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venerdì 2 settembre 2022

E-book: "Sotto il segno vermiglio (vita di San Gaspare del Bufalo)"

Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi

Sotto il segno vermiglio (vita di San Gaspare del Bufalo)

Il nuovo e-book e' scaricabile gratuitamente dal sito dei libri: http://totustuus.cloud/

Il nuovo e-book in diffusione da oggi, è un’altra biografia di San Gaspare del Bufalo. Non si tratta solo di un modo degno per additare l’esempio di un gran santo. Si tratta anche di non dimenticare qualcosa che ci è stata tolta: la devozione al Preziosissimo Sangue di N.S.G.C e, con essa, l’aspetto cruento e il tratto prettamente sacrificale della Passione.
La Festa del Preziosissimo Sangue di Gesù ha origini recenti: fu papa Pio IX a trasformarla da celebrazione seguita solo in alcune chiese italiane a culto generale. Divenne festa universale nella prima domenica di luglio, anche in ricordo della persecuzione subita dalla Santa Sede e come ringraziamento dopo la liberazione dall’esilio di Gaeta.
La festa fu poi fissata da San Pio X al 1° luglio.

Il sangue versato da Gesù per la salvezza dell’umanità fu oggetto di culto sin dai primi secoli dell’era cristiana, ma la devozione aumentò dall’XI secolo, soprattutto con la diffusione della leggenda del Graal.
Un culto, quello del Sangue di Gesù, ripreso con vigore nella prima metà dell’Ottocento grazie al sacerdote (poi diventato vescovo) don Francesco Albertini, promotore di una Confraternita intitolata al Preziosissimo Sangue. E tra quelli che aderirono al culto c’era S. Gaspare del Bufalo, fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sangue, e Santa Maria De Mattias, che fondò le Suore Adoratrici del Sangue di Cristo.

Più di recente, a seguito del Concilio Vaticano II, si pensò bene di attenuare questo culto, forse perché considerato troppo “sanguinario” per la mentalità moderna.
Negli anni dell’“autodemolizione” fu così unificata nella Festa del Corpus Domini, dove tutt’oggi permane: il fatto è che quest’ultima festa ha per oggetto la Presenza reale e il Pane di vita eterna, mentre l’altra celebrava il mezzo della Redenzione universale.
L’uomo moderno non sopporta l’idea del sacrificio, del sangue, del dolore, della morte. Specialmente se questi valori si contrappongono al benessere materiale e al godimento. Così, forse, i moderni teologi han cercato di edulcorare tanti aspetti del dogma cattolico; attenuare per compiacere, annacquare per essere accettati…e così via.
Ecco, dunque, che San Gaspare del Bufalo ci ricorda che: sine sanguinis effusione non fit remissio – senza il versamento del sangue, non c’è perdono (Eb IX). San Pietro dice: ‘Voi siete stati redenti dal sangue prezioso di Cristo come di un agnello innocente ed immacolato’; e san Giovanni parla nell’Apocalisse del ‘Sangue di Cristo nel quale siamo redenti.’

San Gaspare e la sua vita, avventurosa al punto da sembrare scritta da Emilio Salgari. Ma anche piena di avvenimenti soprannaturali, di conversioni strepitose, di fatti ricchi di insegnamenti per noi.
Tutti “… sotto il segno vermiglio”!