Ritorniamo all'incredibile notizia di sabato 1 maggio allorchè è stato espressamente “vietato l’ingresso in Basilica ai Canonici” che non hanno potuto recitare assieme al Papa il Santo Rosario nella Cappella Gregoriana della Basilica di San Pietro davanti
all'icona della Madonna del Soccorso e alle Reliquie di San Gregorio
Nazianzeno, Dottore e Padre della Chiesa.
Stiamo scrivendo di quei Vescovi e di quei Sacerdoti che il Santo
Padre personalmente ha nominato ed insediato nel Capitolo Vaticano in
"ringraziamento" per la vita interamente dedicata alla Santa Chiesa e alla cura
delle anime.
La nomina a Canonico della Basilica Vaticana è una significativa onorificenza strettamente legata al servizio liturgico.
La preghiera pubblica, preziosa per l’economia spirituale della Chiesa, trova mirabile fondamento nell’ antica e venerabile istituzione del Capitolo Vaticano che è una significativa presenza orante presso la tomba del Principe degli Apostoli.
Avevamo già saputo, da fonti vaticane, che i canonici vaticani erano stati esonerati dall’officiatura ( cioè dalla preghiera pubblica della Liturgia delle Ore) in attesa di un nuovo statuto papale che probabilmente sarà pubblicato in forma di Motu Proprio.
Vedremo se con i venturi statuti il Capitolo Vaticano , che vanta una storia millenaria (*), non potrà più disporre dei possedimenti che nei secoli hanno garantito la vita del collegio dei canonici.
Chissà se finalmente "purificati" dal possesso comunitario dei già provvidenziali possedimenti ( che riescono a mantenere la schiera di lavoratori che si occupano del culto divino nella basilica vaticana e nelle altre chiese che appartengono al Capitolo) i poveri Canonici , nominati ed insediati dal Papa, potranno finalmente tornare nel suadente clima della misericordia papale.
Riguardo l'articolo apparso su un Quotidiano nazionale, ci perdoni la Giornalista: dopo otto anni di pontificato e venti di cardinalato è irreale, inopportuno ed irriverente continuare a dipingere il Santo Padre come se fosse un venusiano, un'Alice perennemente nel paese delle meraviglie che non riconosce "i preti vestiti in tecnicolor" cioè quei consacrati, nominati ed insediati da lui stesso, che per il servizio liturgico in Basilica indossano l'abito corale: cioè la talare e la mantelletta paonazze.
Poi...
"...Da un po' di tempo in qua però i canonici – che sono circa una trentina – sembrano essere nel mirino di Papa Francesco. Probabilmente si tratta di uno dei quei settori nel quale vorrebbe portare un po' d'ordine." (E' il "metodo giacobino" di conficcare nella mente dei Lettori, senza prove ne' accuse specifiche, il dubbio che il Capitolo Vaticano nello stato attuale sia "disordinato" e che gli anziani Consacrati, nominati e immessi in quel ruolo dal Papa, avrebbero bisogno di "un po' d'ordine"! Siamo senza parole! Come non pensare alle infamanti calunnie al tempo di Enrico VIII inventate per il solo scopo di distruggere in Inghilterra tutti i monasteri onde incamerarne i possedimenti! N.d.R.)
Qualche anno fa il Papa vedendo due canonici durante una funzione solenne fare servizio dietro i cardinali con la consueta veste color fucsia ( ci voleva tanto a scrivere "consueta veste corale paonazza"? N.d.R.) si dice che il Papa abbia chiesto stupefatto chi «fossero quei due preti vestiti in tecnicolor». ( siamo noi invece stupefatti come una Giornalista possa aver scritto queste cose! N.d.R.)
AC
Fonte: MiL QUI
(*) La
storia ci ricorda che la“ formale origine del Capitolo risale al 1053
quando papa Leone IX confermò all'arciprete Giovanni e ai canonici i
possedimenti e privilegi dei monasteri sorti attorno San Pietro.
