Post in evidenza

AGGIORNAMENTO del programma del 13º Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum #sumpont2024

Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

martedì 21 gennaio 2020

Mons.Boccardo: "sospesi" per tre anni i padrini e le madrine dei cresimandi per "situazione familiare complessa o irregolare"

Mons.Renato Boccardo, Arcivescovo di Spoleto-Norcia e Presidente della Conferenza Episcopale Umbra , ha posto nel suo stemma arcivescovile la frase "non erubesco evangelium" ("Non mi vergogno del Vangelo"), tratta dalla lettera di San Paolo ai Romani (1,16) che indica come gli insegnamenti del Vangelo debbano essere la principale guida della vita e dell'attività del Vescovo.  (QUI)
"...il Vescovo comprenderà sempre più profondamente il mistero della Chiesa, nella quale la grazia della consacrazione episcopale lo ha posto come maestro, sacerdote e pastore per guidarla con la sua stessa potestà. ... entrare nella successione apostolica significa entrare in combattimento per il Vangelo" (Cfr. Direttorio per il Ministero Pastorale dei Vescovi “ Apostolorum Successores” QUI)  
AC  

«Troppi peccatori sull'altare», al bando i padrini di Cresima 
nella diocesi di Spoleto e Norcia 

di Ilaria Bosi 

SPOLETO - Troppi “peccatori” sull’altare, disco rosso della Chiesa alle madrine e ai padrini di Cresima. 

È questa la novità che molti cresimandi della Diocesi di Spoleto e Norcia si troveranno da quest’anno.
L’arcivescovo Renato Boccardo (che è anche presidente dei vescovi umbri) ha infatti firmato
il decreto con cui sospende per tre anni, ad experimentum, la figura dei padrini e delle madrine nel rito della Confermazione. 
Una novità per molti, ma non per tutti: a San Martino in Trignano, ad esempio, don Gianfranco Formenton sperimenta da tempo questa formula, preferendo catechisti o parroci (se stesso in primis) alla schiera di zii e amici di famiglia, che spesso si prestano al ruolo più per consuetudine sociale che per atto di fede. 
La novità arriva a compimento del primo percorso di catechesi delineato nel documento del 14 settembre 2017, con cui si è deciso un ritorno al passato: Cresima in Duomo per tutti il sabato e Prima Comunione nella parrocchia di appartenenza la domenica successiva. 
Nel decreto che mette in stand-by padrini e madrine (figure non imposte dal Codice di Diritto Canonico), l’arcivescovo chiarisce le motivazioni, mettendo al bando le ipocrisie. “La situazione familiare complessa o irregolare di tante persone proposte per assolvere questo compito – scrive - rende la questione ancora più delicata”. 
Tradotto: i parroci si trovano spesso nella spiacevole situazione di dover respingere le candidature di separati, divorziati, conviventi o anche miscredenti. 
Proprio i parroci sono stati molto decisi nell’avallare questa novità, votando all’unanimità – nel collegio del 14 novembre scorso – per “la sospensione o l’abolizione” dei padrini e delle madrine di Cresima. 
Boccardo per ora ha scelto la linea più soft (a presentare al vescovo i cresimandi saranno un catechista e il parroco), evidenziando che nel mutato contesto socio-ecclesiale, negli aspiranti madrine o padrini talvolta “rimane ben poco visibile la dimensione della fede. Scelti abitualmente con criteri e finalità diverse da quelle che intende la Chiesa, risulta che essi non hanno piena consapevolezza ed effettiva idoneità a svolgere un ruolo efficace e credibile nel trasmettere la fede con la testimonianza della vita”. 

Fonte: Il Messaggero QUI

Leggere anche la Nazione " Un decreto dell'arcivescovo di Spoleto-Norcia Renato Boccardo elimina i padrini e le madrine dalla cresima. Almeno per tre anni, durata della sperimentazione voluta dall'alto prelato che ha raccolto il "consenso unanime" dei parroci." QUI

10 commenti:

  1. Sogno o son desto ? Un vescovo non adeguato al " Chi sono io per giudicare" ? Un disprezzo della misericordia bergogliana ? Lo dica chiaramente insieme ad altri vescovi, visto che è arrivata a dare la Comunione a divorziati risposati in spregio ad un vincolante Scramento. E' una questione di principio dottrinale che investe non solo la Cresima ma anche gli altri Sacramenti e pertanto l'intera dottrina cattolica oggi minacciata dall'Alto.

