Breve biografia sull'arcivescovo di New York S. E. il Card. Dolan
(foto: CL)
CARDINALE TIMOTHY DOLAN
Prelato falstaffiano e semplice, di costituzione robusta, nato a
St. Louis, è noto per la sua bonarietà e giovialità, soprattutto negli Stati
Uniti, suo paese d’origine, dove, in prima serata, è ospite fisso in diversi
programmi televisivi americani nei quali parla della fede.
Tuttavia, la sua personalità gioviale nasconde una carriera di
traguardi ecclesiastici di alto livello. Da quando venne nominato da Benedetto
XVI, nel 2009, il prelato americano è il decimo e attuale arcivescovo di New
York, una delle sedi più prestigiose degli Stati Uniti, che conta 2,5 milioni
di cattolici.
Benedetto XVI lo ha elevato al rango di cardinale nel 2012, quando Dolan era presidente
della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, carica che ha ricoperto dal 2010 al 2013. In precedenza è stato rettore del prestigioso Pontificio Collegio Nordamericano (PNAC) a Roma, carica che ha ricoperto dal 1994 al 2001, dopo di che Papa Giovanni Paolo II lo ha nominato Vescovo, prima Ausiliare di St. Louis dal 2001 al 2002 e successivamente Arcivescovo di Milwaukee dal 2002 al 2009. Dal 2007 al 2008 è stato anche nominato Amministratore Apostolico della Diocesi di Green Bay. L'Arcivescovo Dolan è stato anche Presidente del Catholic Relief
Services, è membro del Board of Trustees della Catholic University of America e
nel 2009 è stato Visitatore Apostolico nei seminari irlandesi nell'ambito della
Visita Apostolica in Irlanda che ha avuto luogo a seguito della crisi degli
abusi sessuali in Irlanda. Il suo dossier sul Pontificio Collegio Irlandese di
Roma ha portato a cambiamenti radicali nel personale dell'istituzione.
Primo di cinque fratelli, è nato a St. Louis, Missouri, nel
1950. Ha sentito la chiamata al sacerdozio in tenera età, è entrato nel
seminario minore nel 1964 e ha completato i suoi studi a Roma. È stato ordinato
sacerdote nel 1976, ha completato il dottorato (sul compianto arcivescovo Edwin
O'Hara, uno dei fondatori della Catholic Bible Association) presso l'Università
Cattolica d'America, ed è tornato nel Missouri per il lavoro pastorale dal 1983
al 1987.
Giovanni Paolo II gli ha
conferito il titolo di monsignore nel 1994, mentre prestava servizio al PNAC,
dove Dolan era, a detta di tutti, un rettore assai popolare. Quando è stato
nominato vescovo, ha adottato il motto episcopale della professione di fede di
san Pietro: Ad Quem Ibimus, "Signore, da chi andremo?" (Gv
6,68).
Come arcivescovo di Milwaukee, Dolan ha affrontato per la prima
volta la sfida dela gestione della crisi degli abusi sessuali del clero (la
diocesi, come molte altre negli Stati Uniti, aveva migliaia di casi simili).
Successivamente è stato rivelato che aveva coordinato il pagamento di quasi $
20.000 a non pochi dei sacerdoti accusati, per impedire loro di impugnare la
sua laicizzazione. L'idea era quella di accelerare il processo e ridurre i
costi. Dolan si interessò anche in modo particolare alle vocazioni in Milwaukee
e le iscrizioni al seminario aumentarono durante il suo mandato.
Poco dopo il suo arrivo a New York, Dolan ha intrapreso una
riorganizzazione delle scuole dell'arcidiocesi, ma ha anche annunciato che
decine di scuole e parrocchie poco utilizzate sarebbero state chiuse o
accorpate a causa dei cambiamenti demografici, dell'aumento dei costi, della
diminuzione delle presenze e del calo delle vocazioni. Non sorprende che questo
annuncio abbia suscitato rabbia e opposizione, alcuni lo hanno accusato di aver
portato a termine il processo in segreto e di aver creato confusione.
Il cardinale, normalmente considerato ortodosso e conservatore,
è stato relativamente moderato e spesso ama insegnare la fede in modo popolare
e prosaico, utilizzando i social media per farlo. Ma è stato anche coinvolto in
alcune polemiche finite su varie testate.
Il fatto più eclatante è stato che nel 2014 impedì alla diocesi di Peoria
di accogliere le spoglie dell'arcivescovo Fulton Sheen, che riposano nella
cattedrale di San Patrizio, e insieme ad altri dodici cardinali firmò una
lettera aperta a papa Francesco criticando i sinodi sulla famiglia del 2015.
Nel 2018 disse di non aver "visto nulla di veramente sacrilego" al
Met Gala di quell'anno, che invece i critici definirono irrispettoso nei confronti
del cattolicesimo.
Ha provocato anche
non poche polemiche quando ha
elogiato un calciatore gay per aver rivelato il suo orientamento, affermando
che la Bibbia insegna che non si devono giudicare le persone, così come le
virtù della castità, della fedeltà e del matrimonio; nel 2015 ha fatto
nuovamente notizia per aver accettato di essere il gran maresciallo alla parata
del Giorno di San Patrizio a New York, l'anno in cui i gruppi gay hanno avuto
il permesso di parteciparvi per la prima volta. (Nel 2009, Dolan ha cambiato
impostazione quando ha firmato una dichiarazione ecumenica che chiedeva il
mancato rispetto delle regole e delle leggi che consentono l'aborto, il
"matrimonio" omosessuale e altre questioni che vanno contro la sua
coscienza religiosa).
Durante la pandemia Dolan ha chiesto la chiusura delle chiese in
caso di aumento dei contagi o delle proteste.
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