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martedì 13 aprile 2021

1972, Dichiarazione della CdF sui frammenti di Ostie consacrate

Vale anche per i frammenti che inevitabilmente rischiano di disperdersi ricevendo la comunione sulle mani? 
Oppure per quelli non vale?
I neretti sono redazionali.
Luigi


Dichiarazione riguardante i frammenti d'Ostie consacrate 
[Non è datato, ma in base al link è il 2 maggio 1972]

Essendo stati esposti alla Sede Apostolica dei dubbi a proposito dei frammenti che restano dopo la santa Comunione, questa Sacra Congregazione, dopo aver consultato le Sacre Congregazioni per la Disciplina dei Sacramenti e per il Culto Divino, ha ritenuto di dover rispondere:

Dopo la sacra Comunione, non solamente le ostie che restano e le particelle di ostia che si sono staccate e che conservano l'aspetto esteriore del pane devono essere conservate o consumate rispettosamente, a motivo del rispetto dovuto alla presenza eucaristica del Cristo, ma anche per gli altri frammenti d'ostia si devono osservare le prescrizioni riguardanti la purificazione della patena e del calice come è stabilito in Principi e norme per l'uso del Messale Romano, nn. 120, 138, 237-239, nel Rito della Messa con il popolo, n. 138, e nel Rito della Messa senza il popolo, n. 31. Le ostie che non vengono consumate subito, siano portate dal ministro competente al luogo riservato per custodire la santissima Eucaristia (cf. Principi e norme per l'uso del Messale Romano, n. 276).