Il nostro fedele lettore Y.T. ci ha segnalato questo breve video, in cui mons. Luigi Renna, Arcivescovo metropolita di Catania, al termine di una processione eucaristica nella Basilica Cattedrale metropolitana di Sant’Agata (da nostre ricerche, probabilmente domenica 29 maggio 2022), redarguisce severamente (e giustamente) i fedeli presenti che, al passaggio dell’Eucarestia, hanno badato più a scattare fotografie che a pregare.
Finalmente una giusta lezione sul corretto comportamento in chiesa, che si conclude con un coerente invito rivolto ai fedeli.
Di seguito riportiamo il breve video con la trascrizione integrale delle parole dell’Arcivescovo.
L.V.
«Prima di dare la benedizione, voglio richiamare l’attenzione fra la differenza tra uno spettacolo e la processione di Gesù Eucarestia: i telefonini non si usano! Volontari, persone dell’UNITALSI, non spettacolarizziamo tutto: davanti a Gesù ci si inginocchia e si prega. Scusate, ma questo è l’abicì del culto eucaristico. Abbiamo reso tutto passabile attraverso un telefonino. Mi dispiace dover concludere così questa celebrazione, però lo faccio davanti al Signore. Adesso rimaniamo cinque minuti in silenzio in ginocchio: se volete, impariamo il gusto della preghiera davanti al Signore, che non ha bisogno di telefonini.»
Pienamente concordo con SE l'arcivescovo di Catania. Bisogna imparare a spegnere i cellulari soprattutto in Chiesa
RispondiEliminaVale anche per i preti che hanno la sfacciataggine di rispondere agli squilli anche sull'altare mentre celebrano.
EliminaGiustissimo i telefonini si spengono quando si entra in chiesa mi sembra il minimo che possiamo fare per rispetto a dove ci troviamo e soprattutto al Signore, altrimenti non si entra in un luogo sacro.
EliminaPensavo che i vescovi in giacca li disprezzaste tutti. Tra l’altro, mi pare che celebri la forma ordinaria del rito romano, quindi, in condizioni normali, l’avreste bollato come eretico modernista.
RispondiEliminaBasta una frase sul telefonino per promuoverlo alla cattolicità?
Nota a margine: quanti tradizionalisti scattano foto su foto o girano video alle messe tridentine, comprese elevazioni e consacrazioni? Forse i primi a seguire le parole di Monsignore dovrebbero essere loro.
Ma invece di gonfiarsi il fegato con un blog di cui non condivide i contenuti non
EliminaMi sembra sempre un filino pervenuto lei
EliminaE' questione di prospettiva. C'e' chi scatta una foto della Liturgia Sacra per beneficio di chi non puo' assistervi, e c'e' chi risponde ai messaggini di testo a insulto di Colui in cui onore la liturgia e' celebrata.
EliminaPuò gentilmente l’anonimo delle 7:44 spiegare in che modo una foto della messa può portare beneficio a chi non può assistervi?
Elimina《Una rondine non fa primavere.》 Renna fu il rettore del seminario di Molfetta, fabbrica di preti modernisti e di scarsissima moralità. In quel luogo chi si mostrava devoto e pio veniva subito cacciato come un " seminarista fuori dal tempo!" Non corriamo dietro il canto delle sirene.
RispondiEliminaPuò darsi che dopo lo scempio compiuto in passato si sia pentito ed abbia iniziato una cunversione ad U
EliminaGesù si adora e non si fotografa come dice lui non stai pregando in quel momento .e ricordiamoci Gesù fuggiva le folle quando esageravano di idolatria e non giusta devozione e amore verso di lui .perciò è un richiamo verso il vangelo
EliminaBravo! Ricordalo anche a chi scatta centinaia di foto alle messe tradizionali e poi butta tutto in rete. In quel momento non stanno pregando, nonostante l’aspetto tanto tanto devoto.
EliminaTi do ragione al 100%
Chi "scatta foto alle messe tradizionali" spesso e' fotografo autorizzato dal sacerdote celebrante o dal parroco. Si concentri sull'insegnamento: non si risponde il cellulare a Messa. Invece di criticare il lavoro altrui.
Elimina“Fotografo autorizzato”? Ma fammi il piacere!
EliminaForse non sono abituati a vedere l'Eucaristia. Dobbiamo avere pazienza. I nostri fratelli vittime della chiesa di tutti per tutti sono come gli aborigeni. Quando vedono qualcosa di straordinario non capendo ne vogliono catturare l'essenza con lo smartphone
RispondiEliminaDa “aborigeno” che frequenta abitualmente le Messe in parrocchia, ti ringrazio per le calorose parole.
EliminaFratelli aborigeni nel senso che all'origine di un percorso di fede non si comprende il mistero eucaristico. Molti vorrebbero tutto per sé quel momento e nella nostra società primitiva cosa c'è di meglio da fare se non un filmato pronto all'uso e consumo dell'homo videns?
