Senza parole.
Non dicevano che all'aperto il pericolo coronavirus diminuisce drasticamente?
Dittatura sanitaria?
Luigi
A partire da questa mattina sono diverse le persone che si stanno recando al cimitero. Ieri il presidente della Provincia, Fugatti, ha deciso di chiudere i campisanti l'1 e il 2 novembre.
31 ottobre 2020
TRENTO. Se la chiusura dei cimiteri decisa dal presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, aveva come obiettivo quello di evitare assembramenti in occasione delle solennità della festa di Ognisanti di quella dedicata al culto dei Defunti, qualcosa non è andata per il verso giusto.
“Abbiamo preso una decisione triste, difficile, che sappiamo non risulterà gradita, ma che va nella direzione di aumentare la prevenzione dal contagio da Covid 19. L’ordinanza che stiamo per emanare prevede che nei giorni 1 e 2 novembre i cimiteri del Trentino restino chiusi. Lo dico con amarezza e dispiacere. Si tratta di una festa religiosa importante, a cui le persone sono molto legate, soprattutto gli anziani, ma è nostro compito prendere anche decisioni scomode, per il bene della comunità” aveva spiegato ieri pomeriggio un cupo Fugatti.
Forse, però, la decisione non ha considerato tutte le variabili possibili. Quella, per esempio, che non pochi cittadini si sarebbero portati a far visita ai propri cari, lo stesso, prima dell'uno e due novembre.
Per capirlo basta andare a farsi un giro oggi in qualche cimitero. In tarda mattinata oppure nelle prime ore del pomeriggio.
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Di fatto è avvenuta la stessa cosa almeno nei centri più importanti della Diocesi di Iglesias. A Carbonia (citta' capoluogo) nessuna Santa Messa nei cimiteri cittadini.
RispondiEliminaBasterebbe aprire una tabaccheria tra i loculi e il problema sarebbe risolto. Che pena! Povera Italia, in che mani!
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