    RispondiElimina
  2. Troppi peccatori sugli altari ? Ma non ce li ha portati la riforma liturgica tanto difesa dai vecovi che proibiscono con accanimento il VO e trattano i fedeli come sovversivi nemici del CVII e (ovviamente !) della Chiesa? Quel vescovo non è lo stesso che vuole ristrutturare, alla moderna, la veneranda chiesa di S. Benedetto a Norcia, emblema della secolare spiritualità benedettina ( leggi. autorimessa, palazzetto dello sport, centro commerciale, etc )? Il Vangelo richiede coerenza totale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo al 100%.
      La malapianta va estirpata per intero, radici comprese.
      "La verità tutta, o niente". Conte Monaldo Leopardi

      Elimina
  3. Come vedete signori mitrati 'adeguati', coerenza al Vangelo comporta anche disobbedienza ai papi, in tal caso alla 'misericordia' bergogliana. Cosa ne pensano i vescovi che disinvoltamente ammettono i divorziati risposati all'Eucarestia ? Che cosa ne pensa la fantomatica CEI ? Ormai, nella Chiesa non più cattolica, ognuno, con il pretesto del subdolo ed equivoco 'discernimento', si regola come vuole e si costruisce un vangelo proprio.

    RispondiElimina
  4. Monsignor Boccardi rischia grosso (e quindi onore a lui), ma "separati, divorziati, conviventi o anche miscredenti", e aggiungiamo, sodomiti, sono le "categorie protette" dalla pastorale anticattolica bergogliana, secondo la quale occorre "discernere", ovviamente allo scopo di ... comprendere e avallare. Lo scisma di fatto è già compiuto, senza attendere quello degli eretici vescovi tedeschi.

    RispondiElimina
  5. invece i preti che non avendo fatto voto di castità vanno segretamente a prostitute e poi danno la comunione quelli vanno bene. Perchè il non fare voto di castità ma solo di celibato vuol dire quello. Bergoglio avendo lo spirito di Cristo non sopporta le ipocrisie dei sepolcri imbiancati che tanto piacciono ai cosiddetti "tradizionalisti"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già, un ragionamento che fila… poiché la promessa di celibato, com'è noto, è sostanzialmente un via libera ad ogni perversione sessuale…

      Se ai tradizionalisti come Mil piacessero i sepolcri imbiancati, mai avrebbero rilanciato la notizia di questo decreto che finalmente pone fine ad una farsa indegna di un sacramento. Decisione tra l'altro condivisa all'unanimità dal clero diocesano e forse, così sembra dall'articolo, ispirata da un parroco, don Gianfranco Formenton, famoso per essere più che progressista; prova che anche loro, quando vogliono, usano la testa.

      Invece, per i fanatici bergogliani, non c'è speranza di attività cerebrale. Hanno chiuso il cervello nel cassetto, gettato la chiave (sia mai che ci debba correre il rischio di doverlo usare!) e catatonicamente applaudono qualsiasi espettorazione venga da S. Marta. Se uno giorno il pontefice argentino dicesse loro che Gesù non è Dio (aspetta, l'ha già detto al suo portavoce ufficioso) si sbrodolerebbero: "La Chiesa si libera dei dogmi che hanno appesantito la sua missione!", "Questo papa porta il messaggio di Cristo ai non credenti" e via delirando.
      Quanto al rapporto tra Bergoglio ed i sepolcri imbiancati, mi limito a due nomi: Grassi e Zanchetta. Faccia una ricerca su internet poi mi riferisca da quale spirito era (è, per quella di Zanchetta) animato in quelle faccende il pontefice argentino.

      Michele

      Elimina
    2. Secondo 12:52 Bergoglio avrebbe lo spirito di Cristo? ahahahahaah...

      Elimina
    3. Credimi, Bergoglio con il suo moralismo ipocrita non c'entra proprio nulla con Cristo. Se Bergoglio (stra)parla di "sepolcri imbiancati" è perché si è guardato troppe volte allo specchio...

      Elimina
  6. Mi sembra contraddittorio ammettere tutte queste persone alla comunione eucaristica e non al ruolo di padrino /madrina. Non mi risulta che il vescovo abbia avuto il coraggio di dire no pubblicamente alla comunione per chi vive in situazioni di peccato

    RispondiElimina