Vi proponiamo – nella traduzione offerta dal sito DogmaTV.it – l’articolo di John-Henry Westen, pubblicato lunedì 26 giugno sul sito LifeSiteNews.
L’autore si riferisce all’indagine avviata per conto di papa Francesco nei confronti di mons. Joseph Edward Strickland, Vescovo di Tyler (QUI su MiL), e – per comprendere la gravità di questa situazione – ritiene sia è necessario conoscere mons. Gerald Frederick Kicanas, Vescovo emerito di Tucson, e la fama controversia che lo ha circondato per molti anni.
L.V.
LifeSiteNews, via Dogma.Tv, 26.6.2023
Ormai avrete tutti sentito la notizia dell’indagine del Vaticano su mons. Joseph Edward Strickland, Vescovo di Tyler, un Vescovo che – almeno per i Cattolici ortodossi in America – ha assunto il mantello del venerabile mons. Fulton John Sheen come «Vescovo d’America».
Per coloro che sono a conoscenza del regno del terrore di papa Francesco in Vaticano e hanno visto, ad esempio, la cancellazione del card. Raymond Leo Burke, l’allontanamento del cardinale Joseph Zen Ze-kiun S.D.B. e lo scioccante rimprovero del card. Robert Sarah, la notizia di questa indagine su mons. Joseph Edward Strickland non è sorprendente e certamente piena di presagi.
Le ultime notizie che abbiamo al momento sulla fase della visita, in cui per il Vaticano sono intervenuti mons. Dennis Joseph Sullivan, Vescovo di Camden, New Jersey, e mons. Gerald Frederick Kicanas, Vescovo emerito di Tucson, Arizona, è che la fase degli interrogatori è stata completata.
Per comprendere la gravità della situazione, è necessario conoscere mons. Gerald Frederick Kicanas, ex Vescovo ausiliare di Chicago.
Mons. Gerald Frederick Kicanas era a capo dei Catholic Relief Services (CRS) nel 2012, quando questi finanziavano gruppi pro-aborto. Allora LifeSite e American Life League fecero notare che il CRS finanziava importanti gruppi pro-aborto, come Population Services International, che commercializza farmaci abortivi nei Paesi in via di sviluppo.
Ha difeso la sovvenzione di 2,7 milioni di dollari al gigante dell’aborto, dicendo che era per la prevenzione della malaria, ha attaccato LifeSite per la «disinformazione» e ha persino tagliato un importante contratto di stampa del CRS con il marito del capo dell’American Life League per ritorsione.
Alla Conferenza episcopale degli Stati Uniti del 2018, mons. Gerald Frederick Kicanas faceva parte di un gruppo di Vescovi e Cardinali che volevano cambiare la guida elettorale dei Vescovi per sminuire l’aborto come preoccupazione principale. Insieme a mons. Kicanas c’era la crema dei Vescovi più infedeli d’America, tra cui mons. (ora card.) Robert Walter McElroy, Vescovo di San Diego, mons. John Eric Stowe O.F.M.Conv., Vescovo di Lexington, Kentucky, e, naturalmente, il card. Blase Joseph Cupich, Arcivescovo metropolita di Chicago.
Ma mons. Gerald Frederick Kicanas aveva una cattiva fama già da molto prima. Già nel 2006, i pro-vita della sua Diocesi di Tucson erano preoccupati per il suo sostegno a politici pro-aborto.
E ricordate che nel 2010 era pronto a diventare Presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti. Il Rainbow Sash Movement, che sostiene gli omosessuali, lo aveva appoggiato. Mons. Gerald Frederick Kicanas era Vicepresidente, ed era consuetudine passare da Vicepresidente a Presidente. Ma era così discusso che al suo posto fu nominato il card. Timothy Dolan, Arcivescovo metropolita di New York.
Tuttavia, i precedenti di mons. Gerald Frederick Kicanas in materia di abusi sessuali da parte dei sacerdoti sono stati probabilmente l’ultimo chiodo nella bara della sua mancata approvazione per il posto di vertice della Conferenza episcopale degli Stati Uniti.
Prima di diventare Vescovo di Tucson, mons. Gerald Frederick Kicanas è stato Rettore del Seminario Mundelein di Chicago. Durante il suo incarico ha permesso che il futuro pedofilo padre Daniel McCormack venisse ordinato nonostante le accuse di cattiva condotta sessuale.
