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sabato 20 maggio 2023

La notizia del Doposcuola satanico in Pennsylvania: la notizia vera e l’accusa (falsa) di essere una bufala

Un nostro lettore ci ha informato che il sito butac.it si è recentemente occupato di noi, per cui – assai incuriositi – abbiamo approfondito la segnalazione.
E così abbiamo scoperto che tale blog («un blog fatto con passione, la passione per l’informazione corretta, la passione per la verità», si legge nell’autopresentazione) il 18 maggio, ha scritto che la notizia riportata l’11 maggio – in assoluta anteprima, almeno in Italia – da MiL in merito al provvedimento con cui la Corte presso il Tribunale del Distretto orientale della Pennsylvania ha ordinato al Distretto scolastico di consentire il Doposcuola del Satanic Club sarebbe falsa.
Ecco cosa scrive butac.it (QUI):

Molti gruppi cattolici in giro per il mondo hanno lanciato l'allarme sull'indottrinamento satanico nelle scuole. Ma si tratta di una notizia inventata di sana pianta. […]

Oggi parliamo di un blog decisamente filocattolico: MessaInLatino, che l’11 maggio 2023 ha pubblicato un articolo dal titolo:

Scioccante! In Pennsylvania un giudice ordina al Distretto scolastico di consentire il Doposcuola del Satanic Club

L’articolo riporta che in una scuola della Pennsylvania sarebbe stato permesso un “doposcuola satanico”. Messainlatino riporta i documenti tramite i quali il giudice avrebbe appunto obbligato la scuola ad accettare l’iniziativa, di cui sarebbe promotore il Satanic Temple.

Prima cosa da evidenziare: non è Messainlatino a essere caduta in una bufala, sono tantissimi siti filocristiani in giro per il mondo a esserci caduti. […] Le foto che corredano l’articolo di Messainlatino, spacciate per vere, sono generate da un’IA. E tutta la storia è falsa […].

L’attenzione a cosa si pubblica, in quest’epoca di information disorder, dovrebbe essere sempre alta, invece capita spesso di vedere soggetti che, guidati dai propri bias (o pregiudizi) preferiscono condividere ciò che supporta la loro narrativa, invece che perdere cinque minuti a fare verifiche.

E a sostegno della storia «tutta falsa» (tutta falsa!), butac.it richiama come prova un articolo di León Ramírez, pubblicato dalla prestigiosissima ed autorevolissima agenzia Associated Press l’8 maggio:

Così tanti che Associated Press ci ha dovuto fare un articolo, il quale, però, riporta la data dell’8 maggio, per cui agli admin di Messainlatino sarebbe bastato fare una veloce ricerca di fact check per rendersi conto che forse non era il caso pubblicare questa fuffa. […]

Associated Press infatti si era preoccupata di chiedere informazioni al Satanic Temple – che esiste realmente – e i responsabili hanno risposto che: […]

Non solo quelle immagini sono falsamente attribuite a noi e alle nostre attività, ma non abbiamo alcun programma che insegni i rituali o ‘l’adorazione’ (di Satana ndmaicolengel) ai bambini.

Poiché la notizia data da MiL nell’articolo accusato di riportare una storia «tutta falsa» (e «fuffa»…) era stato oggetto – prima della sua pubblicazione – di una attenta verifica (come facciamo sempre, tanto è vero che nessun nostro articolo, in sedici anni di attività, è stato oggetto di rettifica per infondatezza) e tutto quanto riportato era stato estratto (e tradotto) da un sito governativo degli Stati Uniti d’America (govinfo.gov), abbiamo proceduto a verificare la correttezza delle accuse mosse contro di noi, ed ecco che abbiamo scoperto che l’accusa di aver scritto una bufala è… una bufala!

L’articolo in questione pubblicato su MiL, oltre a riportare la ricostruzione della vicenda (anche processuale), il commento dell’autore (concordato con la Redazione), la traduzione integrale del dispositivo del provvedimento giurisdizionale e la traduzione di un estratto del testo del provvedimento, è corredato anche da trentotto immagini: quella riportante il dispositivo e trentasette riportanti l’intero provvedimento, tutte scaricate dal succitato sito internet gestito dal Governo degli Stati Uniti d’America.

