Chiesa di San Tommaso Moro dell’arch. Julian Norman-Webb (anno 2013).
Lorenzo
Descrizione del progetto: «Questa significativa ristrutturazione ed espansione della chiesa era necessaria per aumentare la capacità da 800 a 1.400 posti. Il design sostenibile e la composizione risultante continuano il vocabolario moderno dell’edificio esistente. L’edificio mantiene la memoria della parrocchia recuperando in modo creativo alcuni elementi, riutilizzando la struttura esistente della cappella settentrionale e l’ingresso meridionale; poi, inserendo l’aggiunta tra i due, porta un flusso di energia umana nel cuore dell’edificio, immerso nella calma luce del nord e riscaldato da quantità misurate di luce diretta del giorno. Il caldo focus visibile della parete rivestita in legno di faggio e la finestra est dietro l’altare principale rafforzano il focus e il senso di celebrazione che è il centro della liturgia che l’edificio deve ospitare.
Le quantità significative di vetrate mostrano che la chiesa è sempre “aperta” e visibile. All’interno, i parrocchiani si riuniscono in prossimità della liturgia. I banchi curvi sul pavimento inclinato forniscono una ciotola di posti a sedere, riunendo l’assemblea con luce e acustica naturale. Il duro soffitto a cassettoni sopra le pareti assorbenti permette a un cantore professionista di cantare da solo e alla voce dell’assemblea di essere ascoltata in inno e discorso. Permette di sentire il suono delle campane a mano, ma non fa eco. Permette all’individuo di sentirsi connesso all’intero spazio e all’assemblea. Allo stesso modo, la gamma di colori neutri in tutto lo spazio di culto e il nartece permette all’assemblea riunita di essere il colore dello spazio.
In definitiva, il progetto cerca di costruire sui valori umanistici e religiosi di San Tommaso Moro, a cui la chiesa è dedicata.» (trad. it.)
Foto esterni:
Foto interni:
Bellissimo esempio di architettura scolastica, sembrano le nuove scuole medie del mio paese!
RispondiEliminaL'interno è adatto e tradizionalissimo. Qui il brutto lo vedete solo voi.
RispondiEliminaNon è che proiettate all'esterno qualche vostro disagio interiore?