Riceviamo dagli amici dì Parigi, questa notizia. Dopo 35 sabati di manifestazioni davanti alla Nunziatura Apostolica, i fedeli alla liturgia Tradizionale sono stati ricevuti dal Nunzio (foto a destra).
Qui di seguito il comunicato
DIFESA DELLA MESSA TRADIZIONALE: SABATO 2 APRILE,
DIMOSTRAZIONE A PARIGI DAVANTI ALLA NUNCIATURA
Questo sabato, 2 aprile, eravamo ancora in molti a ritrovarci, per la 35a volta, davanti alla Nunziatura Apostolica a Parigi, dalle 12:00 e fino alle 12:45.
Martedì mattina, i nostri rappresentanti sono stati ricevuti a lungo e fraternamente da mons. Migliore, nunzio apostolico, dopodichè hanno potuto spiegarci il tenore molto franco e diretto del discorso che hanno sostenuto, nonché quello delle risposte del rappresentante del Papa in Francia.
Si conferma così che l'offensiva lanciata contro la liturgia tradizionale dal motu proprio Traditionis Custodes reinterpreta ideologicamente il motu proprio Summorum Pontificum: secondo le autorità romane, da un lato, Summorum Pontificum concedeva solo una tolleranza temporanea ai fedeli legati a tale liturgia al fine di condurli gradualmente verso la liturgia riformata, e d'altra parte, l'unica lex orandi non sarebbe altra che quella della nuova liturgia.
Da parte loro, i nostri rappresentanti hanno mostrato con forza che i cattolici attaccati a questa liturgia sono determinati a difendere la celebrazione della liturgia tradizionale, della messa e dei sacramenti, all'interno delle stesse parrocchie e diocesi, senza lasciarsi ridurre a un ghetto marginale a cui si concederebbero alcuni diritti sacramentali. Non è il Summorum Pontificum che stiamo difendendo, né il rispetto di diritti contrattuali che ci sarebbero stati concessi, ma la piena e completa libertà della Messa e dei sacramenti tradizionali in quanto pienamente e interamente cattolici. I nostri due rappresentanti hanno reso esplicito in modo rispettoso ma chiaro, che eravamo pronti ad applicare alla lettera la direttiva di papa Francesco: é bene sapere, quando vi è bisogno, "fate macello".
Restiamo uniti ai fedeli parigini di Notre-Dame du Travail, di Saint Georges de La Villette, di Saint François Xavier/ND du Lys, alle sentinelle davanti agli uffici dell'arcidiocesi, e anche a tutti coloro che nella chiesa di Francia, esprimono che la loro fede cattolica e la loro carità verso le anime esigono che mantengano viva la tradizionale liturgia romana.