Anteriormente a questo privilegio, le prime notizie certe riguardanti un
servizio giornaliero svolto in basilica risalgono all'VIII secolo,
servizio svolto dai monaci di detti monasteri: stanziatisi attorno alla
basilica vaticana per motivi essenzialmente devozionali, costoro
divennero veri e propri monaci basilicali ai quali erano affidati la
salmodia e i divini uffici.
Nel tempo i capitolari assunsero una posizione direttiva nei confronti
di questi monasteri, che finirono per diventare chiese od oratori
dipendenti dal Capitolo. Fu grazie a diversi interventi normativi che il
Capitolo vaticano cominciò a delinearsi sempre più chiaramente nella
sua struttura e nelle sue funzioni.
In
questo senso, un contributo certamente di grande importanza venne
fornito dagli statuti voluti da papa Niccolò III nel 1279, che diedero
un'organizzazione e una fisionomia ben precisa al Capitolo: tra le altre
cose, venne definito il numero e l'ordinamento dei canonici e dei
beneficiati, la disciplina e l'ordine del Coro nonché l'amministrazione
dei beni. Nel corso della storia i pontefici ebbero sempre un occhio di
riguardo verso questa istituzione e, per la loro importanza, vanno
ricordate le disposizioni di Paolo V contenute nella bolla Super
Cathedram[1] del 1611 e di quelle di Benedetto XIV del 1752 contenute
nell'Ad Honorandam. Nel XX secolo Pio IX mise mano alla grande riforma
decretata con le Costituzioni del 1938, cui hanno fatto seguito gli
Statuta promulgati nel 1999 da san Giovanni Paolo II, che tutt'ora
regolano la vita del Capitolo”. ( QUI )
In
Italia e all’estero per secoli è stata inoltre prerogativa e privilegio
del Capitolo Vaticano la Coronazione canonica delle Immagini più
insigni e venerate della Madonna Santissima.
Mi chiedo fino a che punto dovremo sopportare lo smantellamento di quel che rimane di bello e di cattolico nelle superstiti istituzioni chiesastiche. Tutto è correggibile e tutto è perfezionabile ma avendo sempre a mente che l'Autore di ogni perfezione è il Signore e non la vanità e la presunzione dell'uomo.
RispondiEliminail Santo Padre appena eletto si presentò al popolo con queste frasi
RispondiEliminaVoi sapete che il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a Roma. [...] La comunità diocesana di Roma ha il suo Vescovo: grazie! [...] E adesso, incominciamo questo cammino: Vescovo e popolo. Questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese. Un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi.
dopo 8 anni si vede che queste frasi (che non erano niente di strano, ma che suscitarono grida di dolore di molti 'tradizionalisti) erano fuffa a cui non credeva nemmeno Francesco, visto che sembra non si fidi nemmeno del clero della basilica in cui celebra normalmente.
sic transit gloria mundi
io non so perchè continuiate a chiamarlo Papa, Santo Padre . . . etc. il Papa è Benedetto XVI
RispondiEliminaVeramente l' ultimo papa cattolico è stato Pio XII, lo profetizzò egli stesso, il che non inficia però la validità delle messe, dei sacramenti, dei sacri riti ( sopperisce la fede dei fefeli e l' intenzione dell, officiante di agire in nome di Cristi). La setta conciliare non è mai stata pienamente cattolica, Roncalli fu imposto da prelati massoni, complottisti, il vero papa era, e rimane, Giusrppe Siri, Gregirio XVII
EliminaRoncalli lo fece capire scegliendo il nome di un antipapa ( messaggio subliminale).
Perchè , fantasticherie a parte di chi ha 39/40/41° di febbre, il Papa unico e legittimo è Francesco. Farebbe molto comodo a dire il contrario ma il Conclave è il Conclave e la struttura della Chiesa si basa sulla certezza della Legge.
Elimina