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lunedì 23 agosto 2021

Orrori architettonici… e dove trovarli #50 a Roma (RM)

Chiesa e Parrocchia di San Corbiniano dell’arch. Umberto Riva (anno 2012).

Lorenzo

Descrizione del progetto: «Il complesso parrocchiale.
Un complesso di volumi monopiano di diverse altezze circoscrive all’interno del recinto del muro perimetrale le superfici dimensionali e funzionali assegnate alla chiesa ed ai locali di ministero, articolandosi tra le aree del sagrato e del parco attrezzato.
I volumi dell’aula e del campanile emergono dal complesso stabilendo attraverso il taglio in forma di croce che attraversa la facciata principale della chiesa e la vetrata sull’abside un collegamento visivo chiaramente identificabile dalla distanza del centro commerciale di via Wolf Ferrari.
La distribuzione delle diverse zone funzionali del complesso è organizzata cardinalmente a partire dal portico centrale. L’ala sud racchiude la chiesa e la casa del parroco e dei sacerdoti.
Lungo l’ala nord sono disposti gli uffici parrocchiali ed all’estremità del complesso le opere ed l’aula parrocchiale che stabilisce un legame importante con le attività del quartiere.
Il sagrato ed il muro.
Orientato lungo l’asse di via Wolf Ferrari il sagrato è costituito da un piano inclinato che sale con pendenza costante verso il centro dell’area, convergendo sul portico di accesso alla quota di un metro sopra il piano del terreno naturale. Il muro perimetrale che delimita il complesso parrocchiale arresta lo sviluppo verticale del sagrato in un rapporto di reciproca prevalenza e di rimando, scandendo ed organizzando sulla sua superficie i diversi accessi e le aperture.
Diverse tipologie di aperture attraversano la superficie del muro in relazione alle necessità dei locali interni.
La pendenza del sagrato si interrompe nel punto d’incontro con la pavimentazione in trachite prolungata dall’interno attraverso il limite del portico. In questo fulcro centrale, i muri perimetrali opposti si avvicinano e l’edificio si assottiglia fino a diventare permeabile verso il giardino interno.
Nello spazio coperto a pianta irregolare circoscritto dal portico convergono i percorsi longitudinali degli spazi chiusi verso la chiesa e le opere parrocchiali, ed in senso trasversale quelli degli spazi aperti del sagrato e del parco attrezzato interno.
La chiesa – aula principale
Superate le porte di accesso, la copertura del portico si protende all’ interno dell’aula interrompendosi al limite del fronte principale, che libero da chiusure si innalza per tutta l’altezza dell’aula.
La navata centrale a pianta rettangolare (circa 24 × 14 metri) si allarga leggermente verso il presbiterio. Cappella Feriale e Penitenzeria sono racchiuse nella navata est seguite dalla sacrestia e dagli appartamenti dei sacerdoti. Sul lato opposto il corridoio processionale collega la sacrestia con l’aula ed il portico.
A partire dal suo apice in corrispondenza del muro d’ingresso, la copertura dell’aula si abbassa gradualmente verso il presbiterio per risalire verticale in corrispondenza dell’abside, cercando la luce naturale con una grande apertura vetrata.
Ad eccezione del taglio alla base del campanile, la luce naturale dell’aula proviene sempre indirettamente. Il volume dell’abside convoglia sull’altare la luce da settentrione che penetra attraverso la vetrata riflettendosi sulla parete inclinata di fondo. Un’apertura rotonda nel soffitto inclinato dell’abside guarda a sud per consentire al sole di irraggiare le pareti del presbiterio.
L’assemblea eucaristica è ordinata linearmente secondo l’asse longitudinale che collega l’ingresso con l’altare. Sopraelevato di tre gradini, il presbiterio contiene l’altare e si protende verso l’aula con due piattaforme che contengono l’ambone, ed il fonte battesimale con il coro. Un foro circolare impresso nella pavimentazione al lato dell’ambone indica la posizione del cero pasquale.
La cappella feriale
Uno spazio gerarchicamente distinto dall’aula principale ed organizzato con una forma architettonica propria è dedicato alle celebrazioni per un numero ridotto di fedeli, che accedono direttamente da una rampa sul sagrato.
La cappella comunica con l’aula attraverso un serramento scorrevole vetrato ed è collegata direttamente con la sacrestia. Costituisce inoltre il culmine del percorso lineare che si sviluppa dai confessionali ed attraverso la cappella penitenziale.
Il soffitto di minore altezza inclinato in maniera crescente verso l’altare collega la cappella al sistema volumetrico delle coperture della sacrestia e della canonica. La qualità luminosa specifica dell’aula è individuata dalla disposizione delle sorgenti di illuminazione naturale.
S. Sacramento
La custodia eucaristica è riposta in un varco del muro perimetrale che separa l’Aula dalla Cappella Feriale. La collocazione ne consente la vista da parte dei fedeli e l’accesso del sacerdote nel corso delle funzioni religiose celebrate nelle due aule.
Il campanile
L’inserimento del campanile nel volume della chiesa viene affrontato stabilendo delle relazioni con gli elementi consolidati del progetto. Il traliccio di acciaio che sostiene le cinque campane è rivestito in piombo in analogia alla copertura dell’abside. La corrispondenza con il finestrone laterale rispecchia il volume del campanile e ne accentua lo slancio verticale.
La sacrestia
Immediatamente a ridosso dell’abside, la sacrestia costituisce un nodo distributivo fondamentale dove si intersecano i percorsi interni tra le aule e la canonica e dal quale prende l’avvio la processione che lungo il corridoio raggiunge l’aula. Attraverso la quinta che conclude l’abside, il celebrante raggiunge il presbiterio per la funzione domenicale. Un secondo accesso collega direttamente la Cappella Feriale. I fedeli che desiderano incontrare il parroco possono accedere dall’esterno superando il cortile collegato al sagrato. Una porta raggiunge la casa parrocchiale e l’uscita su via Carl Orff.
La canonica.
Un corpo di fabbrica autonomo disposto trasversalmente arresta lo sviluppo longitudinale dell’aula verso la via Carl Orff, tuttavia il suo volume appartiene al sistema delle coperture inclinate formato dalla Cappella Feriale e della Sacrestia. Il fabbricato monopiano a corpo semplice (circa 41 × 7 metri) è distribuito da un corridoio lineare interno che collega gli ingressi sui due lati, l’alloggio del parroco e dei sacerdoti, i locali di servizio.
La quota del piano di calpestio interno sopraelevata rispetto al piano stradale consente l’affaccio diretto dei locali della canonica verso strada senza alcuna introspezione. I locali della parte ovest sovrapposti all’ autorimessa sono impostati ad una quota maggiore.»

Foto esterni:





Foto interni:






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