Pubblichiamo il Comunicato congiunto di oggi tra la S. Sede e i Vescovi tedeschi, pubblicato dalla Sala Stampa Vaticana.
Il Papa, bizzarramente, sembra non essere intervenuto in presenza (QUI e QUI): "Il papa, che giovedì si è incontrato da solo con i vescovi tedeschi, inizialmente avrebbe dovuto partecipare al vertice di venerdì [oggi n.d.r], ma non l'ha fatto, lasciando ai suoi cardinali il compito di seguire la linea vaticana".
Al di la delle parole diplomatiche ci risulta uno scontro totale su due posizioni totalmente contrapposte: "A moderare la riunione è stato il Cardinale Segretario di Stato[...] ha accennato alle preoccupazioni che il Cammino sinodale suscita, indicando il rischio di “riforme della Chiesa e non nella Chiesa” [...] Sono seguite le relazioni teologiche degli Em.mi Cardinali Luis Francisco Ladaria, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, e Marc Ouellet, Prefetto del Dicastero per i Vescovi, i quali sono entrati con franchezza e chiarezza in merito alle preoccupazioni e alle riserve relative alla metodologia, ai contenuti e alle proposte del Cammino sinodale [...] In questa prospettiva di condivisione aperta e fraterna, sono state avanzate alcune proposte, come quella di applicare una moratoria al Cammino sinodale tedesco, che non ha trovato spazio".
Poche idee e confuse.
Speriamo che il Vaticano non ceda e che il silenzio del Papa non sia latore di eresie.
Beate Gilles, segretaria della conferenza episcopale tedesca, la prima donna al mondo a ricoprire un ruolo solitamente riservato agli uomini consacrati. «Ovviamente io torno in Germania e continuerò a dare una benedizione alle coppie di gay che me lo chiederanno» (QUI).
Vedremo come andrà a finire.
Luigi
Comunicato congiunto della Santa Sede e della Conferenza Episcopale di Germania, 18.11.2022
Nella mattinata di oggi, 18 novembre, si è svolta una riunione interdicasteriale presso l’Istituto Augustinianum, a Roma, cui hanno partecipato, con i Capi di alcuni Dicasteri della Curia Romana, i 62 vescovi della Chiesa cattolica in Germania presenti a Roma per la Visita ad Limina Apostolorum.
L’incontro era programmato da tempo come un’opportunità per riflettere insieme sul Cammino sinodale in corso in Germania convocato per reagire ai casi di abuso sessuale su minori da parte di ecclesiastici.
A moderare la riunione è stato il Cardinale Segretario di Stato, Sua Eminenza Pietro Parolin, che nell’introdurre i lavori ha ricordato il vincolo di comunione e di amore che unisce i Vescovi tra di loro e con il Successore di Pietro e, sottolineando l’importanza dell’incontro come momento di condivisione e di grazia, di unità nelle differenze, ha accennato alle preoccupazioni che il Cammino sinodale suscita, indicando il rischio di “riforme della Chiesa e non nella Chiesa”.
Nel suo intervento introduttivo, Sua Eccellenza Mons. Georg Baetzing, Vescovo di Limburg e Presidente della Conferenza Episcopale di Germania, ha offerto una lettura dei lavori del Cammino sinodale tedesco, e ne ha evidenziato lo spirito, fondato sull’ascolto del Popolo di Dio e sul dolore per gli abusi commessi da membri del clero. Mons. Baetzing ha inoltre elencato i temi discussi nelle assemblee: Potere e divisione dei poteri nella Chiesa - Partecipazione comune e progettazione missionaria; Vita sacerdotale oggi; Donne nei ministeri e negli uffici della Chiesa; Vivere in rapporti che funzionano - Vivere l’amore nella sessualità e nel rapporto di coppia. Infine Sua Eccellenza ha espresso apprezzamento per i lavori del Sinodo indetto dal Santo Padre per l’intera Chiesa e la scelta di dilatarne i tempi.
Sono seguite le relazioni teologiche degli Em.mi Cardinali Luis Francisco Ladaria, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, e Marc Ouellet, Prefetto del Dicastero per i Vescovi, i quali sono entrati con franchezza e chiarezza in merito alle preoccupazioni e alle riserve relative alla metodologia, ai contenuti e alle proposte del Cammino sinodale, proponendo, a beneficio dell’unità della Chiesa e della sua missione evangelizzatrice, che le istanze sin qui emerse si inseriscano nel Sinodo della Chiesa universale.
Nel dialogo aperto successivamente sono intervenuti numerosi vescovi tedeschi e rappresentanti della Curia. È emersa così l’importanza e anche l’urgenza di definire e approfondire alcune delle tematiche evidenziate, ad esempio quelle riferite alle strutture della Chiesa, al ministero sacro e all’accesso ad esso, all’antropologia cristiana, ecc. Al contempo si è manifestata la piena consapevolezza, da parte di tutti, di essere in cammino con l’intero santo e paziente Popolo di Dio, anche nel confronto tra posizioni diverse. Proprio in questo senso, molti interventi hanno indicato la centralità dell’evangelizzazione e della missione come fine ultimo dei processi in corso, come pure la consapevolezza dell’indisponibilità di alcuni temi.
In questa prospettiva di condivisione aperta e fraterna, sono state avanzate alcune proposte, come quella di applicare una moratoria al Cammino sinodale tedesco, che non ha trovato spazio, e quella di favorire un supplemento di riflessione e di ascolto reciproco alla luce delle perplessità emerse.
Nel concludere, il Cardinale Segretario di Stato ha espresso il suo apprezzamento per il confronto, non formale, ma necessario e costruttivo, di cui “non si potrà non tenere conto” nei percorsi in atto.
Si è convenuto circa la necessità di proseguire nei prossimi mesi l’ascolto e il dialogo reciproco, perché possano contribuire ad un arricchimento del Cammino Sinodale tedesco e del Sinodo universale della Chiesa.
[01800-IT.01] [Testo originale: Italiano]