Parole sante.
Luigi
PER CHI NON VUOLE CONFESSARSI CON IL SACERDOTE CON IL PRETESTO CHE NON SIA SANTO O SIA SOLTANTO UN PECCATORE COME NOI
“Un giorno il Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo, sacerdote napoletano, chiese ad un suo conoscente:
«Angioletto mio, siete stato in banca questa mattina per riscuotere lo stipendio?». «Sì, Padre», rispose l’uomo. «E com’era il cassiere? Aveva per caso il naso storto e gli occhi strabici?».
Vedendo che il suo interlocutore era rimasto senza parole, Don Dolindo riprese: «Eh sì, perché se il cassiere fosse brutto io rifiuterei lo stipendio...».
E che importa a me che il cassiere ha il naso storto? Egli mi dà lo stipendio. E a me interessa solo questo!». Allora Don Dolindo, cogliendo l’occasione, lo ammonì dicendo:
«E allora perché quando vai a confessarti, a riscuotere la Grazia del Signore, stai a criticare il prete e dici: “se non è un santo, io dal prete non ci vado!”? Egli è l’amministratore del Sangue Redentore di Cristo.
Cosa t’importa il resto? Se il prete è buono o cattivo a te non deve interessare.
Buono o cattivo che sia, la sua consacrazione e la facoltà ricevuta dal Vescovo per la confessione a te devono bastare.
Il sacerdote attinge alla Cassa della Chiesa, ricca dei meriti di Cristo: ricordalo!».”
[De vita Contemplativa – Giugno 2013]