Un luogo di culto cattolico è stato inaugurato nel complesso delle religioni abramitiche di Abu Dabi, a fianco di una moschea e di una sinagoga, alla presenza di cardinali e vescovi. Ma che fine ha fatto la Regalità di Nostro Signore?
Tralasciamo il solito travisamento del povero San Francesco d'Assisi (a cui è intitolata, ufficialmente, la chiesa).
A proposito del titulum: da notare che per quelli del centro Abrahamic Family House, questa sarebbe la "chiesa di Sua Santità Francesco" (qui e qui i tweet e la foto in calce all'articolo). Forse hanno sbagliato Francesco... O no?
Questa traduzione è stata realizzata grazie alle donazioni dei lettori di MiL.
Luigi
Kevin J. Jones, Catholic News Agency, 21/02/2023
Le tre religioni abramitiche – ebraismo, cristianesimo e islam – ora condividono un luogo comune di culto negli Emirati Arabi Uniti, uno Stato a prevalenza musulmana, con l'apertura della Abrahamic Family House, ad Abu Dhabi.
Questo era il sogno di Papa Francesco e del Grande Imam Ahmed Al-Tayeb, che nel 2019 hanno firmato un impegno storico che chiedeva pace e fratellanza tra religioni e nazioni. Quattro anni dopo una sinagoga, una chiesa e una moschea si trovano di fronte a un padiglione per visitatori laici in un complesso interreligioso destinato a incoraggiare la buona volontà e la comprensione.
A rappresentare il papa per il primo servizio di preghiera nella nuova chiesa di San Francesco d'Assisi c'era il cardinale Michael L. Fitzgerald, ex presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.
"Il luogo di preghiera dovrebbe essere anche un luogo di gioia, e spero che questo sia vero per tutti noi qui presenti", ha detto Fitzgerald al servizio di preghiera domenicale nella nuova chiesa.
Fitzgerald ha trasmesso i saluti del Papa. Papa Francesco incoraggerà tutti coloro che si sono riuniti "a continuare nella cultura del dialogo come nostro cammino; adottare la cooperazione reciproca come nostro codice di condotta; e di sforzarci di fare della comprensione reciproca il metodo costante delle nostre imprese".
Il vescovo Paolo Martinelli, vicario apostolico dell'Arabia meridionale, è intervenuto alla preghiera e ha riflettuto sul significato del documento "Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune", noto anche come dichiarazione di Abu Dhabi, firmato dal papa e dalla massima autorità legale dell'Islam sunnita.
"Siamo entrati in una nuova fase nella storia delle religioni", ha detto Martinelli. "Con il documento di Abu Dhabi sulla fratellanza umana, documento profetico e lungimirante, le religioni si presentano nella loro originaria capacità di collaborare e contribuire insieme alla formazione di un mondo più umano, in cui tutti ci riconosciamo fratelli e sorelle, chiamati alla fraternità, alla convivenza e alla tolleranza, all'accoglienza reciproca, alla promozione della giustizia e della pace".
Ha descritto la chiesa in termini di dono a Papa Francesco e ha descritto il suo omonimo San Francesco d'Assisi come "il santo della fratellanza universale, della pace e della riconciliazione, e il santo della custodia del creato".
"Sua Santità Papa Francesco ha voluto prendere il nome di questo grande santo proprio per ricordare il valore della fraternità, della pace e del creato e per mostrare la priorità della vicinanza tra gli esseri umani, specialmente per coloro che sono nella povertà e nel bisogno", ha detto Martinelli.
La Abrahamic Family House è stata progettata dall'architetto ghanese-britannico David Adjaye, le cui opere includono lo Smithsonian National Museum of African American History and Culture a Washington, DC. I tre luoghi di culto sono in edifici separati, costruiti intenzionalmente della stessa altezza e con le stesse dimensioni esteriori. Ogni edificio è a forma di cubo, con ogni lato lungo 30 metri.
Seguendo le tradizioni di costruzione propri di ogni religione, la moschea è orientata verso La Mecca, la sinagoga è orientata verso Gerusalemme e la chiesa è orientata verso est, la direzione del sole nascente.
La moschea Ahmed Al-Tayeb del complesso, che ha tenuto le preghiere inaugurali del venerdì il 17 febbraio, prende il nome dall'attuale Grande Imam della Moschea e dell'Università di Al-Azhar. La sinagoga Moses Ben Maimon prende il nome dal filosofo ebreo medievale noto anche come Maimonide. Una congregazione ebraica ha dedicato quello spazio di culto domenica scorsa.
Il complesso ha un centro di accoglienza che è stato inaugurato il 16 febbraio. Il centro di accoglienza mira a offrire programmi che ospitano studiosi e leader di pensiero provenienti da tutto il mondo. Ha lo scopo di aiutare i visitatori a esplorare e comprendere le fedi abramitiche e di fornire uno spazio per le comunità religiose degli Emirati Arabi Uniti e di tutto il mondo per praticare le loro fedi.
