Da leggere tutto (QUI) il grottesco testo di Thierry Bonaventura che firma in qualità di "Communication Manager" della Segreteria generale del Sinodo (basta latino, ora solo inglese..).
Luigi
Il Sismografo, 26-3-23
Nella preparazione del Sinodo d'ottobre sono già sfuggiti diversi svarioni, ma quest'ultimo va bloccato subito. E' ridicolo e insidioso. Prefigura pressappochismo in materie fondamentali.
(L.B., R.C. - a cura Redazione "Il sismografo") In una newsletter spedita agli operatori delle comunicazioni, ieri domenica 25 giugno, da Thierry Bonaventura che firma in qualità di "Communication Manager" della Segreteria generale del Sinodo dei Vescovi, ci sono diverse considerazioni e riflessioni sul come una parte della stampa, giornalisti e testate, e i social media, hanno commentato con tono critico l'Istrumentum laboris per la XVI Assemblea sinodale (Prima sessione).
Per ora ci limiteremo all'affermazione più insostenibile e insidiosa.
Nel testo della Newsletter N° 29 di Bonaventura si può leggere: "La Segreteria Generale del Sinodo è la Segreteria Generale di tutta la Chiesa e non solo di una parte di essa".
In un documento della Santa Sede, seppure declassabile a comunicato della "Sala stampa del Sinodo", non si può scrivere una barbarità come questa in cui si afferma l'esistenza (presunta) di una "Segreteria Generale di tutta la Chiesa".
Dove si vuole arrivare ragionando così e amplificando guazzabugli di questo tipo?
Nella Costituzione Apostolica Episcopalis communio del 15 settembre 2018, tutto quanto riguarda la Segreteria del Sinodo e il Segretario appare regolato con chiarezza e in nessun momento si delega al Segretario o alla Segreteria questa sorta di "rappresentanza" di tutta la Chiesa,
E' ben noto che il Sinodo dei Vescovi è un'istituzione permanente decisa da Papa Paolo VI il 15 settembre 1965 in risposta al desiderio dei Padri del Concilio Vaticano II "per mantenere vivo l'autentico spirito formatosi dall'esperienza conciliare". (...) Da ricordare che "all'inizio della 128ª Congregazione generale [del Concilio], S.E.Mons. Pericle Felici, Segretario Generale del Concilio, annunziava la promulgazione del Motu Proprio "Apostolica sollicitudo", con il quale il Sinodo veniva ufficialmente istituito.
Nel N° XII del Motu proprio "Apostolica Sollicitudo" si legge: "Il Sinodo dei Vescovi ha un segretario permanente o generale, aiutato da un ragionevole numero di persone. Inoltre ogni assemblea del Sinodo dei Vescovi ha il suo segretario speciale, che resta in carica fino alla conclusione dell'assemblea medesima. Sia il segretario generale sia i segretari speciali sono nominati dal Sommo Pontefice."
Quindi, in nessuno documento sulla creazione e funzionamento del Sinodo dei Vescovi si parla di questa fantomatica Segreteria di tutta la Chiesa.
P.S.
A proposito della Sala stampa del Sinodo, viene da chiedersi ma quante Sale o uffici stampa ci sono oggi in Vaticano? Moltissimi. In alcuni Dicasteri ci sono due o tre. Ma allora, che fine ha fatto la riforma dei media vaticani che doveva ridurre, unificare e coordinare per camminare "decisamente verso una integrazione e gestione unitaria"? (Motu proprio) Perché ora in Vaticano ci sono più uffici stampa che prima della riforma?