Una riflessione attuale degli amici di Campari & de Maistre.
Luigi
13-9-20
Sembra che nei prossimi mesi verrà lanciato un ennesimo attacco al Messale antico, che per la masnada progressista costituisce una pietra di inciampo inaccettabile e la cui diffusione contraddice decenni di elucubrazioni errate sulla messa. Sembra che lo svuotamento delle chiese in cui si segue il messale moderno non insegni nulla.
Tant'è che la Commissione Ecclesia Dei è stata prima soppressa e trasformata in una sottosezione della Congregazione per la Dottrina della Fede e, prossimamente, potrebbe essere definitivamente cancellata. Ciò metterebbe in grave difficoltà gli istituti e i sacerdoti diocesani che seguono il Rito di San Pio V, nonostante le vocazioni legate a questa spiritualità antica ed eterna crescano a vista d'occhio. Questa soppressione sarebbe frutto di una pura e semplice cattiveria. Sfidiamo chiunque a dimostrare che le celebrazioni in latino stiano davvero creando problemi nelle diocesi.
Eppure, la coesistenza di più riti, dovrebbe essere accettata normalmente, da chiunque abbia una stabilità emotiva. I riti orientali dimostrano che possono esistere varie forme del rito senza scandali particolari.
In questo momento è dunque obbligatorio pregare, affinché il cuore del Faraone non si indurisca e ci lasci pregare senza romperci le scatole.
Non credo proprio.C'è altro da gestire con tanto ,tanto,tanto affanno.
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