Mons. Gerald Frederick Kicanas si è recentemente difeso dalle accuse di illecito dicendo: «Non ho mai ricevuto alcuna accusa, rapporto o preoccupazione su padre McCormack durante i suoi anni di seminario al Mundelein che riguardasse abusi sessuali su qualcuno».
Il National Catholic Register ha sottolineato che mons. Gerald Frederick Kicanas era almeno a conoscenza del fatto che padre Daniel McCormick si dedicava ad atti omosessuali consensuali in stato di ebbrezza, se non a veri e propri abusi illegali. Secondo l’articolo del National Catholic Register, mons. Kicanas ha commentato queste prime «esperienze» dicendo: «La valutazione ha indicato che la natura delle esperienze che aveva raccontato era sperimentale ed evolutiva, anche se indicava che il bere poteva essere un problema».
Ecco chi ha mandato papa Francesco a indagare su mons. Joseph Edward Strickland!
Come la maggior parte dei bravi uomini, i bravi Vescovi sono persone che si fidano molto. E quindi non sospettano di cattive intenzioni in coloro che incontrano. Tuttavia, tra coloro che vivono una vita corrotta, il sospetto è il nome della realtà.
Tendono a diffidare di tutti perché non sono degni di fiducia. Quindi, se un uomo come mons. Gerald Frederick Kicanas svolge le indagini sul mons. Joseph Edward Strickland, ciò è molto preoccupante.
Sebbene mons. Joseph Edward Strickland possa credere che l’indagine sarà equa, mi è difficile crederlo. Penso piuttosto che, in base alla mia esperienza di osservatore di queste cose negli ultimi 25 anni, i Vescovi cattivi cospirino contro quelli buoni per farli rimuovere.
Che papa Francesco se la prenda con mons. Joseph Edward Strickland non è una notizia nuova.
Un mese fa, Terry Barber di Virgin Most Powerful Radio ha rivelato che mons. Christophe Louis Yves Georges Pierre, Nunzio Apostolico negli Stati Uniti, aveva puntato il dito contro mons. Joseph Edward Strickland durante la conferenza dei Vescovi anni fa.
Mons. Joseph Edward Strickland è un eroe. Non solo difende la vita e la famiglia, la fede e la libertà con dignità e un profondo amore per Cristo, ma è coraggioso anche quando sa che potrebbe costargli caro. È questo che lo ha visto venire a Los Angeles per difendere la dignità delle suore e pregare per la liberazione dallo spirito anticristiano che invade l’America. [mons. Strickland aveva guidato una processione riparatrice contro il premio che la squadra di baseball Los Angeles Dodgers aveva assegnato al gruppo blasfemo delle finte suore omosessualiste «Sorelle della perpetua indulgenza»: N.d.T.] Il suo grande amore per i fedeli e per papa Francesco è ciò che lo ha portato a correggere pubblicamente il Papa, dicendo che «è tempo per me di dire che rifiuto il suo programma di minare il Deposito della Fede. Seguite Gesù».
Dobbiamo quindi pregare per mons. Joseph Edward Strickland adesso. Per favore, unitevi alla preghiera per lui, al digiuno per lui e, se volete farlo con noi, presto consegneremo a mons. Strickland una promessa di preghiera. Cliccate QUI per aggiungere il vostro nome all’impegno di preghiera e condividetelo con tutti coloro che pensate possano unirsi a noi.
il nunzio aveva detto a Strickland di stare attento a cosa postava sui social
RispondiEliminalui se ne è altamente fregato, anzi, è diventato un frontman dell'antivaccinismo e ha accusato il Papa di essere eretico e di spargere eresie, cosa che se non è scisma lo rasenta molto
più che amore per i fedeli è dipendenza da social network e bisogno di attenzione
certo, ma allora a quando una visita apostolica agli altri scismatici (questi, per davvero!) in Belgio e in Germania, dove, infischiandosene di Roma e del Magistero, continuano a benedire coppie gay e di cattolici risposati, a proporre di continuo l'ordinazione di donne, ecc? Non pare che si usi (un po' troppo sfacciatamente) due pesi e due misure?
EliminaGsimy, la voce del senno.
EliminaChe brutti tempi stiamo vivendo se un vescovo ( più di uno)viene accusato dalla Chiesa di essere troppo cattolico.Strickland sarà pensionato e non avrà alcun incarico ,come è successo ad altri prima di lui.
EliminaVoce dal sen fuggita.....
EliminaQui ci dev'essere per forza un errore. Questa infatti è la chiesa che gronda misericordia da tutti gli artigli.
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