Post in evidenza

AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

sabato 30 gennaio 2021

Tra Lutero e l’usuraio Scrovegni, cambiano «i sette vizi» nel programma di Papa Francesco

La notizia principale risale ad alcuni giorni fa: prossimamente sul canale televisivo Nove sarà proposta, in tre prime serate, la serie Vizi e virtù - Conversazione con Francesco, che si snoda attraverso sette episodi dedicati al confronto tra vizi e virtù: un dialogo tra Papa Francesco e don Marco Pozza, cappellano del carcere “due Palazzi” di Padova.
Il progetto, condiviso con il Papa, è realizzato da Officina della Comunicazione per Discovery Italia e rappresenta la prosecuzione del percorso editoriale iniziato nel 2017 con le trasmissioni Padre Nostro, Ave Maria e Io Credo.
Se questa è la notizia principale, ecco che – leggendo bene la presentazione sul portale d’informazione della Santa Sede Vatican News e sull’Agenzia S.I.R. (sostenuta dalla C.E.I.) – ne emerge subito una seconda, non meno importante e certamente più clamorosa: quelli che vengono presentati puramente e semplicemente come i «7 vizi» di cui tratterà Papa Francesco non sono i Sette Vizi capitali enumerati dalla Dottrina cattolica, ma una «reinterpretazione» in chiave artistica, dietro la quale c’è una storia tutta da raccontare e che vi proponiamo nell’articolo di Andrea Cionci, pubblicato sul quotidiano Libero del 22 gennaio (in calce il video di presentazione della serie televisiva).
Un altro (consapevole) passo verso il «cambio di paradigma» o siamo già ben oltre?

L.V.


Domandina facile, di cultura generale: «Quali sono i sette vizi?» Molti di voi lettori sapranno la risposta: Superbia, Avarizia, Lussuria, Invidia, Gola, Ira, Accidia.
Vi sbagliate. A parte uno, sono cambiati anche quelli: Disperazione, Incostanza, Gelosia, Infedeltà, Ingiustizia, Stoltezza, Ira.
A presentarli come «i sette vizi» è proprio il sito Vatican News che annuncia l’inizio di una trasmissione con Bergoglio e don Marco Pozza: «È proprio il delicato rapporto – scrive il sito – che intercorre tra i 7 vizi (Ira, Disperazione, Incostanza, Gelosia, Infedeltà, Ingiustizia, Stoltezza) e le 7 virtù (Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza, Fede, Speranza e Carità) il motivo conduttore del dialogo tra Papa Francesco e il sacerdote».
In realtà, quelli citati sono sette vizi non canonici che Giotto, dietro suggerimento del committente, il ricco usuraio Enrico degli Scrovegni, figlio di Riccardo – messo all’inferno da Dante – aveva opportunamente scelto per opporli alle corrette tre virtù teologali e alle quattro cardinali del suo ciclo di affreschi nella Cappella di famiglia a Padova.


Questo tipo di confronto tra bene e male in modo speculare compare nella Psycomachia di Prudenzio del V secolo, che presentava generici vizi combattenti contro generiche virtù. Ma già allora non si trattava dei Sette vizi capitali canonici, né delle tre Virtù teologali e delle quattro Virtù cardinali.
Il fatto che Vatican News, pure avendo citando il riferimento al capolavoro giottesco, non specifichi che non si tratterà dei «Sette vizi capitali», ma semmai di «sette vizi opposti alle Virtù» può essere fomite di confusione. Presentare quindi «i sette vizi» è come dire «i dieci comandamenti» e se invece gli stessi sono diversi da quelli che Dio consegnò a Mosè, si fa un’opera di disinformazione religiosa.
E infatti, non a caso, alcune agenzie e persino vari siti cattolici hanno riportato la notizia citando che nella trasmissione si parlerà dei «sette vizi capitali».
Un piccolo disastro.
Stupiscono, poi le parole di Francesco riportate nel video di presentazione: «Siamo caduti nella cultura dell’aggettivo, ci siamo dimenticati dei sostantivi. Non ci dimentichiamo che sei una persona, tu sei un uomo, sei una donna. È più importante essere uomo o donna che non avere questi vizi e virtù. Dio non ama l’aggettivazione della persona, ama la persona, come è».
Più importante essere uomo o donna che non avere vizi? Parrebbe un concetto luterano secondo cui le opere dell’uomo, i suoi meriti e il suo impegno non contano nulla ai fini della sua salvezza. «Pecca fortiter, sed crede fortius!»«Pecca pure fortemente, ma sii ancora più forte nella tua Fede!» raccomandava Martin Lutero del quale Bergoglio fece portare la statua in Vaticano nel 2016.
L’eretico tedesco, acerrimo nemico del Cattolicesimo romano, credeva infatti, con cupo pessimismo, che l’uomo non avesse alcuna possibilità di evitare il peccato e potesse solo sperare nella misericordia di Dio.
«Il vizio è essenzialmente parassitario» dice ancora Bergoglio, presentandolo – se le parole hanno un peso – come se fosse qualcosa di esterno, di estraneo all’uomo. Una visione abbastanza diversa, almeno da come si desume da questo breve stralcio, da quanto c’è riporta la dottrina cattolica, secondo cui il vizio è, invece, «una cattiva disposizione dell’animo a fuggire il bene e a fare il male, causata dal frequente ripetersi degli atti cattivi».
Quindi qualcosa che fa parte integrante dell’animo umano, non certo qualcosa di esterno come potrebbe esserlo un parassita.
Insomma, già da questa breve presentazione, il programma promette scintille. Staremo a vedere.

