Ieri 10 marzo 2021 è uscita su Il Foglio l'intervista di Matteo Matzuzzi al Card. Robert Sarah, Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino. Qui alcuni stralci tradotti da Sabino Paciolla, tratti dal National Catholic Register.
Qui l'incipit:
“L’obbedienza al Papa non è solo una necessità umana, è il mezzo per obbedire a Cristo. Anche se alcuni giornalisti continuano a ripetere sempre le solite sciocchezze, non mi sono mai opposto al Papa”.
Il cardinale Robert Sarah, da poche settimane prefetto emerito della congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti, autore di libri ben presto divenuti bestseller (un’impresa che ha del miracoloso, considerato il tema complesso delle sue opere e la non alta predisposizione alla lettura dell’umanità contemporanea), racconta al Foglio il suo punto di vista sulle sfide presenti e future della Chiesa, sul suo rapporto con Francesco depurato dal chiacchiericcio da sacrestia – anche mediatica – sovente molesto, di quanto accaduto dopo la pubblicazione, poco più di un anno fa, del libro Dal profondo del nostro cuore scritto con la prefazione di Benedetto XVI e pubblicato in Italia da Cantagalli.
fonte: Twitter dell'autore M. Matzuzzi |
Vi proponiamo alcuni estratti pubblicato sul profilo facebook del Cardinale .
"Sono felice e orgoglioso di aver servito tre Papi: San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco, alla Curia Romana per oltre 20 anni. Ho cercato di essere un servo leale, ubbidiente e umilmente sottoposto alla verità del Vangelo."
"Sono molto colpito, si parla molto della Chiesa, della sua riforma necessaria. Ma stiamo parlando di Dio? Parliamo dell'opera della Redenzione che Cristo ha compiuto principalmente attraverso il mistero pasquale?"
"Invece di parlare di noi stessi, rivolgiamoci a Dio! Questo è il messaggio che continuo a ripetere da anni. Se Dio non è al centro della vita della Chiesa, allora essa è in pericolo di morte."
"Anche per questo, dopo Benedetto XVI, ho insistito: 'Lo scopo della liturgia non è celebrare la comunità o l'uomo, ma Dio. Questo è ciò che manifesta molto bene la celebrazione ad orientem".
"Dare alla liturgia il suo carattere sacro, lasciare il posto al silenzio, e anche celebrare talvolta ad orientem, come fa Papa Francesco nella Cappella Sistina o a Lorette, è l'attuazione profonda e spirituale del Concilio."
"Il giorno dell'annuncio della mia partenza, Papa emerito Benedetto XVI mi ha inviato l'edizione francese delle sue opere sulla liturgia. Ho visto un invito della Provvidenza a continuare questo lavoro per una liturgia che rimetta Dio nel cuore della vita della Chiesa."
"Non ho intenzione di smettere di lavorare E sono felice di avere più tempo per pregare e leggere. Continuerò a scrivere, a parlare, a viaggiare. Qui a Roma continuo a ricevere preti e fedeli da tutto il mondo."
“Ma la vittoria di Cristo passa sempre attraverso la Croce La Chiesa deve andare verso la Croce e verso il grande silenzio del Sabato Santo. Dobbiamo pregare con Maria presso il corpo di Gesù.”
Scoperto un po' per caso perchè stavo cercando altro...
RispondiEliminaGiovedì 11 marzo - Basilica dei Santi Cosma e Damiano
organizzato da Messe Stazionali 2021 - Forma Straordinaria
Località
Santi Cosma e Damiano
1 Via dei Fori Imperiali
00186 Roma
Per info: https://www.eventbrite.it/o/messe-stazionali-2021-forma-straordinaria-32563124369
Grazie cardinal Sarah. Chissà se il prossimo Papa sarà lui
RispondiEliminaSperiamo!
RispondiEliminaIl Papa nero...n
RispondiEliminaAd orientem...ma se è il pastiche bugniniano cambia ben poco.
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