordini religiosi con 11 porporati. 5 sono elettori: Bo, Do Carmo da Silva, Lopez Romero, Sturla ed il preconizzato Rettor Maggiore Artime. Tutti sono stati creati da Papa Francesco. I 6 non elettori sono invece i cardinali Amato, Bertone, Ezzati Andrello, Farina, Rodriguez Maradiaga e Zen.

Dieci – sette dei quali con diritto di voto in conclave - anche i francescani, tra frati minori, cappuccini e conventuali. Appartengono ai cappuccini gli elettori Ambongo, Aos Braco e O’Malley. I frati minori sono rappresentati dal Cardinale Steiner e dal preconizzato Pizzaballa. Infine per i Conventuali ci sono il Cardinale Gambetti e il futuro porporato Bustillo. Non elettori il Cardinale cappuccino Cantalamessa e il frate minore Napier. E' cappuccino anche il preconizzato novantaseienne argentino Dri.

Nove i gesuiti, confratelli di Papa Francesco, sei dei quali sotto gli 80 anni: Barreto Jimeno, Czerny, Hollerich, Ladaria Ferrer e i due annunciati: l'argentino Rossi e il cinese Chow Saw-Yan. Completano la pattuglia della Compagnia di Gesù i non elettori Daarmatmadja, Ghirlanda e Tamkevicius.

Due i cardinali agostiniani entrambi con diritto di voto in conclave, il preconizzato Prevost e il panamense, ma spagnolo di nascita, Lacunza Maestrojuan, appartenente agli agostiniani recolletti.

Due anche i domenicani. L’austriaco Schonborn e il non elettore ceco Duka.

Altrettanti gli spiritani con il centrafricano elettore Nzapalainga e il non elettore Piat, delle Isole Mauritius, e i lazzaristi con il Cardinale elettore etiope Souraphiel e il non elettore sloveno Rodè.

E sono due i claretiani: i cardinali Saraiva Martins e Bocos Merino, entrambi ultraottantenni e dunque esclusi a motivo dell'età da un futuro conclave.

Hanno un porporato elettore anche i carmelitani con lo svedese Arborelius; i comboniani con lo spagnolo Ayuso; la Congregazione di Santa Croce con il Cardinale D’Rozario, che però compirà 80 anni il giorno dopo il concistoro; l’Istituto Voluntas Dei con il laotiano Mangkhanekhoun; i Missionari della Consolata con il Cardinale Marengo; i sulpiziani con il Cardinale Ouellet; i Missionari del Sacro Cuore con il Cardinale Ribat; i Cistercensi con il Cardinale Tempesta; i redentoristi con il Cardinale Tobin; i Legionari di Cristo con il Cardinale Vergez Alzaga.

Un Cardinale a testa – seppure non elettore – per l’Opera Don Calabria con l’italiano Dal Corso; i Missionari d’Africa, detti anche Padri Bianchi, con l’inglese Fitzgerald; gli eudisti con il messicano Jimenez Carvajal; gli Oblati di Maria Immacolata con il filippino Quevedo; l’Ordine Maronita Mariamita, noto come Antoniani Aleppini, con il libanese Rai; gli scalabriniani con l’italiano Tomasi.

Complessivamente su 243 cardinali che il 30 settembre comporranno il Sacro Collegio, i religiosi sono 56: 33 elettori e 23 ultraottantenni.