I contributi raccolti nel libro sono di monsignor Nicola Bux, domGiulio Meiattini, di don Alberto Strumia e Silvio Brachetta.
per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008 . - “Multa renascentur quae iam cecidere”
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domenica 16 febbraio 2020
Non abbandonarci alla tentazione? Riflessioni sul nuovo “Padre Nostro” (A. M. Valli)
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ET NE NOS INDUCAS IN TENTATIONE: per quanto mi riguarda punto e basta. Questi vescovazzi modernisti e apostati, che credono di progredire nella verità propinando un Dio soltanto misericordioso, non me li filo proprio.
RispondiEliminaSe scrivessi meglio in latino non sarebbe male...
EliminaSe scrivessi meglio in latino non sarebbe male...
EliminaLa 'nuova traduzione' del " non inducas..." è pura bestemmia e opera di ormai portatori di una teologia distorta e, peggio, carenti di fede. Dio non abbandona nessuno di proposito solo, come rilevato nell'articolo, permette, misteriosamente, la tentazione quale mezzo per la nostra salvezza. Leggano il commento al Pater noster di Tommaso ( ma sanno più almeno chi è ?) il quale cita Giacomo: " Considerate perfetta letizia, fratelli, quando subite ogni sorta di prove", e il Siracide: " Figlio, se ti presenti a servire il Signore, preparati alla tentazione". Sentite le sciape e generiche omelie dalla debole oratoria e povere di spiritualità della maggioranza dei vescovi e ve ne renderete conto.
RispondiEliminaAl di là delle parole, effettivamente non si capisce perché Dio non possa proporci delle prove. Forse credono di essere al passo con i tempi modificando le preghiere? Per me parte del clero soffre di un complesso d'inferiorità rispetto alla cultura del momento, e cercano affannosamente di compensare cambiando tanto per cambiare. Ma se prendiamo questa piega non ci sarà mai la sicurezza di recitare preghiere "corrette", tra un po' ci saranno altri ripensamenti e così via. O sono in mala fede, e cioè tentano deliberatamente di cancellare la cattolicità, nel metodo e nel merito, oppure sono semplicemente degli idioti (ipotesi non certo da scartare, vista la schizofrenia recente di Bergoglio & Company su questioni delicate).
EliminaPresumo vorreste celebrare ancora la messa in latino (lingua che Gesu'non parlava) e, certamente, vagheggiate l'inquisizione. Non c'e' altro da dire. Anzi, solo una cosa: come diceva il buon Gesu', Voi, con la Vostra tradizione, amate insegnare "comandamenti di uomini come dottrine".
RispondiEliminaVorrei sapere come si traduce in latino la frase: e non abbandonarci in tentazione. Grazie
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