Il blog "Silere non possumus" ha pubblicato un lungo excursus sulla vicenda di Bose e delle mosse di Enzo Bianchi.
Nel post "Et veritatis liberabit vos: la Chiesa fa fatica" viene pubblicata anche una lettera del Segretario di Stato.
Piu si segue la questione e più sembra che l’Autorità voglia porre una damnatio memoriae su Bianchi: ma per quale ragione? Perché farlo cadere così rovinosamente dalle stelle alle stalle? Forse per salvare tutte le altre follie di Bose?
Ad esempio, il punto 5 della lettera di Parolin (sulla liturgia) è agghiacciante: «riflessione sulla prassi e sugli usi celebrativi»?! Qui siamo di fronte a riti al limite dell’’eresia (perché tali rischiano di essere, a norma del diritto) e non vi è un accenno di condanna? Solo una riflessione? Certo ora non possono fare inversione a U ma... una semplice riflessione forse non basta: ci sarebbe bisogno di una correzione.
Roberto
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