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lunedì 13 marzo 2023

Mons. Fernandez, consigliere di Francesco: abbiamo la stessa religione?

QUI Mil alcuni post sul famigerato consigliere stretto di Papa Francesco l'arcivescovo Victor Manuel Fernandez.
Qua Fernandez: "Voi sapete che, per molti secoli, la Chiesa è andata in un'altra direzione. Senza rendersene conto, ha sviluppato un'intera filosofia e morale piena di classificazioni, per classificare le persone, per mettere loro delle etichette. Questo è... Questo è così, questo è cosà. Questo può ricevere la comunione, questo non può riceverla. Questo può essere perdonato, questo no. È terribile che questo sia accaduto a noi nella Chiesa. Grazie a Dio, Papa Francesco ci sta aiutando a liberarci da questi schemi".
Grazie a Michelangelo per la segnalazione e la traduzione. 
Luigi

Infocatolica, 8-3-23

A volte, quando ascolto le omelie e le dichiarazioni dei chierici, sono costretto a chiedermi se abbiamo la stessa religione. Non è piacevole, ma la domanda sorge spontanea. È quello che mi è successo quando ho ascoltato l'omelia dell'arcivescovo Victor Manuel Fernandez di La Plata, Argentina, pronunciata il 5 marzo nella sua cattedrale.
Non mi riferisco alla forma, ma all'essenziale. Lasciamo da parte la stancante affettazione, la vaghezza e ancora la vaghezza, il sentimentalismo esacerbato, l'orizzontalità radicale a malapena camuffata con menzioni di Dio e la costante e pietosa (e, francamente, ridicola, perché Papa Francesco può avere molte virtù, ma la misericordia per chi la pensa diversamente non è chiaramente una di queste) adulazione del Papa. Tutte queste cose sono deplorevoli in un'omelia e davvero poco esemplari, ma noi laici siamo abituati a subirle con pazienza e persino, se Dio vuole, con amore per i nostri pastori.
Quello che non possiamo (e non dobbiamo) sopportare è che un ecclesiastico ci faccia il filo. O pietre per pane, come dice il Vangelo. Se, invece di darci la fede della Chiesa, cerca di sostituirla con le sue spiritosaggini senza senso, la pazienza è finita. Tra l'altro, perché questo è ciò che Dio stesso ci ordina per bocca dell'apostolo Paolo: Se noi, o un angelo dal cielo, vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia maledetto.

Vediamo cosa dice il vescovo Fernandez:
"Voi sapete che, per molti secoli, la Chiesa è andata in un'altra direzione. Senza rendersene conto, ha sviluppato un'intera filosofia e morale piena di classificazioni, per classificare le persone, per mettere loro delle etichette. Questo è... Questo è così, questo è cosà. Questo può ricevere la comunione, questo non può riceverla. Questo può essere perdonato, questo no. È terribile che questo sia accaduto a noi nella Chiesa. Grazie a Dio, Papa Francesco ci sta aiutando a liberarci da questi schemi".

Quale ecclesiastico sano di mente basa le sue argomentazioni su quanto la Chiesa sia cattiva e ignorante e quanto lui sia buono e saggio? Qualunque cosa dica il vescovo Fernandez, mi sembra chiaro che non ha nulla a che fare con la fede cattolica, né con il catechismo, né con ciò che i santi hanno insegnato, né con la Parola di Dio. Anzi, è il contrario. E non c'è bisogno di essere un teologo per rendersene conto.

Se Dio perdona tutti, compresi gli impenitenti, perché dovremmo pentirci? E che senso ha l'inferno, secondo Cristo stesso? O forse, secondo il vescovo Fernandez, l'inferno non esiste, perché la sua esistenza implica necessariamente che ci sono alcuni che non possono essere perdonati. E se tutti devono essere perdonati, perché il Signore ha detto agli apostoli che coloro a cui perdonerete i peccati saranno perdonati e coloro a cui li tratterrete saranno trattenuti? Non ha pensato a quello che stava dicendo? O questa cosa "terribile" che è successa alla Chiesa è successa prima a Gesù Cristo stesso? La Chiesa e tutti i Papi hanno sempre sbagliato nell'insegnare che una confessione senza l'intenzione di fare ammenda è invalida e sacrilega?
San Paolo non sapeva che tutti potevano ricevere la Comunione quando disse che chi mangia e beve indegnamente, senza discernere il Corpo del Signore, mangia e beve la propria dannazione? O non aveva sentito che non ci sono "etichette" quando disse che gli impuri, gli idolatri, gli adulteri, gli ubriaconi, ecc. non avrebbero ereditato il Regno di Dio? Come ha osato "etichettarli"? Come hanno osato fare lo stesso i santi, i profeti, i vescovi e i papi di tutte le epoche? È possibile che Dio abbia nascosto questa nuova rivelazione ai suoi apostoli e profeti e persino a suo Figlio, finché il vescovo Fernandez, come un " propheta prophetarunm", non l'ha ricevuta dal cielo?

