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domenica 2 ottobre 2022

LE MAGNIFFICHE CRONICHE DI ROMA di mons. Eleuterio Favella: sull’ingresso canonico del nuovo Vescovo di Verona

Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato e per via diplomatica attraverso il Cancelliere Don Pietro Zecchini, abbiamo ricevuto la seguente segnalazione cronichistica da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella, per grazia di Dio e della Sede Apostolica Arcivescovo di Synossi in partibus, Assistente al Sacro Soglio e Giudice Ordinario della Curia Romana e suo Distretto, nonché Abate Commendatario di Santa Cecilia in Urbe.
La «magniffica cronica di Roma» segue la notizia dell’ingresso canonico in Diocesi di mons. Domenico Pompili, nuovo Vescovo di Verona, con una camminata per le vie della città accompagnato dai giovani, dalla Basilica di San Zeno Maggiore alla Cattedrale di Santa Maria Assunta al quale, giunto in piazza delle Erbe, pare sia stato offerto un caffè, graziosamente accettato da Sua Eccellenza (QUI la notizia sul sito della Diocesi di Verona, QUI la notizia sulla pagina Facebook di Andrea Grillo, poi ripresa da MiL QUI).
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima per il rinnovato privilegio della sua considerazione nel volerci segnalare le «magniffiche croniche di Roma, de’ fratelli Beretta, Felice e mons. Mario», che altrimenti passerebbero inosservate o non verrebbero evidenziate come dovrebbero ed inginocchiati al bacio dell’anello, ci professiamo imperituramente suoi servitori umilissimi et figli devoti in Cristo, e imploriamo la sua augusta benedizione.

L.V.

«Dispuose il Ss.mo Segnor nostro papa Francesco, appo che ebbe notificatione del solenne ingresso canonicho et possessione della diocese di Verona per mano del col.mo episcopo monsegnor Pompilj et grande solacio nel popolo festante di quella fidelissima cittade, che nel Ceremoniale de’ vescovi sia reformata la cirimonia di ingresso solemne dell’ordinario, di talché entri nella città et diocese ad esso assignata dalla sovrana maestà pomtefficia il vescovo e non sia oferto al digno presule soltanto cafeo et pastarelle ut nella schaligera cittade bensì il capitolo cattedrale si faccia trovare nel ristorante aut taberna aut cantina più vicina alle mura ove, una cum il magn.co podestà & decurioni & magiorenti della cittade et li parochi et superiori di conventi & case religgiuose & stituti & romitori urbani, s’imbandisca degnissimo desco per il presule entrante con ogni abundantia di paste & macharoni & stuffati & arrosti & pesci, ove si tratti di diocesi littoranea aut fluvial cittade, et etiam gran copia di frutte fresche & secche & essotiche, come si puote, et dolzure di varia factura per le mani delle moniali & donne moniche della ridetta citta et diocese, et dipoi le dovute libagioni & multi brindisi l’episcopo electo col corteggio del capituolo et parochi urbani & pievani, appo il principiare della I vigilia passi da tutte le mescite & cantine & taberne & bettole & altri publici essercitji che si trovin su principal via per la magior chiesa, epperò in abito curto, come si conviene a chiesa povera et in uscita, evitando studiatamente ogne benedictione & rito & formola litturgicha laonde non recar iscandolo nel popolo & nelli civili et, ove anchor sobri il mentovato eppiscopo et il capituolo dipoi intrar in giesa cathedrale et di retro inserrar porte et portoni onde non molestar popolo et auctoritates cum funtioni riggide et pelagiane et directe andar a reposare, pria della secunda viggilia, ove le beghine & pinzochere non abian a organizar per il vespero apposito rinfrescho aut parva cena che fia etian honorata per sollecitudine pastorale, etiam nelli giorni di magro et mezzo magro, et avendo il Santissimo Segnor voluto rifferir ex ore suo a particcular congragatione di cardenali et abbati et prelati romani tal magniffica et salutare reformatione de’ riti di possesso canonicho, nanti tanta gloria et fastiggio pella Santa Sedia, omnes restando stupefacti, disser “Che gran papa volle Iddio dar alla Chiesa!” aut “Che maggnifficho il Segnor Nostro!” aut “Oh, che strucchion de pomtiffice!” et alia che qui se ometton per brevitate et decentia etc.»

da «Le magniffiche croniche di Roma sotto l’augustissimo ponteficato del Ss.mo Signor Nostro papa Francesco» de’ fratelli Beretta, Felice e mons. Mario, appresso la stamperia Medicea, con privileggio


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