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Il canto della Kalenda nella liturgia romana

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lunedì 20 dicembre 2021

Il card. Sarah sostiene il rito tradizionale. Grazie Eminenza. #traditioniscustodes

 Un tweet molto significativo pubblicato ieri dal Card. Sarah: la foto di una Messa solenne (in rito tradizionale). Senza commenti ma molto eloquente! 

Grazie Eminenza! Per ora, ma non basta! È arrivata


l’ora di parlare “sì sì, no no” e di urlare dai tetti. 

Roberto 

2 commenti:

  1. Si dica chiaramente allora che il problema è la riforma liturgica del Concilio Vaticano II insieme a tutti i suoi documenti che non si vogliono accettare. Questo è. Il Papa ha fatto venire allo scoperto persone che volevano tenere due piedi in una scarpa. Non si accetta il Concilio Vaticano II? Bene. Si vada nella fraternità sacerdotale San Pio X. Loro almeno non hanno fatto il doppio gioco di tenere due piedi in una scarpa. Non sto dicendo che questo sia giusto, ma almeno non si finge. Il Concilio Vaticano II c'è stato e non si può cancellare. Che piaccia o meno. I libri liturgici del Concilio Vaticano II non sono invenzione di Papa Francesco, ma di San Paolo VI e San Giovanni Paolo II, come affermato in Traditionis Custodes. Prendetevela con loro, se proprio dovete prendervela con qualcuno, ma non con Papa Francesco che non ha fatto altro che prendere una riforma liturgica già applicata e voluta dai suoi predecessori. Se Benedetto XVI voleva, invece di mettere due riti sullo stesso piano, poteva attuare la famosa "riforma della riforma". Lo ha fatto? No. Allora di cosa ci si lamenta?

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    1. In realtà il Concilio Vaticano II tentò di rispettare la tradizione, garantendo il diritto dei sacerdoti a praticare la messa individuale come avrebbero preferito, solo quella con il vescovo era prevista come preferiva lui. Gli abusi che cerchi di difendere vennero imposti dopo adducendo falsamente fosse lo spirito del Concilio. Non so se credere commenti come il tuo dovuti alla superbia di chi giudica senza informarsi, oppure proprio alla cattiva fede nel reinterpretare manipolativamente le cose. Il Concilio aveva stabilito formalmente che si potessero usare le lingue vernacule per la liturgia, non che fosse abrogata e non si potesse più praticare la liturgia apostolica in Latino come aveva ammesso Ratzinger; la libertà di praticare la Messa in Latino era garantita per il Quo Primus che è una costituzione infallibile che da atti successivi non infallibili non possono legittimamente restringere, quindi la necessità di imporre il cambiamento con abuso di potere.

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