ci piace segnalare alla vostra attenzione un tweet di Diane Montagna, pubblicato qualche giorno fa, che ci pare significativo, visto il clamoroso successo del Pellegrinaggio Parigi-Chartres che inizia questa mattina.
Diane Montagna ha già svolto un lavoro prezioso per svelare il retroterra di Traditionis Custodes (ved. qui, qui e qui), e l’animus del milieu ecclesiale che ha ispirato la stretta persecutoria contro la liturgia tradizionale: un animus che si sta facendo vieppiù palese, anche alla luce delle ormai notorie dichiarazioni del Card. Roche sul “cambiamento teologico” che giustificherebbe la guerra alla Messa antica. Una guerra che, anche alla luce di quanto ci ricorda Diane Montagna, appare sempre più palesemente destinata a sradicare dalla mente dei fedeli la comprensione della liturgia che ha accompagnato per secoli - anzi, per millenni - la Chiesa cattolica, e che oggi si vorrebbe sostituire con un approccio totalmente artificiale di taglio esclusivamente ideologico, ma gradito alla minoranza al potere nella Chiesa. Forse esageriamo (anzi: ci auguriamo di esagerare), ma a noi viene tristemente in mente la rivoluzione culturale imposta da Mao alla Cina nel tentativo di trasformarla in qualcosa di radicalmente altro rispetto al suo passato e alla sua stessa natura.
In una riunione vaticana del 2020 che ha gettato le basi per Traditionis Custodes, un cardinale ha espresso allarme per il fatto che quasi 13.000 giovani si fossero registrati per il pellegrinaggio di Chartres e ha affermato che dobbiamo andare a fondo del motivo per cui sono attratti dalla Messa tradizionale in latino (MTL) [TLM in inglese, ndr] . Che cosa penserebbe adesso?
In effetti, quanto sta per iniziare proprio in queste ore a Parigi è davvero straordinario: lo sarebbe comunque, ma lo è incredibilmente di più in questo periodo di giacobinismo liturgico. Per cui ci sembra plausibile domandarci se passerà alla storia. Ecco che cosa scrive dell'evento (in traduzione nostra) Edward Pentin sul suo blog.
Il numero record di pellegrini a Chartres è una "stupefacente testimonianza della popolarità della MTL (Messa tradizionale in latino) tra i giovani cattolici".
Quest'anno al tradizionale pellegrinaggio di Chartres parteciperanno più pellegrini che mai - così tanti che, nonostante la Traditionis Custodes e le restrizioni di Papa Francesco sulla Messa tradizionale in latino, per la prima volta gli organizzatori hanno dovuto chiudere le iscrizioni con dieci giorni di anticipo.Oltre 16.000 pellegrini percorreranno il tragitto dalla chiesa di St Sulpice a Parigi alla cattedrale di Notre-Dame a Chartres durante il fine settimana di Pentecoste, dal 27 al 29 maggio - una distanza di circa 60 miglia [96,5 Km ndr].Il tradizionale e storico pellegrinaggio, che risale al XII secolo, è stato rinvigorito nel 1983 dall'Associazione Notre-Dame de Chrétienté e negli ultimi anni, ad eccezione del periodo di Covid, ha registrato una continua crescita di popolarità."Avendo percorso il Pellegrinaggio di Chartres ogni anno per 30 anni, posso dire che non ci si è mai aspettati il tutto esaurito, dal momento che il centro di Chartres è così grande", ha detto Michael J. Matt, editore del Remnant Newspaper che guida il capitolo americano, o gruppo di pellegrini. "Il fatto che quest'anno il pellegrinaggio abbia raggiunto la massima capienza non è altro che un'incredibile testimonianza della popolarità della Messa in latino tra i giovani cattolici".L'anno scorso ho avuto l'opportunità di partecipare al pellegrinaggio per la prima volta (anche quell'anno si è registrato un record di 15.000 partecipanti) e l'ho trovato una celebrazione della fede estremamente edificante, un'occasione per incontrare un gruppo estremamente eterogeneo di giovani cattolici (quest'anno l'età media è di 20,5 anni) e per camminare attraverso le strade di Parigi e la splendida campagna francese fino alla pittoresca città medievale di Chartres.Come tutti i pellegrinaggi, il viaggio verso Chartres è un'azzeccata metafora della vita: il tempo è mutevole, con il sole caldo della tarda primavera che si mescola alle nuvole e a occasionali acquazzoni, mentre il terreno è a volte pianeggiante e facile, poi roccioso e impegnativo. L'anno scorso, il cielo si è aperto per il primo giorno intero del pellegrinaggio, trasformando gran parte del percorso in una palude fangosa, ma non ha smorzato gli animi.Lungo tutto il percorso, si è accompagnati da un vibrante e vivace spirito di comunione e l'aspetto penitenziale del pellegrinaggio è sempre presente. Sebbene non sia lungo come pellegrinaggio, il ritmo è veloce e la distanza è racchiusa in un tempo relativamente breve, rendendolo a volte un'esperienza piuttosto faticosa, almeno per noi anziani.Quest'anno i pellegrini provenienti da 28 Paesi, ma soprattutto dalla Francia, pregheranno lungo il percorso, recitando il Rosario e cantando canzoni. L'anno scorso, dietro al nostro capitolo, c'era un gruppo particolarmente esuberante proveniente da Saint-Tropez, in Francia, i cui canti cordiali si potevano quasi sentire in Costa Azzurra, mentre davanti a noi i pellegrini portoghesi camminavano tranquillamente lungo il percorso come se si stessero godendo una domenica pomeriggio in Algarve. Forse è meno noto che non tutti i pellegrini sono cattolici: un piccolo numero di persone di altre confessioni o di nessuna partecipa.Quest'anno circa 300 sacerdoti e religiosi percorreranno il percorso e i sacerdoti saranno sempre a disposizione per ascoltare le confessioni. La Messa tradizionale in latino è, ovviamente, ampiamente disponibile. Quest'anno, il lunedì di Pentecoste, l'ex nunzio apostolico in Ucraina e Svizzera, l'arcivescovo Thomas Gullickson, offrirà la solenne Messa pontificale a Notre-Dame de Chartres alla presenza del vescovo di Chartres."È nostra sincera speranza", ha detto Michael Matt, "che il Vaticano veda in questo evento un'espressione non polemica e gioiosa della giovinezza, della vitalità e del potere unitivo della Messa in latino".Si veda l'eccellente documentario recente di Michael che esplora la storia, il presente e il futuro del pellegrinaggio:
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