Se un arcivescovo rifiuta la morale della Chiesa e la Parola di Dio, a cosa ci serve l'arcivescovo? Sta segando il ramo stesso su cui si è seduto. Se l'arcivescovo ci dice che la Chiesa ha sempre sbagliato fino al suo arrivo, perché dovremmo fidarci di lui e non di un pastore protestante o di un lama buddista? Se il prelato getta via la morale cattolica e la sostituisce con un buonismo alla moda, perché non gettare via anche il rispetto per i vescovi e la collaborazione con le necessità della Chiesa? Se questo vescovo non obbedisce alla Chiesa, perché i suoi sacerdoti dovrebbero obbedirgli o i fedeli ascoltarlo?

Inoltre, perché viene nominato arcivescovo qualcuno che dichiara pubblicamente di non credere nella morale cattolica? O, per lo meno, perché viene mantenuto in carica affinché possa continuare a negare tale morale con i soldi che riceve dai fedeli, nelle chiese costruite dai fedeli e con grande scandalo di quegli stessi fedeli, ai quali insegna a odiare la Chiesa? Ed è vero che, come dice Mons. Fernández, "Papa Francesco ci aiuta a liberarci da questi schemi", che non sono altro che la fede e la morale della Chiesa? In questo caso, dovremmo porre la stessa domanda su di lui.

Mi dispiace, ma non posso dire il contrario. Non riconosco ciò che credo in ciò che crede questo arcivescovo che, dal pulpito, deride la mia fede e dice che è qualcosa di "terribile" e che dobbiamo liberarcene. Sono le sue parole, non c'è bisogno di prove. Lo dice lui stesso e sono costretto ad ammettere che ha ragione: la sua è un'altra religione.

Forse ciò che è veramente terribile è che un fedele debba dire questo di un arcivescovo. Preghiamo per i nostri pastori.

6 commenti:

  1. Lo stato di confusione dell'autore del blog è evidente. Uno studio più pacato e più prudenza nel giudicare eretici gli altri, anche vescovi, aiuterebbe.

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    1. Smettila di trollare e tornatene su cattoliciromani

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    2. Per l'anonimo delle ore 18:49 del 13 marzo 2023. Ah, quindi sarebbe confuso l'autore del blog e non un vescovo che racconta evidenti baggianate? È lei che deve essere più prudente e più pacato nello scrivere certe cose; studi di più lei perché c'è in ballo la retta dottrina e chi propaganda il contrario, vescovi inclusi, rischia di mandare all'inferno le anime.

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    3. I blog cattolici spesso esagerano, sia progressisti che conservatori, forse perché si occupano di religione, direttamente o indirettamente, e in materia di fede è facile partire per la tangente. Tuttavia è difficile prendere sul serio il vescovo Fernandez, detto anche besame mucho per via di un saggio sul bacio di cui è autore, così come è difficile prendere sul serio l'altro vescovo argentino, Marcelo Sanchez Sorondo, anche lui molto vivcino a papa Francesco, e a cui avviso (tornava nel 2018 da un viaggio a Pechino) in Cina sì che si applica il Vangelo. Con il partito al posto di Dio? Non c'è da meravigliarsi: prima avevamo vescovi che vivevano spesso con la testa troppo voltata all'indietro, oggi abbiamo vescovi che osservano solo l'uomo e parlano con imbarazzo, quando ne parlano, di Dio. Perché Dio è anche giudice. E come diceva Francesco in avvio di pontificato: chi sono io per giudicare? Ma sei il vicario di Cristo! Appunto, direbbe lui, e Cristo perdona soltanto. Ma dove sta scritto, nei sacri testi? Siamo in viaggio verso l'ignoto, e poiché la Chiesa è, sarebbe, un forte antidoto all'ignoto, stiamo entrando nel nulla.

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    4. Qui c'è qualcosa che deraglia !
      È mai possibile,-che tutto quello che hanno fatto i precedenti Pontefici è sbagliato, ora con Francesco e il porno-scrittore Tuçho Fernandez e tutto esatto.
      A me mi pare che la Chiesa sia diventata un "rifugio " sicuro per sacerdoti con problemi sessuali- il tutto sottoscritto e approvato da Francesco!

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  2. Se la Chiesa che lo ha fatto Arcivescovo è così indegna, lui stesso, che ne è uno dei frutti, è inevitabilmente indegno, così come ciò che afferma.

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