Finalmente un parroco coraggioso: l'amico Don Alfredo Morselli a San Benedetto del Querceto in Diocesi di Bologna.
Come rispettare natura e grazia nel distribuire la SS. Eucarestia.
Preghiamo Maria Santissima che tanti altri sacerdoti lo seguano e anche molti Vescovi capiscano il grave danno ai fedeli nell'imporre una pratica che non aiuta neppure il rischio di contagio, anzi (QUI).
E speriamo che il buon senso trionfi.
A seguire sotto il testo completo dell'avviso parrocchiale pubblicato anche anche QUI sulla pagina Facebook (395 like, più di 193 commenti e 159 condivisioni in poche ore) del sacerdote: "Dopo lunga e sofferta ponderazione e preghiera, ho affisso il seguente avviso sacro"
Luigi
Arcidiocesi di Bologna - Parrocchia di San Benedetto del Querceto
AVVISO SACRO
Si avvisano i fedeli che assistono alle S. Messe in questa chiesa che, fatte salve tutte le disposizioni delle leggi civili che richiedono l’uso di mascherina, la adeguata distanza, il numero massimo dei fedeli, la massima cura per evitare il contagio, etc. e anche di più di quanto previsto
LA S.COMUNIONE SARÀ RICEVUTA DIRETTAMENTE IN BOCCA
PER LE MANI DEL SACERDOTE, SENZA GUANTI
LE MANI DEL SACERDOTE SARANNO ACCURATAMENTE LAVATE E DISINFETTATE AD OGNI S. COMUNIONE
SI PRESTERÀ LA MASSIMA CURA PERCHÉ NON VENGANO TOCCATE DALLE MANI DEL SACERDOTE LE LABBRA DI FEDELI
Chi non volesse ricevere la S. Comunione in detto modo, ma la volesse ricevere in mano, la riceverà su una garza sterile, che verrà immediatamente ritirata e adeguatamente purificata
dal sacerdote dopo la S. Messa. Il motivo è che le mani nude potrebbero essere infettate e potrebbero infettarsi pure i guanti nel toccare accidentalmente qualcosa di infetto: sappiate tuttavia che il vostro parroco è contrario, ma non vuole dare motivo di rammarico o disappunto, in questo momento in cui siamo tutti impauriti e rattristati, a chi non si fida del modo proposto. Non voglio creare divisioni o fratture nel momento della S. Comunione.
dal sacerdote dopo la S. Messa. Il motivo è che le mani nude potrebbero essere infettate e potrebbero infettarsi pure i guanti nel toccare accidentalmente qualcosa di infetto: sappiate tuttavia che il vostro parroco è contrario, ma non vuole dare motivo di rammarico o disappunto, in questo momento in cui siamo tutti impauriti e rattristati, a chi non si fida del modo proposto. Non voglio creare divisioni o fratture nel momento della S. Comunione.
Ma non verrà posta l’Ostia Santa – Ciò che vi è di più sacro sotto il cielo – direttamente su mani non consacrate: chiedo il rispetto della coscienza del vostro parroco, a cui dover dare la S. Comunione in mano provocherebbe un grandissimo dolore a dir poco.
Se ravvisaste qualcosa di illecito o non conforme alla verità oggettiva, potete rivolgervi tranquillamente all’Arcivescovo.
Vostro Don Alfredo
grande sbaglio il problema non è come dare la comunione, che coi tempi che corrono sarà sempre sacrilega perché non ci si confessa più. l'essenziale invece è celebrare con rito tridentino. una preghiera per tutti voi Don Pietro
RispondiEliminama quante stupidaggini, se poi la messa non è quella tridentina di che stiamo parlando. la comunione direttamente sulla lingua è solo un'usanza che la Chiesa può cambiare quando vuole. non mi scandalizzerebbe nemmeno la comunione sulle mani nella messa tridentina.
RispondiEliminaSe tutte le Chiese entro il X secolo hanno abbandonato la Comunione in mano un motivo ci sarà
Eliminama per mille anni hanno spezzato il pane! allora vogliamo dire che prima erano protestanti? no non mi pare proprio. è l'uso che è cambiato . e come è cambiato allora può cambiare pure oggi!
RispondiEliminama perché non pubblicate tutti i commenti?
RispondiEliminaComplimenti 👏 sono al fianco di Don Alfredo !
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