La cappella di Nostra Signora dell’Achibueno dell’arch. Juan Paulo Alarcon (anno 2010).
Lorenzo
Descrizione del progetto: «Un salone ampliato funzionerà bene come cappella in una colonia situata in un cassetto ai piedi del Maule.
Nel tentativo di risolvere uno spazio che avrebbe servito più di una funzione, è apparsa l’idea di creare un paio di recinti che hanno raggiunto semplicemente infinite relazioni e con l’ambiente, che sarebbe certamente il protagonista del progetto.
L’ubicazione del volume, tra il burrone e una radura, dove si trovano diversi sentieri che attraversano la zona, capitalizzando un’area sottoutilizzata dove la natura è esacerbata dall’immediatezza del fiume, la sua valle e le montagne che lo contengono.
L’operazione fondamentale del volume riguarda la progettazione di uno spazio tubolare perpendicolare all’asse longitudinale del canyon del fiume, che permette di essere inondati da viste, suoni, luce, aria, odori…
Il risultato dell’esercizio precedente è stato tagliato per definire le varie entità che qualificano, dalla sua altezza, il carattere di ogni campus.
In ciascuna sono state aggiunte aree fondamentali del progetto, l’altare e la congregazione, e estensioni, complementi e dispositivi spaziali avrebbero collegato queste aree con il luogo.
Il volume si conclude da diversi setacci disposti nel confine tra i recinti rafforzando ulteriormente l’idea di relazioni multiple tra questi e questi con il luogo.» (trad. it.)
Foto esterni:
Foto interni:
Però dovreste mettere due righe per dire che cos’hanno di così disgustoso questi posti.
RispondiEliminaPer esempio, questa cappella è considerata dalle persone normali un ambiente sereno e immerso nella natura dove poter pregare e meditare…voi invece che ne dite?