Una buona notizia.
Ieri 15 novembre la Conferenza episcopale degli Stati Uniti ha eletto come nuovo presidente l'arcivescovo Timothy Broglio, un ex diplomatico vaticano che ha sostenuto le esenzioni religiose per i vaccini (QUI) contro il coronavirus e ha indicato i preti gay per la crisi degli abusi sul clero e contro la S. Comunione ai gay (QUI).
Broglio, è arcivescovo per i servizi militari ed essenzialmente il principale cappellano cattolico della nazione, ha ottenuto 138 voti al terzo turno di votazione dell'assemblea plenaria dei vescovi a Baltimora. Gli servivano 119 voti, la maggioranza dei 237 voti totali espressi.
Malgrado le continue nomine di prelati ultraprogressisti da parte di Francesco, per ora, resiste ancora la linea dottrinalmente ortodossa e fedele ai principi non negoziabili.
Sconfitti i candidati caldeggiati da S. Marta.
QUI un'analisi di The Pillar (“È difficile sovrastimare quanto sia un ripudio di Papa Francesco la scelta di Broglio per guidare la conferenza. È l’unico vescovo degli Stati Uniti con tensioni di lunga data con il Papa”).
QUI il conservatore National Catholic Register.
QUI AP news, QUI Domani, QUI il progressista National Catholic Reporter, QUI Mil con Matzuzzi - qualche giorno fa, che anticipava il risultato.
QUI una vecchia vacanza del neoeletto in Diocesi di Sanremo.
Luigi