EliminaSimpatico e caritatevole, il commento. D'altro canto durante i lockdown i fratelli della chiesa di tutti per tutti sono stati rapidissimi a passare dalla Presenza Reale al Livestream...
EliminaPer l’anonimo delle 7:48.
EliminaDurante il lockdown mi ricordo anche di preti che hanno preso multe perché portavano il Ss. Sacramento per le strade benedicendo i parrocchiani sui balconi. Mi ricordo un prete che mise la statua della Madonna su di un furgoncino e girava per il quartiere pregando e recitando il Rosario. Lo fermarono i carabinieri e lui disse “sto lavorando”. Mi ricordo messe sui terrazzi delle canoniche, in modo che, almeno chi abitava vicino alla chiesa potesse assistere da casa.
I preti della tradizione, invece, cosa hanno fatto? Oltre ad organizzare conferenze in streaming in cui ci si scagliava contro il governo ed i vaccini, ricordo, per esempio, che la fsspx trasmetteva su YouTube la messa quotidiana dal priorato di Albano.
Quindi? Quale sarebbe il succo del tuo commento?
Viva Dio alla Cui Presenza io sto.
RispondiEliminaAl di là di alcuni commenti critici e/o provocatori nei riguardi di MiL letti qui e in risposta in un altro argomento postato più indietro a questo, rimane il fatto che fotografare e/o fare video durante le celebrazioni liturgiche non è vietato, altrimenti non sarebbe mai documentabile niente di niente! Anche fotografare e filmare durante le celebrazioni liturgiche appartiene ad un servizio ecclesiale per il bene della Chiesa e dei fedeli. Quindi, l'intervento di Mons. Renna sull'uso dei telefoni cellulari è un po' così così: l'accusa di spettacolarizzazione, almeno in condizioni sobrie e rispettose, è fuori luogo. Un conto poi è usare il cellulare e/o macchine fotografiche per documentare una celebrazione liturgica, un altro conto è usare il cellulare per rispondere davanti a tutti ad una telefonata in un momento in cui il cellulare avrebbe dovuto essere silenzioso quando non spento; ecco, in quest'ultimo caso, si tratta di una mancanza di rispetto, ma così come rappresentato da Mons. Renna non è questo il caso. Ottimo comunque il richiamo all'inginocchiamento davanti al Santissimo.
RispondiEliminaMi pare si parlasse proprio di foto. Per intenderci, quelle cose che su questo sito abbondano, sia per propagandare le messe tradizionali, sia per attaccare qualche prete o vescovo che ha osato mettere un paramento “brutto” o peggio.
EliminaQuindi:
- foto dei tradizionalisti, buone.
- foto dei parrocchiani, cattive.
Penso si possa riassumere così.
I cellulari bisogna buttarli quando si entra in chiesa. D'accordo con l'arcivescovo di Catania , finalmente qualcuno che educa alla vita di fede.
RispondiEliminaHai ragione. Quindi dovresti vedere di pessimo occhio siti come questo, che pubblicano foto e video di liturgie praticamente ogni giorno.
EliminaIl telefonino mi aiuta a recitare i Rosario e la coroncina della Divina misericordia
RispondiEliminaOvviamente chi adopera il telefonino per preghiere o letture della Bibbia eccetera non conta...qui si critica l'uso diciamo "profano" o "mondano" della tecnologia, che distrae dal culto.
EliminaIo metterei degli ispettori che girino durante la messa a controllare cosa hanno aperto i fedeli sul loro telefonino.
EliminaIo in chiesa, durante la Messa, uso lo smartphone (in modalità silenziosa) per seguire le letture e il rito. In altri momenti, anche per cercare preghiere. Come al solito, dipende da come si usano le cose e non dalle cose in sé. Talvolta l'ho usato per trovare una via crucis meditata o la Liturgia delle ore. Ecc. Poi è chiaro che non faccio foto. A meno che finito il rito, se è una chiesa pregevole dal punto di vista artistico, senza disturbare, mi pare lecito fare in silenzio qualche foto.
RispondiEliminaHa ragione ormai non ci sono più regole , anche per le cerimonie le donne sempre più scollate e vestiti non adatti per stare in chiesa
RispondiEliminaMa voi non siete quelli che fate e invitate a fare le foto delle messe tridentine per postarle sui social per far vedere come son belle?🙂
RispondiEliminaAnonimo ore 18:20 13/3/23. Certo; una cosa sono i veri riti della chiesa, un altro conto le alterazioni della chiesa conciliare. La sua sottile ironia è proprio fuori luogo. La battaglia per la tradizione va sostenuta con ogni mezzo.
EliminaSe ne faccia una ragione.
Purtroppo e vero cosa ha detto Mons Renna anche quando ci sono i convegni carismatici stesso ambaradam dovremmo metterci in ginocchio davanti al Signore benedetto vivo nel Santissimo Sacramento
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