Cattolici d'oggi.
Luigi
29-12-2021, Tommaso Scandroglio, La Nuova Bussola Quotidiana
Concilia gli opposti, trova sempre eccezioni “misericordiose”. Si dice contrario a contraccezione, divorzio, aborto, eutanasia, fecondazione artificiale, unioni civili, ma non sempre… Persegue fini buoni, ma compiendo azioni malvagie e dimenticando gli assoluti morali. Eppure, su altre questioni è intransigente. L’identikit del cattolico del ma.
Dopo il cattolico ombra, il cattolico omissivo, il cattolico adulto e il cattolico benaltrista eccoci arrivati a fare un rapido identikit di un altro credente a modo suo, il cattolico del ma. Costui con abilità riesce a conciliare in modo armonico gli opposti, a trovare sempre eccezioni misericordiose alla regola, ad individuare il famigerato spirito evangelico anche nell’errore e nel male. È un ossimoro vivente.
E così è contrario all’aborto, ma, in caso di stupro, misericordia comanda di scrivere un bel licet sopra questa pratica. È contrario alla contraccezione tra i coniugi, ma se questi per difficoltà economiche o di salute o perché hanno già uno o due figli non vivono le condizioni ideali per accoglierne un altro allora è bene ricorrere alla pillola. È contrario all’eutanasia, ma quando il malato è molto sofferente carità cristiana suggerisce di staccare la spina per staccarlo dal dolore. È contrario alla fecondazione artificiale, ma se la coppia desidera ardentemente un figlio (quindi: tutti i casi di fecondazione extracorporea) ecco che il ricorso alla provetta può essere benedetto. È contrario alla sperimentazione sugli embrioni, ma se serve per salvare vite (altrimenti, per quale motivo si farebbe sperimentazione?) non solo è moralmente lecito, ma addirittura doveroso. È contrario al divorzio, ma se la convivenza è diventata intollerabile (difficile che si chieda il divorzio in caso si viva d’amore e d’accordo) allora per salvare il bene reciproco degli sposi, la serenità dei figli e i vincoli di carità è quanto mai opportuno andare dall’avvocato. È contrario alle unioni civili, ma se c’è autentico affetto tra le due persone dello stesso sesso (anche qui l’eccezione comprende tutti i casi) e la coppia vive animata da spirito cristiano allora occorre incoraggiare questo tipo di unioni. È contrario agli abusi liturgici (difficile, d’altronde, essere a favore di un abuso di qualsiasi tipo), ma se la celebrazione può avvalersi di qualche espediente scenografico e teatrale per tener desta l’attenzione del pubblico, pardon, dei credenti o popolo di Dio allora porte aperte alla fantasia sull’altare.
In buona sostanza il cattolico del ma perseguendo fini buoni - la misericordia, la carità, il desiderio di avere figli, la lotta contro il dolore, la cura di malattie, la pace tra i coniugi, la custodia della liturgia - compie azioni malvagie: aborto, eutanasia, etc. Inoltre pensa che applicando questi fini a casi eccezionali possa cavarsela dal punto di vista morale, ma anche in casi eccezionali non si può compiere il male. Gli assoluti morali non tollerano eccezioni, non tollerano i “ma”, non tollerano dunque il cattolico del ma.
Va da sé che per alcune tematiche lo stesso cattolico del ma diventa il cattolico del senza se e senza ma. L’immigrazione? Non ci sono ma che tengano: tutti dentro senza regole. Le persone omosessuali? Sono sempre discriminate. Il maschio? È sempre tendenzialmente violento. L’ambiente? Una priorità assoluta che non tollera eccezioni di sorta. La Costituzione italiana? La più bella del mondo e guai a dire il contrario. Insomma, il cattolico del ma è intransigente quando non dovrebbe e non lo è quando dovrebbe.
Foto da Il Messaggero