Capita spesso che una festa (mobile) di precetto cada di sabato, come quest'anno è accaduto per l'Assunzione della BVM.
E così, andando alla Messa vespertina, più di qualcuno si sarà chiesto, quanti precetti ho assolto? Solo quello del giorno o anche quello della domenica successiva?
Sul punto proponiamo ai nostri lettori un interessante intervento di padre José Eduardo De Oliveira E Silva del dicembre 2017 tratto dal sito Aleteia.org (QUI).
AZ
Con un’unica Messa si compiono due precetti relativi a due giorni diversi e consecutivi?
padre José Eduardo De Oliveira E Silva
19 Dicembre 2017
Aleteia.org
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Quest’anno Natale e la festa di Maria Santissima (il 1 gennaio per il Novus Ordo ndr) cadono entrambi di lunedì. Bisogna andare a Messa sia domenica che lunedì?
Quest’anno, le solennità di precetto del Natale del Signore (25 dicembre) e di Maria Santissima Madre di Dio (1° gennaio) cadranno di lunedì. Potranno quindi essere celebrate nei vespri dei giorni precedenti, che saranno delle domeniche. Molti fedeli chiedono quindi se con la Messa vespertina della domenica si possano rispettare i due precetti – quello della domenica e quello del lunedì.
Prima di rispondere alla domanda, bisogna ricordare che il precetto domenicale e festivo è di diritto ecclesiastico. In altre parole, la Chiesa, come responsabile del fatto di determinare gli atti di culto necessari perché il fedele rispetti i doveri derivanti dalla virtù della religione, specifica in quali giorni è obbligatorio assistere alla Santa Messa.
Di fatto, quando ha creato la possibilità di rispettare il precetto nella Messa prefestiva, la Congregazione per i Riti ha stabilito che “dove, per concessione della Sede Apostolica, si permette che nel pomeriggio del sabato precedente si possa rispettare il precetto della Messa domenicale, i pastori istruiscano attentamente i fedeli sul significato di questa concessione e cercare che non si perda per questo il senso della domenica” (Congregazione per i Riti, istruzione Eucharisticum Mysterium [15.08.1967], n. 28).
Si noti che si tratta di una concessione della Chiesa per facilitare il rispetto del precetto, e si chiede che i fedeli vengano istruiti sull’importanza di non oscurare il senso della domenica o dei giorni festivi. In altre parole, la concessione è data a beneficio di ogni domenica o giorno festivo, non il contrario.
Il Codice di Diritto Canonico raccoglie questa disposizione quando afferma che “soddisfa il precetto di partecipare alla Messa chi vi assiste dovunque venga celebrata nel rito cattolico, o nello stesso giorno di festa, o nel vespro del giorno precedente” (c. 1248, § 1).
Nel 1974, la Conferenza Episcopale degli Stati Uniti ha presentato alla Congregazione per il Clero una domanda (dubium) sulla possibilità, nel caso di giorni di precetto contigui, che la Messa pre-festiva del secondo giorno di precetto serva a soddisfare allo stesso tempo il precetto del giorno precedente.
Ecco il testo della risposta.
Rispetto delle feste e del precetto della Messa domenicale
In risposta alle domande che ha ricevuto, la Congregazione per il Clero ha chiarito la questione del rispetto simultaneo dei precetti delle feste e della domenica assistendo alla Messa della vigilia.
A titolo di esempio, è stato presentato il seguente dubium: “Se i fedeli che assistono alla Messa il sabato 15 agosto, soddisferanno il doppio precetto di sentire la Messa il sabato, festa dell’Assunzione, e della domenica, 16 agosto”? La Congregazione ha dato un parere “Negativo” nel caso suddetto e in tutti i casi analoghi.
L’indulto mediante il quale viene data la facoltà di soddisfare l’obbligo di assistere alla Messa della sera di un sabato o di un giorno di precetto è generalmente concesso per rendere più facile il rispetto di questo precetto, senza pregiudizio di rispettare ogni giorno santo del Signore (Congregazione per il Clero, Risposta alla USCCB, 35 Years of the BCL Newsletter, p. 450).
Nello stesso senso, la Congregazione per il Culto Divino, legiferando sul formulario da scegliere per la Santa Messa in questi casi, ha rivelato che “un dubbio è sorto quando una certa solennità obbligatoria si verifica di sabato o di lunedì, perché la sera del primo giorno festivo (sabato o domenica) c’è una sovrapposizione di giorni liturgici perché ‘la celebrazione della domenica e delle solennità inizia già la sera del giorno di precetto’, e nella stessa celebrazione alcuni dei fedeli soddisfano il precetto relativo al giorno attuale e altri ciò che appartiene al giorno successivo” (Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, De missa diei dominicæ et festi de præcepto vespere diei præcedentis anticipata in Notitiæ 10 [1974], p. 222).
In questo caso, quindi, la Santa Sede non prevede la possibilità di soddisfare nella stessa Messa i due precetti, supponendo, quindi, che i fedeli debbano assistere a una Messa per ogni giorno di precetto.
Se è così, a mio avviso, come due identici doveri richediono due distinte soddisfazioni, mi sembra che al fedele sia richiesta moralmente la partecipazione a due Messe di precetto, nelle condizioni abituali richieste per le situazioni analoghe (possibilità di dispensa da parte del parroco, non obbligatorietà cum grave incommodo, ecc.).
[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]