"La nostra visione è che le persone si uniscano in pace, diverse nelle nostre fedi, ma comuni nella nostra umanità", ha detto la Abrahamic Family House sul suo sito web. "La nostra missione è quella di collegare la nostra comune umanità attraverso lo scambio di conoscenze, il dialogo e la pratica della fede. I nostri valori sono la convivenza pacifica, la curiosità e la centralità della fratellanza umana".
La chiesa di San Francesco d'Assisi sarà ufficialmente consacrata in un secondo momento, consentendo la celebrazione dei sacramenti cattolici. Al servizio di preghiera di domenica, il cardinale Fitzgerald ha riflettuto su una lettura del Libro di Isaia (Isaia 59, 7) sulla casa di preghiera di Dio.
"Avrete notato che il profeta dice che deve essere 'una casa di preghiera per tutti i popoli', e sono sicuro che sarà così, perché il culto cristiano ci porta fuori da noi stessi", ha detto il cardinale. "L'adorazione ci porta innanzitutto a lodare Dio, che è degno di ogni lode, e a ringraziare il Dio della bontà che ci ha dato così tanti doni. Ma l'adorazione ci apre agli altri, instillando in noi cura per la giustizia, incoraggiandoci ad agire con integrità. Non possiamo veramente pregare Dio senza ricordare gli altri membri della famiglia abramitica, e a tutti gli effetti membri della famiglia umana", ha detto il cardinale.
Mons. Martinelli ha aggiunto: "Da questo luogo di culto salgano sempre al Cielo preghiere di pace, di riconciliazione e di benevolenza... La memoria di Cristo Gesù, che consideriamo l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, Figlio dell'Altissimo e Redentore del mondo, sia una benedizione per tutti. Il Vangelo sia fonte di impegno per la pace e la giustizia, e contribuisca al progresso delle persone e alla gioia di tutti".
Yoannis Lahzi Gaid, un sacerdote copto cattolico membro del Comitato Superiore della Fratellanza Umana, ha dato il benvenuto ai partecipanti. Tra gli altri presenti c'erano il vescovo Paul Hinder, vicario apostolico emerito dell'Arabia meridionale, e monsignor Kryspin Dubiel, incaricato d'affari della missione diplomatica del Vaticano negli Emirati Arabi Uniti. Il cardinale Fizgerald ha citato l'invito di san Paolo a ricordare nella preghiera le autorità politiche e gli altri responsabili del nostro benessere.
"Penso che sia giusto ringraziare Dio per i leader di questo Paese, che hanno accolto la costruzione di questa casa della famiglia abramitica e che hanno accolto tutti noi qui", ha detto. "Non è facile per i leader politici dei nostri tempi, in cui vediamo tanta violenza e conflitti. Preghiamo affinché possano continuare a guidarci sulla via della riconciliazione, della giustizia e della pace".
Ha anche citato la lettura del Vangelo del servizio di preghiera, il Cantico di Zaccaria, una benedizione sul piccolo Giovanni Battista.
"Quello che ci chiede è che tutti noi diventiamo capaci di servire il Signore in santità e giustizia alla sua presenza, per tutti i nostri giorni'", ha detto il cardinale. "L'apertura della Abrahamic Family House non è naturalmente solo per noi che siamo presenti oggi. Questo spazio è anche per coloro che verranno dopo di noi, per sempre. Mentre rendiamo grazie a Dio per la sua inaugurazione, preghiamo anche perché continui a servire tutti i popoli, promuovendo la giustizia, la riconciliazione e la pace".
Commentando l'apertura della Abrahamic Family House, il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Mohamed, ha affermato che il Paese ha "una storia orgogliosa di persone provenienti da diverse comunità che lavorano insieme per creare nuove possibilità".
"Rimaniamo impegnati a sfruttare il potere del rispetto reciproco, della comprensione e della diversità per raggiungere progressi condivisi", ha detto su Twitter il 16 febbraio.
Il cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, era presente all'inaugurazione del complesso il 16 febbraio. Secondo l'agenzia di stampa degli Emirati, il cardinale ha affermato che la Abrahamic Family House è "un esempio concreto per le persone di diverse religioni, culture, tradizioni e credenze per tornare all'essenziale: l'amore per il prossimo. Questo sarà un luogo che promuove il dialogo e il rispetto reciproco, e agisce al servizio della fratellanza umana, mentre percorriamo insieme i sentieri della pace", ha detto il cardinale.
Sebbene il governo degli Emirati Arabi Uniti abbia lavorato per promuovere il Paese come esempio di coesistenza religiosa, ha attirato anche critiche per la situazione dei diritti umani, il trattamento dei migranti e persino il suo controllo su altri Paesi musulmani. In un rapporto del dicembre 2022, "Tolleranza, libertà religiosa e autoritarismo", la Commissione statunitense sulla libertà religiosa internazionale ha affermato che gli Emirati Arabi Uniti rappresentano "l'archetipo di uno Stato autoritario che ha investito pesantemente in una serie di iniziative e progetti dedicati alla promozione della tolleranza religiosa come elemento efficace del più ampio marchio statale e della diplomazia internazionale".
