L'altro ieri era la festa di S. Ilario, patrono di Parma.
Il parmigiano Camillo Langone fa una simpatica riflessione sulla Chiesa sempre più ridotta a gineceo.
Luigi
13 gennaio 2021
Sant'Ilario, protettore di Parma, una stucchevole glassa femminile sta ricoprendo la tua festa di oggi e la Chiesa tutta. Ho dovuto girare mezza città per comprare le tue scarpette, i tradizionali biscotti a forma di calzatura legati a un episodio della tua vita. Perché quasi ovunque le scarpette di Sant'Ilario si sono infemminite, sono diventate glassate, ricoperte di cioccolata, incrostate di granella colorata... Scarpette truccate. A parte che un biscotto glassato mica lo puoi inzuppare nel caffelatte o nel vino, come sono solito fare io, le scarpette così conciate diventano frivole e perdono il riferimento al dato storico (le tue scarpe erano senz'altro virili!). Analogamente, la glassa femminile sta sempre più ricoprendo il culto cattolico. Soffocandolo e rendendolo respingente per noi maschi. Ora il Sommo Pontefice ha ufficializzato la figura, prima soltanto ufficiosa, delle lettrici e delle accolite, e così nelle parrocchie il potere delle bizzoche diventerà totale. Già troppe Messe erano completamente monopolizzate dalle troppo zelanti signore, dedite all'addobbo dell'altare, alla lettura dal pulpito, alla distribuzione della comunione, alla direzione del coro, alla raccolta delle offerte...
Una Chiesa ridotta a gineceo, pure attempato, e un cristianesimo sbriciolato nel sentimentalismo. Sant'Ilario, proteggici! E proteggiti!