Alcune riflessioni - sembrano scritte oggi - dell'autore de "Il Padrone del Mondo".
QUI alcuni post sul Nostro.
Luigi
Il Cammino dei Tre sentieri, 7 MARZO 2023
Oggi nella Chiesa può albergare qualsiasi pensiero, qualsiasi posizione dottrinale, ma non un dissenso nei confronti degli orientamenti pastorali. Per riflettere su questo, vi invitiamo a meditare su queste parole di monsignor Robert Hugh Benson (1871-1914), autore del celebre Il padrone del mondo:
“La Chiesa ha in custodia, oltre ai diritti degli uomini, diritti che possono essere sacrificati dai loro detentori, i diritti e le prerogative di Dio che nessuno, se non Dio stesso, può mettere in disparte. Dio ha dato in custodia alla Chiesa, ad esempio, una Rivelazione di verità e princìpi, che, avendo origine dalla Natura stessa di Dio o dalla Sua Volontà, sono immutabili ed eterni come Lui. Ed è proprio in difesa di questi princìpi che la Chiesa mostra ciò che il mondo chiama intransigenza e Gesù Cristo chiamò violenza. La Chiesa Cattolica, quindi, è e sarà sempre violenta ed intransigente, quando la questione riguardi i diritti di Dio. Essa, per esempio, è terribilmente spietata contro l’eresia, perché l’eresia non attacca questioni personali sulle quali la Carità possa cadere, ma un diritto Divino sul quale non può assolutamente cedere. Ma, nello stesso tempo, avrà la massima benevolenza per l’eretico, poiché mille motivazioni e circostanze umane possono intervenire nel modificare le sue responsabilità. Ad una sua parola di pentimento, lo riammetterà senza indugio nello scrigno delle anime; ma non consentirà mai che la sua eresia venga accolta nello scrigno della propria sapienza. Cancellerà, premurosamente e senza far storie, il suo nome della lista nera dei ribelli; ma non il suo libro dalle pagine dell’Indice. Essa darà prova di mitezza verso l’eretico e di violenza verso il suo errore; perché lui è umano, ma la Verità della Chiesa è Divina. Il mondo giudica ragionevole che una nazione difenda i propri territori con la spada e trova invece intollerante ed irragionevole che la Chiesa condanni, resistendo fino a versare il sangue, princìpi per Essa erronei o falsi. La Chiesa tuttavia resisterà sempre instancabilmente ed indomitamente quando si tratti di difendere una verità ed un diritto Divino, non potendo in questo caso essere ‘caritatevole’ per ciò che non è di sua proprietà. Essa emanerà i suoi ordini anche se ad accoglierli dovessero restare in pochi, ripudierà i ribelli che polemizzino sulla sua autorità e purificherà sempre le corti del suo Tempio, anche con quella sferza che gli uomini deridono. Essa cederà tutto quanto sia puramente umano, se il mondo pretenderà di averlo, e non si opporrà al malvagio, se si tratterà di se stessa. Ma ad una cosa non potrà mai rinunciare, una cosa che rivendicherà fino anche a giungere alla violenza ed alla ‘intransigenza’, una cosa che consiste in quella Regalità con la quale Dio stesso l’ha incoronata.”
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