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venerdì 23 giugno 2023

Consigliere vaticano dice che Papa Francesco si oppone al divieto di benedire le coppie gay

Ovviamente nessuna smentita dalla Sala Stampa Vaticana.
Juan Carlos Cruz è, inter alia, un omosessuale dichiarato (QUI Franca Giansoldati su Il Messaggero).
QUI Il Sismografo sullo stesso argomento e sulla duplicità di Francesco.
QUI Riccardo Cascioli.
Grazie a Michelangelo per la traduzione del testo.
Luigi

Infovaticana, Carlos Esteban, 19 giugno, 2023

Juan Carlos Cruz, l'omosessuale cileno che nel 2021 è stato nominato membro della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, ha dichiarato che il Papa è contrario al documento della Dottrina della Fede che vieta la benedizione delle coppie gay, e che lui non lo ha firmato.
Questo Mese dell'Orgoglio (Mese del Sacro Cuore per il resto del cattolicesimo) vede una conferenza del gruppo di cattolici LGBT sponsorizzato dal gesuita padre James Martin, Outreach, per il quale il Papa ha inviato un'affettuosa lettera scritta a mano. E a questa conferenza è intervenuto un altro consigliere vaticano, il dichiaratamente omosessuale Juan Carlos Cruz, membro della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, per lanciare una vera e propria bomba.
"Il Papa è rimasto molto ferito quando la Congregazione per la Dottrina della Fede ha pubblicato una lettera, che lui non ha firmato, in cui si dice che le coppie gay non possono essere benedette", ha detto. E ha aggiunto: "Dovete credermi sulla parola quando dico che queste persone non lavorano più nella Dottrina della Fede".

Queste dichiarazioni sollevano difficoltà molto serie. Perché qualcuno sta mentendo, e su una questione non da poco.

Vediamo. La lettera in questione è firmata da Luis Ladaria, prefetto della (allora) Congregazione per la Dottrina della Fede, e dal segretario, l'arcivescovo Giacomo Morandi. I suoi paragrafi finali proclamano:

"Per le ragioni sopra esposte, la Chiesa non ha e non può avere il potere di benedire le unioni omosessuali nel senso sopra indicato".

"Il Sovrano Pontefice Francesco, in un'udienza concessa al sottoscritto Segretario di questa Congregazione, è stato informato e ha dato la sua autorizzazione alla pubblicazione del suddetto Responsum ad dubium, con la nota esplicativa allegata".

Chi sta mentendo? Francesco è stato ingannato? Se è stato danneggiato dal "responsum", perché ha acconsentito alla sua pubblicazione? Se è stato ingannato, che problema ha avuto nel denunciarlo?

Fino a quando avremo questo magistero (in piccolo) di un passo da una parte e uno dall'altra, di nomine che contraddicono le politiche espresse e di gesti che ribaltano i proclami?

FOTO da Vatican News