Mons. Foys è molto diligente nella liturgia, il suo seminario era ricco di studenti e ha officiato e assistito a celebrazioni in NOVUS ORDO, ma secondo le rubriche vere (ma poco applicate) dell'Ordinamento Generale del Messale Romano e del cerimoniale dei Vescovi
secondo le disposizioni della Conferenza Episcopale dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti. (si vedano la foto sopra e le foto sotto).Nel 2011 (qui il nostro post) aveva scritto una lettera pastorale (link) e firmato un decreto per risolvere alcune questioni liturgiche: imponeva il divieto di introdurre innovazioni nella sacra liturgia (come richiesto dal Concilio Vaticano II nella Costituzione Sacrosanctum Concilium) e ricordava che negli Stati Uniti, fosse prescritto ai fedeli di inginocchiarsi dal Sanctus fino al "Grande Amen" (cioè per tutto il Canone). E di inginocchiarsi di nuovo dopo l'Agnus Dei, fino al momento della S. Comunione, e icordava ai diaconi che avevano l'obbligo di restare in ginocchio dall' epiclesi fino alla elevazione del calice.
Ecco che mons. Foys probabilmente va ad aggiungersi alla lista dei "pensionati" a soli 75 perchè non in linea con la linea politica.
Grazie al lettore che ce l'ha segnalato.
Roberto
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