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lunedì 6 luglio 2020

Marcello Veneziani: "L'ideologia al potere, il nuovo potere sanifica pure la storia

"Chi controlla il presente, controlla il passato.
Chi controlla il passato, controlla il futuro. 
(G. Orwell: 1984)". 
Il regime avanza. 
Quando abbatteranno anche le statue di S. Giovanna d'Arco come guerrafondaia?
Luigi

L’IDEOLOGIA AL POTERE – IL NUOVO POTERE SANIFICA PURE LA STORIA

Tre fili legano l’ira antistatue e il delirio sanitario

di MARCELLO VENEZIANI - La Verità 13 giugno 2020

Scusate se insisto ma la violenta offensiva contro il passato, le statue e i personaggi storici è la prosecuzione della follia totalitaria e sanitaria con altri mezzi. Ed è l’applicazione retroattiva dei codici sanitari imposti dalla nuova religione. Che co­sa vogliono fare coloro che chiedono di abbattere monu­menti e cancellare la topono­mastica, riscrivere la storia e rimuovere chiunque abbia detto, fatto, scritto qualcosa che contravviene al catechi­smo presente sul razzismo, i neri, i gay, e così via? Che cosa vuole ottenere la legge, critica­ta pure dai vescovi, contro l'omotransfobia che colpisce pure i reati d'opinione? Vogliono sanificare. Sanificare è il verbo giusto che riassume questi assalti alla realtà, alla libertà, alla memoria storica. Compiere una gigantesca opera di disinfestazione per depurare/epurare la storia, i suoi, eredi ed ogni difformità rispetto agli standard ideolo­gici in uso. Codice rosso.
Sanificare è la nuova reli­gione della purezza e la nuova traduzione della redenzione: se vogliamo liberarci dal ma­le, dobbiamo compiere que­sta opera di sanificazione. Na­turalmente non tutto l'Appa­rato concorda con le punte estreme di questa ondata psico-sanitaria che colpisce Co­lombo, Montanelli, i cioccola­tini moretti e Vìa col vento,.. Ma quelle avanguardie di fa­natici sono la punta estrema di una nuova religione che ridisegna l’umanità, la realtà, la vita, la civiltà, attraverso nuo­ve profilassi, nuovi divieti e prescrizioni, nuove reti di protezione, nuove mascheri­ne e museruole, nuove barrie­re di plexiglas applicate perfino alla mente. La dittatura sa­nitaria non distingue più tra il Covid e il razzismo, conce­piti entrambi come virus, ma­nifestazioni della pandemia.

È una profilassi estesa a di­smisura, col relativo vaccino «antifa» obbligatorio, che non si allarga solo dall'Ameri­ca all'Europa, ma anche dal presente al passato, minac­ciando pure il futuro. È un processo che richiede l'av­vento di una nuova religione. Quella che dicevamo l’altro giorno: pugni chiusi, genuflessioni, penitenze. L'ossessione di sa­nificare è tipica del regimi to­talitari. Quando Mao Tse Tung fece la Rivoluzione cul­turale, che sarebbe poi costata decine di milioni di morti, deportati e rieducati, disse che avrebbe sradicato ogni passato dalla Cina e avrebbe tatto del suo paese una grande «pagina bianca».

Così i talebani con le statue di Buddha abbattute, i terro­risti islamici contro Palmira (ma a volte anche gli america­ni con le loro bombe umanita­rie su Ninive, Bagdad, Dama­sco e ieri su città d'arte ricche di storia). Radere al suolo, fa­re tabula rasa sono gli atti supremi di questa religione sanitaria che vuole purificare; sanificare, azzerare ogni co­sa. 

La damnatìo memoriae, l'i­conoclastia e l'epurazione che si abbatte contro i grandi del passato, contro il codice rosso religioso-sanitario, ci fa inorridire e anche preoccupare per gli sviluppi futuri e le rica­dute sulla vita quotidiana. Ogni grandezza è discono­sciuta se si adottano quei filtri e quelle barriere imposti da giudici dementi ed arroganti; capolavori, grandi imprese ed eccellenze condannati all'o­blio e alla rimozione forzata. Ma quali sono i meccani­smi pseudo-logici della sanificazione? Ne avrei individuati tre. Il primo procedimento possiamo chiamarlo reductio: isolare nella vita di un personaggio, una frase, un episodio, un aspetto riprovevole, scor­retto se non imperdonabile e nel nome di quel particolare dettaglio della vita, dell'ope­ra, dell'ingegno, prescinden­do dal contesto, si cancella l'intero e si maledice tutto il resto, fino ad abbattere o de­capitare la sua memoria.

Il secondo procedimento si riassume in un'operazione: negatio. È il negazionismo di ogni altro valore, realizzazio­ne, eccellenza, genialità, nel nome del moralismo medico­-legale o religioso-giudiziario; non c'è nulla al di sopra del canone e dell'osservanza in­tegrale del codice rosso della purezza. Puoi essere il più grande artista ma non conta se maltrattavi una donna o un gay, se sfruttavi un nero, se insolentivi un rom o un ebreo. L'arte, la storia, la letteratura, l’estetica debbono indossare i guanti, la mascherina, la cin­tura di sicurezza. Vagoni di artisti e poeti maledetti getta­ti nel rogo della vergogna e dell’oblio, peggio che ai tempi della caccia alle streghe. Non c'è capolavoro che regga di fronte all'infrazione com­messa: distruggete Aristotele che difendeva lo schiavismo e considerava le donne inferio­ri; abolite Dante che dannava all'inferno i «pederasti», era guerrafondaio e maltrattava i giudei.

Il terzo procedimento alla base della religione sanitaria si può riassumere nella paro­la chiave: dilatatio. Estendere la morale del presente al passato, giudicare parole, atti e giudizi di altre epoche con gli occhi, le parole e i pregiudizi del nostro momento, applica­re il vigente codice ideologico a tutte le epoche precedenti, che avevano altre visioni del mondo, renderlo retroattivo e assoluto. È la presunzione che la civiltà, l’età della ragione e dell'umanità siano cominciate solo con noi; siamo superiori a tutti i predecessori; il resto è barbarie, preistoria animalesca, età oscura del peccato. Il presente dilatato all'infinito.

Le tre operazioni censorie –reductio, negatio e dilatatio –costituiscono il protocollo sanitario della nuova religione .Il suo fine è la cancellazione della realtà e la camicia di forza, la camera sterile, fino all’eliminazione degli incurabili e di chi non si adegua. Chi aderisce alla nuo­va religione acquisisce auto automaticamente il diritto di giudicare la restante umanità e tutta l'umanità passata alla luce del suo credo e chiedere di sanzionarla.

Alla fine dobbiamo solo ringraziare l’incoerenza e l'i­nefficacia, la viltà e l'ignoran­za, se la sanificazione non ar­riva fino in fondo, passando dal totalitarismo morale al to­talitarismo applicato. Alme­no per ora si limitano a spara­re cazzate...

1 commento:

  1. Ciò che realmente ami non ti sarà mai sottratto
    Ciò che realmente ami è la tua vera eredità.

    Ezra Pound, canto 81

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