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sabato 19 novembre 2022

Lo schiaffo americano al Papa. L'elezione di mons. Broglio alla presidenza dell'episcopato certifica il fallimento del tentativo di cambiare la Chiesa statunitense

QUI il post di MiL sulla sua recentissima nomina a Presidente della Conferenza Episcopale USA.
Luigi

Il Foglio, Matteo Matzuzzi,  17 NOV 2022

Pronostici rispettati, ma la distanza fra i vertici della Chiesa americana e il pontificato di Francesco si fa sempre più larga. Il candidato dei liberal ha ottenuto 37 voti su quasi 250.

Roma. L’elezione di mons. Timothy Broglio a presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti certifica il fallimento del tentativo di dare un nuovo orientamento all’episcopato americano, per due decenni dominato dai conservatori muscolari, protagonisti della stagione delle culture war. Non c’era candidato più a destra di Broglio, eccezione fatta per mons. Salvatore Cordileone, che però non è mai stato davvero in gioco. Il neoeletto ha stravinto: 73 voti al primo scrutinio, 114 al secondo, 138 al terzo. Per chiarire il quadro, basti sapere che il secondo classificato (poi eletto vicepresidente), mons. William Lori, ha ottenuto 37, 45 e 99 consensi. I votanti sono stati fra i 235 e i 242. Il candidato dell’ala liberal, mons. Paul Etienne, si è fermato a 30 e 37 voti. Il risultato era prevedibile, Broglio era il favorito anche perché segretario generale uscente e dunque conoscitore della macchina. E’ stato nunzio apostolico nella Repubblica Dominicana e delegato a Porto Rico ed è considerato il vescovo che più conosce la curia romana per averla frequentata e non in una posizione defilata: era il segretario del cardinale Angelo Sodano, segretario di stato. Proprio questo particolare è stato subito posto in evidenza da chi ha definito la sua elezione un affronto a Papa Francesco: era proprio il caso di portare alla presidenza dell’episcopato uno stretto collaboratore di colui che è stato un “convinto promotore e difensore dell’allora padre Marcial Maciel Degollado, abusatore sessuale seriale e fondatore dei Legionari di Cristo?”. In queste ore, poi, sono state recuperate affermazioni in cui l’eletto avrebbe legato lo scandalo degli abusi a tendenze omosessuali dei sacerdoti nonché prese di posizione vicine alla realtà dei No vax. Non a caso, Vatican News ha scritto che “come ordinario militare, durante la recente pandemia di coronavirus, ha sostenuto l’esenzione dal vaccino per i membri dell’esercito per motivi di obiezione di coscienza”. Un profilo giudicato talmente spostato a destra che i critici di Broglio hanno definito “moderato” il nuovo vicepresidente Lori, che per anni è stato un convinto sostenitore delle guerre culturali.