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lunedì 20 dicembre 2021

Orrori architettonici… e dove trovarli #67 a Monaco (Germania)

Centro San Domenico dell’arch. Andreas Meck (anno 2008).

Lorenzo

Descrizione del progetto: «Il Centro San Domenico, con il suo distinto e potente linguaggio delle forme, costituisce un centro culturale e spirituale nel nuovo quartiere vicino a Munchener Nordheide.
È una giusta controparte alla piazza urbana, che è a portata di mano, nella parte settentrionale del quartiere.
Situata in una scultura architettonica ritagliata nel mattone, la cappella e i servizi sociali e culturali sono raggruppati intorno a un cortile contemplativo centrale.
Vari passaggi invitano la gente a entrare o a percorrerli. Il passaggio principale che si affaccia sulla piazza forma anche la guaina che racchiude la cappella estesa.
La cappella è il centro spirituale del complesso.
Le proporzioni della cappella sono derivate dalla sezione aurea, sia in pianta che in alzato. L’ambiente appare rettangolare solo a prima vista, perché le due pareti esterne sono state girate leggermente sul loro asse; la dinamica dello spazio creato punta a Maria, al luogo di preghiera privata.
Una grande finestra a lucernario permette alla luce del giorno di penetrare gli estratti scritti del credo, permeando la stanza di significato.
Il sottofondo della luce è blu. Esso crea la guaina architettonica interna della cappella, riempiendo la stanza di contenuto spirituale e aumentando l’atmosfera unica creata dalla luce.
La stanza blu è il simbolo del celeste e del divino. È anche il colore di Maria. Sulla base del progetto concettuale di Meck Architekten, il rivestimento in mattoni della stanza è stato colorato di blu in armonia.
Il concetto liturgico prevede che l’altare e l’ambone siano posti uno di fronte all’altro. Il centro della stanza, riservato al “divino”, rimane vuoto. Questo concetto esprime in modo molto forte l’idea della “communio”. Sottolineando il centro, sottolinea l’idea della communio.
Le cinque grandi porte rivestite di bronzo possono essere aperte per estendere la cappella verso l’esterno: la disposizione prevista dell’ambone e dei banchi trasforma la cappella in un presbiterio e l’area esterna coperta in una navata.» (trad. it.)

Foto esterni:





Foto interni:






1 commento:

  1. La cappella blu la trovo splendida. Mette calma ed invita alla contemplazione e alla meditazione.

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