Sulla scia del nostro entusiasmo per lo scoop pubblicato e per il clamore che aveva suscitato a livello internazionale, il giorno successivo avevamo commesso la leggerezza – e qui chiediamo scusa ai nostri lettori – di aggiungere all’articolo due fotografie che, dimostratesi non autentiche, abbiamo successivamente cancellato.

Ecco quindi cosa – esattamente – riporta l’articolo dell’agenzia Associated Press, invocato da butac.it per tracciare la storia da noi riportata come «tutta falsa» (e «fuffa»):

Le foto mostrano ai bambini che viene insegnato il satanismo nelle biblioteche degli Stati Uniti durante un evento chiamato SatanCon.

VALUTAZIONE DI AP: Falso. Le immagini sono state generate con uno strumento di intelligenza artificiale e pubblicate online. […]

Ma le immagini non sono reali. Sono stati creati con un programma di intelligenza artificiale e pubblicati online da un utente di Facebook.

Quindi nessun riferimento alla veridicità e correttezza di quanto scritto nell’articolo pubblicato da MiL – come invece vorrebbe fare intendere butac.it – ma solo alle due immagini, aggiunte al nostro articolo alle trentotto originali e successivamente eliminate (e per le quali chiediamo ancora perdono ai nostri lettori); perdipiù l’agenzia Associated Press, nel suo articolo, neppure cita il caso del doposcuola satanico in Pennsylvania!

Che poi butac.it si appigli pure a quanto scritto in una e-mail all’agenzia Associated Press da Lucien Greaves, una portavoce di The Satanic Temple, secondo la quale l’organizzazione non ha «alcun programma che insegni rituali o “culto” ai bambini», non smentisce nulla di quanto da noi scritto…

… tenendo bene a mente – come scrisse Charles Pierre Baudelaire – che «il capolavoro di Satana è di aver fatto perdere le sue tracce e di aver convinto gli uomini che egli non esiste».

Tanto dovevamo ai nostri lettori, nella speranza di aver confermato la costante serietà e correttezza del nostro lavoro quotidiano e, nel caso specifico, la veridicità della notizia da noi riportata.

E nella certezza di aver chiarito e dimostrato che l’accusa avanzata da butac.it di aver scritto una bufala è… una bufala, lasciamo in conclusione questo promemoria al «blog fatto con passione, la passione per l’informazione corretta, la passione per la verità»:

L’attenzione a cosa si pubblica, in quest’epoca di information disorder, dovrebbe essere sempre alta, invece capita spesso di vedere soggetti che, guidati dai propri bias (o pregiudizi) preferiscono condividere ciò che supporta la loro narrativa, invece che perdere cinque minuti a fare verifiche.

L.V.

6 commenti:

  1. ESIGETE immediatamente, ai sensi e per gli effetti delle leggi vigenti che butac Provveda a smentire quanto ha pubblicato .

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  2. No, siete stati in malafede voi a postare quelle foto, perché:
    - se andate a vedere in cosa crede il Satanic Temple caoivate che quelle foto non avevano nulla a che fare; il Satanic Temple è un gruppo di atei umanisti che considerano satana un simbolo della solidarietà e della compassione umana, e fanno tutto questo per 'triggerare' i cristiani;
    - le foto avevano anatomie impossibili, chiaro segno del fatto che erano il prodotto di una AI

    Insomma, sono una fusione tra Leo Taxil e la Chiesa dello Spaghetto Volante
    Ignorare e andare avanti

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    1. Meno male che c’è gsimy! L’unico dotato di buon senso.

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  3. Basta il nome per starne alla larga.

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  4. Sono sempre pronti a saltare addosso a chi si discosta dal verbo unico dell'informazione "democratica", allo scopo di soffocare, ridicolizzando, qualsiasi divergenza dalla narrazione unica del mainstream. Altro esempio come Butac è Open, fondato da Enrico Mentana...

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  5. Quindi, riassumendo: la notizia data (pare in esclusiva) da Messainlatino è integralmente confermata e butac.it - citando erroneamente una fonte - ha falsamente accusato Messainlatino di aver riportato una bufala

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AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione