Persino Accattoli se ne accorge e si fa delle domande: "Gesuita il Papa che ruoli in essa pure ne ha avuti. Se il tutto è stato gestito così lentamente e confusamente, con un esito ancora oscuro e ripercussioni dannosissime, la famiglia dei Gesuiti non potrà che accusare se stessa".
QUI i post pubblicati sul caso Rupnik da MiL.
Luigi
Il Sismografo, 16-7-23
(Il blog di Luigi Accattoli) Conversando sul caso Rupnik un amico arguto se ne è uscito con questa battuta: c’è proprio da chiedersi dove sia finito lo spirito di discernimento tanto lodato dal fondatore dei Gesuiti Ignazio di Loyola. [Qui sotto] svolgo una breve interpretazione di quest’aurea sentenza.
Nel caso Rupnik tutti gli attori sono Gesuiti. Gesuita è il protagonista centrale, ora dimesso dalla Compagnia alla quale apparteneva lungo tutto lo svolgimento del caso. Gesuiti i superiori che hanno indagato e preso decisioni su di lui. Gesuita il vescovo ausiliare di Roma Libanori che fu il primo incaricato di compiere una visita canonica alla comunità di consacrate dalla quale sono venute le prime denunce. Gesuita il prefetto della Congregazione per la dottrina della Fede che ha svolto un ruolo cardine nella vicenda. Gesuita il Papa che ruoli in essa pure ne ha avuti. Se il tutto è stato gestito così lentamente e confusamente, con un esito ancora oscuro e ripercussioni dannosissime, la famiglia dei Gesuiti non potrà che accusare se stessa. Se c’è ancora da discernere qualcosa – e a mio parere c’è – i discernitori discernano.