17 commenti:

  1. de-responsabilizzazione , l'uomo non centra niente con la sua liberta' per questo e' lui parassitario dunque non presente a se'. Chissa' perche' e' stato allontanato dall'Eden?

    RispondiElimina
  2. Il papà sembra molto vicino ai peccatori, del resto la chiesa e fatta da uomini, gli stessi uomini di Dio peccano. Certo la misericordia di trova solo nel cattolicesimo e non i protestantesimi vari. Poi molti diranno che la misericordia è data come nel caso della Maddalena se uno poi non pecca più. Ma noi potremmo comunque peccare successivamente, lo sappiamo se lo ha fatto la Maddalena? Di certo Pietro assicurò al Signore di non rinnegarlo, ma poi... Di dopo si è pentito. Ritengo che questo pontificato non sia tutto negativo, io l Papa vuole porre l'attenzione sul fatto che tutti siamo peccatori e che questo non è un problema.ma un punto da cui partire per noi cattolici.

    RispondiElimina
  3. Un conto è considerare il peccato una colpa da cui emendarsi ,sapendo di poter cadere in ogni momento ,e confidare nella misericordia divina , ed altra cosa è ritenersi in diritto di peccare tanto poi Dio perdonerà comunque.Questo pontificato è estremamente negativo,secondo me,perchè relativizza il peccato e banalizza il ruolo del Papa .A sentire certi discorsi poi una religione vale l'altra.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo. Ormai sembra che il peccato sia la norma, mentre chi si sforza di vivere in Grazia sia un povero scemo da compatire.
      Però il discorso che una religione vale l'altra lo si sente da decenni, molto prima di Papa Francesco. Già nel concilio, dove si dice che scegliere la propria religione (qualunque essa sia) è un diritto di ogni uomo, c'è il seme della gramigna che germoglierà nella mefitica e delirante riunione di Assisi del 1986, con riedizioni successive da parte dei papi seguenti.

      Elimina
  4. Il Molto Reverendo Don Professor Pozza è certamente il teologo più profondo, sapiente e intelligente che la chiesa contemporanea abbia nel suo seno e certamente il migliore dopo Bonaventura da Bagnoregio e Tomaso d'Aquino.

    RispondiElimina
  5. Molti tradizionalisti sono di mentalità bigotta anz protestante!

    RispondiElimina
  6. Questo è giornalismo spazzatura. Ma è possibile perseguitare un Pontefice in questo modo? Libero è giornale di destra, guarda caso. Vogliamo ascoltare cosa ha da dire? Questo Papa per alcuni aspetti è quello più vicino a Cristo che ci sia mai stato. Quello che si sta facendo è fariseismo applicato ad oggi. Che poi questo intromettersi dei laici è frutto del Vaticano II e quindi è pure contraddittorio, queste cose di attaccare il Papa è tipico dei luterani. Veramente piace la Chiesa di una volta? La Chiesa del potere che è stata da un certo punto di vista la maggior nemica di Cristo? La Chiesa cattolica ha la tradizione che dialoga con il mondo non è una religione del libro che può permettersi l'integralismo come protestanti e musulmani. Ci piace la Messa in latino perché è silenziosa e poi facciamo tutte queste chiacchiere? All'altra Messa si sfogano con le chitarre e poi non chiacchierano. Visto che bisogna guardare i frutti, poniamoci la domanda del perché siamo diventati un covo di vipere seguendo la Messa di San Pio V

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Rosicata un po' lunghetta.

      Elimina
    2. No sorella o fratello. Dobbiamo stare con il Papa altrimenti non si possono prendere i sacramenti e si è scomunicati. L' idolatria e i ladri pure non possono entrare nel Regno dei cieli. Tanta gente troppo ricca ( rubano?) che hanno idoli in testa e non sono con il Papa stanno prendendo Gesù eucaristia. Non si deve mettere zizzania tra i fratelli e seguire il pontefice in quello che dice riguardo la religione tutta. Poi le idee politiche e sociali sono una cosa a parte. Qui siamo tutti nel peccato. Gesù ha condannato il fariseismo. Pace e bene

      Elimina
    3. Anonimo delle 10:02, è inutile che ti arrampichi sugli specchi, il vostro tempo sta finendo. Il fariseo Bergoglio ha strillato tanto ma non ha riformato nulla, scontentando soprattutto i "progressisti". Purtroppo per te è andata così.

      Elimina
  7. Don Pozza è un sacerdote bravissimo. Tra i piu in gamba che abbiamo in Italia. Potrebbe diventare Papa per quanto è benedetto da Gesù Nostro Signore. Non so se avverrà e non credo farò in tempo a vederlo vista la sua età ma glielo auguro.

    RispondiElimina
  8. I cattolici sono sempre stati più permissivi dei protestanti. Perché finire come i luterana bigotti e puritani quando invece siamo di gran lunga molto meglio, non ci fissiamo sull'errore commesso, il peccato è un punto da cui ripartire. Bergoglio questo dice.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti su certi argomenti i protestanti hanno ragione. È Bergoglio che fa confusione, confondendo il permissivismo con il cristianesimo.

      Elimina
  9. Papa Francesco cattolico e basta. I protestanti siete voi. Da quando in qua i laici mettono becco nelle cose della chiesa?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Probabilmente dal Vaticano II, che ha aperto a "consigli pastorali" laici, laici che leggono a "messa", laici che danno la "comunione", laici che vanno a "benedire" le case, laici a capo di dicasteri, laici a capo di parrocchie...

      Elimina
  10. E ha dato il permesso anche a voi laici di inseguire pizzi merletti e diventare fondatori di gruppi pseudo tradizionalisti, solo per gonfiare il vostro IO. Arrendetevi! Siete circondati

    RispondiElimina