È "regolarmente elogiato per il suo atteggiamento accogliente verso gli espatriati delle comunità religiose minoritarie" e prevede di costruire un tempio indù, afferma il rapporto. Tuttavia, i critici interni del governo vengono regolarmente arrestati. Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti riferisce che gli imam negli Emirati sono "strettamente sorvegliati" e i testi per i sermoni del venerdì sono "strettamente controllati".
L'Islam è la religione ufficiale degli Emirati Arabi Uniti e la sua costituzione garantisce la libertà religiosa nella misura in cui ci si accorda con le consuetudini e non si è in conflitto con l'ordine pubblico e la morale pubblica, secondo il rapporto 2021 del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti sulla libertà religiosa internazionale. La legge degli Emirati Arabi Uniti non proibisce direttamente ai musulmani di convertirsi a un'altra religione. Predicare contro l'Islam o fare proselitismo tra i musulmani, tuttavia, può essere punito fino a cinque anni di reclusione.
Rimarrà la sola fede. Divento protestante per mantenere maggiore aderenza all'evangelo. Poi per il resto la gerarchia a
RispondiEliminaCattolica che ci ha abbandonato può andare a quel paese
Accomodati pure.
EliminaSembra lei a voler abbandonare, o sbaglio?
EliminaAllontanarsi da Santa Madre Chiesa e sottostare a qualche comunita' in stato di scisma o eresia - o, peggio di tutto, diventare il proprio Magistero - e' forse una delle peggiori scelte che un fedele possa fare al giorno d'oggi.
La Chiesa di Cristo non abbandona nessuno. Vi sono individui che tradiscono la/nella Chiesa istituzionale, e vi e' chi e' semplicemente smarrito. Tuttavia, questa non e' ragione valida per allontanarsi dalla Nuova Gerusalemme, l'Arca di Salvezza, o sottrarsi alla comunione con Pietro.
Interessante il fatto che l'insegna all'ingresso del complesso sia in tre lingue: ebraico (lingua sacra dell'ebraismo), arabo (lingua sacra dell'islam) e... inglese (evidentemente lingua sacra del cattolicesimo). Penso che non servano altre parole.
RispondiEliminaSai, sono lingue che la gente può capire. Sacre o meno.
EliminaArabo e ebraico sono anche lingue vernacolari, come lo era il latino e il greco che l'europa ha abbandonato in favore di vari dialetti, divenuti lingue nazionali
EliminaI cattolici che vivono lì vengono da paesi come l'India o le Filippine, che sono multietnici e con tante lingue parlate, e l'inglese è la lingua franca
EliminaPeraltro molti cattolici indiani non appartengono neanche al rito romano, e non hanno mai usato il latino come lingua liturgica
Esatto, ma fagliela capire.
EliminaIl cattolicesimo non ha nessuna “lingua sacra”.
La Pentecoste è l’anti-Babele. Ognuno capisce l’annuncio degli apostoli nella sua lingua. Il fatto che il rapporto con Dio debba avvenire in una lingua sconosciuta è completamente estraneo all’ideale evangelico, che, al contrario, ci presenta un Dio che si fa uno di noi, che si mette accanto a noi nelle nostre vite, ci chiama amici e fratelli, insegnandoci a pregare ad un Padre amorevole è misericordioso.
EliminaPoi, come dice giustamente Gsimy, quale lingua avrebbero dovuto usare? Nel bene o nel male, oggi, la lingua internazionale è l’inglese. Più avanti potrà essere un’altra…ma questo non c’entra nulla con la fede.
Molto triste come oramai i concetti di sacro e profano siano smarriti nelle orecchie della stragrande maggioranza. Ancor piu' triste come si tenti di giustificare cio' facendo appelli del tutto fuori luogo alla Pentecoste...certo che il vernacolo ha il suo posto nella comunicazione del Vangelo e della Vera Fede, ma questo non dovrebbe detronare il posto delle lingue sacre: il Latino, il Greco, e l'Aramaico.
EliminaÈ bello quando, per discreditare qualcuno, uno arriva a dire che “la stragrande maggioranza” non capisce niente. Ovviamente, lo scrivente se ne chiama fuori. Lui è “dalla parte giusta”. Che discussione si può avere con chi ragiona in questo modo”?
EliminaA quando la adorazione del vitello d’oro?
RispondiEliminaMah oggigiorno l'adorazione viene fatta ai "vitelloni" che sottoscrivono tali iniziative...
EliminaBellissimo centro!
RispondiEliminaPer l’anonimo delle ore 14:15 del 11 marzo 2023. Lei è sempre il solito provocatore che deve dire tutto il contrario della linea della piattaforma. Lasci perdere. Se ne vada.
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